Serena Lancione, vicepresidente di Anav e presidente del Consorzio GrandaBus, ha assunto il ruolo di presidente designato della Divisione Europa di Uitp, l’associazione internazionale dedicata al trasporto pubblico. La nomina è arrivata durante il recente summit di Amburgo, dove il tema dell’accessibilità e dell’inclusione sociale è stato al centro del dibattito. Lancione ha messo in luce il legame tra mobilità e povertà, richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi strutturali per garantire trasporti pubblici più equi e accessibili.
Il ruolo di serena lancione e la nomina a presidente della divisione europa di uitp
Serena Lancione ha consolidato la sua posizione nel settore del trasporto pubblico con la recente nomina a presidente designato della Divisione Europa di Uitp. Durante il summit ad Amburgo, ha rappresentato ufficialmente Anav e il Consorzio GrandaBus, portando a livello europeo le istanze italiane sul trasporto pubblico. Questa nomina le conferisce un ruolo chiave nel coordinamento delle politiche e delle strategie a livello continentale, con l’obiettivo di migliorare i sistemi di mobilità pubblica in tutta Europa.
La sua esperienza maturata in contesti regionali si trasferisce in una dimensione più ampia, dove può influenzare le decisioni riguardanti investimenti, regolamenti e programmi di sviluppo a favore di trasporti pubblici più inclusivi. Il summit di Amburgo ha rappresentato l’occasione per ufficializzare questo incarico, dimostrando come la figura di Lancione sia riconosciuta tra i protagonisti del trasporto pubblico in Europa, particolarmente sensibilizzata sui temi sociali e territoriali legati alla mobilità.
La povertà di mobilità e l’esclusione sociale nelle aree rurali e periurbane
Nel suo intervento, Lancione ha sottolineato quanto la povertà di mobilità influisca direttamente sull’esclusione sociale, soprattutto in aree meno servite come quelle rurali o periurbane. La mancanza di accesso al trasporto pubblico si traduce in una difficoltà maggiore per le persone nel raggiungere posti di lavoro, scuole o servizi essenziali, riducendo le opportunità di crescita e partecipazione sociale.
Si registra un aumento delle persone lasciate indietro, aggravato dalla pandemia e dalla attuale crisi del costo della vita, fenomeni che hanno peggiorato la capacità economica di molte famiglie di muoversi liberamente. L’assenza di alternative adeguate di trasporto implica che chi vive in queste zone rischia un isolamento di fatto, che alimenta problemi economici e sociali più ampi. È proprio questo legame che Lancione ha voluto evidenziare durante il summit: la mobilità diventa così una questione di giustizia sociale.
Il fondo sociale per il clima e la proposta di un accesso più equo al trasporto pubblico
L’intervento di Serena Lancione ha indicato nel Fondo Sociale per il Clima uno strumento fondamentale per garantire un accesso più equo al trasporto pubblico. Lancione ha chiesto che le risorse di questo fondo vengano destinate prioritariamente a progetti che abbassino il costo degli spostamenti per le persone in condizioni economiche difficili. In questo modo, il trasporto pubblico può diventare davvero una rete a sostegno delle fasce più vulnerabili della società.
Il SCF è uno dei pilastri su cui l’Unione Europea punta per rendere più sostenibile la mobilità e sostenere una transizione che non lasci nessuno indietro. La proposta di Lancione invita i decisori politici a includere misure concrete all’interno del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale e degli strumenti di politica climatica. L’obiettivo è far sì che il trasporto pubblico non venga visto solo come un mezzo per ridurre l’inquinamento, ma anche come una risorsa indispensabile per la coesione sociale.
Il trasporto pubblico come strumento di coesione sociale e territoriale
Nel suo discorso ad Amburgo, Serena Lancione ha ribadito che la possibilità di muoversi è alla base della coesione sociale e territoriale. Il trasporto pubblico non rappresenta semplicemente un’opzione ambientale, ma un vero meccanismo che permette a milioni di persone di avere accesso a servizi, lavoro, istruzione e relazioni sociali.
Questa visione spinge a considerare il trasporto come un diritto e non solo come un servizio. Per Lancione, puntare su tariffe accessibili e su infrastrutture adeguate significa agire in favore di un tessuto sociale più unito e meno frammentato. Mettere il tema dell’accessibilità al centro delle politiche europee diventa una priorità per affrontare le disparità territoriali e migliorare il benessere collettivo attraverso una mobilità garantita per tutti, indipendentemente dall’area geografica o dalle condizioni economiche.
Il percorso di Serena Lancione nell’Uitp segna così una svolta importante per riportare l’attenzione su questi aspetti durante le prossime decisioni a livello europeo su trasporto e clima.