Il programma iride, finanziato dal governo italiano con fondi del Pnrr e coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea, ha raggiunto un nuovo traguardo. Il 23 giugno, dalla base di Vandenberg in California, sono stati lanciati sette satelliti destinati a rafforzare la costellazione dedicata all’osservazione della terra. Questi dispositivi tecnologici si aggiungono al primo satellite già operativo da gennaio e rappresentano un passo avanti significativo nella raccolta di dati ambientali e territoriali.
Il lancio dei sette satelliti dalla california con il razzo falcon 9
La partenza è avvenuta alle 23:18 ora italiana del 23 giugno dal sito di Vandenberg. Il vettore utilizzato è stato un razzo Falcon 9 prodotto da SpaceX, nell’ambito della missione denominata Transporter 14. Dopo circa tre ore dal decollo è stato ricevuto il segnale che ha confermato l’attivazione corretta dei nuovi satelliti. Questa fase critica è stata monitorata attentamente dal centro controllo missione dell’azienda torinese Argotec, incaricata dello sviluppo tecnico degli strumenti.
Successo del lancio e collaborazione italo-europea
Il successo del lancio testimonia la collaborazione tra enti pubblici italiani ed europei e imprese private impegnate nel settore spaziale. La scelta di una piattaforma come Falcon 9 ha permesso di ottimizzare tempi e costi mantenendo elevati standard operativi.
Caratteristiche tecniche dei satelliti heo prodotti da argotec
I sette nuovi dispositivi messi in orbita appartengono alla tipologia Heo . Sono stati progettati e costruiti interamente dall’azienda italiana Argotec con lo scopo specifico di migliorare le capacità osservative della costellazione iride. Questi moduli spaziali sono dotati di sensori avanzati per acquisire immagini ad alta risoluzione utili a monitorare fenomeni naturali o modifiche ambientali sul territorio nazionale ed europeo.
La costellazione di costellazioni
L’inserimento degli Heo amplia la varietà tecnologica presente nella rete iride che infatti viene definita una “costellazione di costellazioni”. Questo sistema integrato prevede infatti più tipi di satelliti ognuno specializzato in funzioni diverse ma complementari per offrire dati precisi e tempestivi.
La crescita della costellazione iride tra le più grandi d’europa
Con questo ultimo lancio la rete iride si rafforza ulteriormente dopo l’ingresso iniziale del satellite pathfinder avvenuto lo scorso gennaio. Iride si conferma così come uno dei progetti più rilevanti a livello continentale per quanto riguarda l’osservazione terrestre tramite tecnologia spaziale made in Italy.
La sua espansione permette una copertura maggiore delle aree geografiche interessate garantendo continuità nelle rilevazioni scientifiche fondamentali per studi climatici, gestione delle emergenze o pianificazione territoriale avanzata. Il valore strategico dell’iniziativa risiede anche nell’autonomia tecnologica nazionale supportata dalla cooperazione europea attraverso l’Agenzia Spaziale Europea e quella Italiana.
Verso sistemi sempre più sofisticati
Questo sviluppo rappresenta un passo concreto verso sistemi sempre più sofisticati capaci di fornire informazioni dettagliate sull’ambiente circostante grazie all’impiego combinato delle diverse piattaforme orbitanti che compongono la vasta famiglia Irìde.
