Home Sequestro di un ristorante cinese in via Padova a Milano per condizioni igieniche gravissime e dormitorio abusivo

Sequestro di un ristorante cinese in via Padova a Milano per condizioni igieniche gravissime e dormitorio abusivo

Chiusura di un ristorante cinese in via Padova a Milano per gravi violazioni igieniche e presenza di un dormitorio abusivo, con sanzioni elevate e intervento delle autorità sanitarie.

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Un ristorante cinese in via Padova a Milano è stato chiuso dalla polizia locale per gravi violazioni igieniche, uso non autorizzato del seminterrato come dormitorio e conservazione impropria degli alimenti, con sanzioni e interventi delle autorità sanitarie. - Unita.tv

Un ristorante cinese situato in via Padova a Milano è stato chiuso dopo un intervento della polizia locale, che ha scoperto condizioni igieniche precarie e un dormitorio non autorizzato nel seminterrato. La situazione emersa durante i controlli ha sollevato allarme per la tutela della salute pubblica e per il rispetto delle norme edilizie e sanitarie.

Condizioni degli alimenti e violazioni nelle autorizzazioni

Nello stesso seminterrato, all’interno di diversi freezer, gli agenti hanno trovato cibo in cattivo stato di conservazione. Alcuni alimenti erano decomposti o scaduti, con un elevato rischio di contaminazioni. Il proprietario del locale non poteva dimostrare alcuna autorizzazione per usare quel luogo come deposito alimentare.

La mancanza di documenti è stata un ulteriore elemento cruciale nel sequestro. Il ristorante ha quindi violato non solo le norme igieniche, ma anche quelle relative alla destinazione d’uso degli spazi e alla sicurezza alimentare. Questi aspetti, combinati, hanno reso inevitabile la chiusura immediata della struttura.

Intervento delle autorità sanitarie e misure adottate

Il provvedimento è stato supportato da una verifica delle autorità sanitarie, che hanno confermato il rischio reale per la salute pubblica derivante dalle condizioni del locale. La muffa, la sporcizia diffusa e gli alimenti conservati in modo improprio possono causare gravi problemi, sia a chi lavora nel ristorante sia ai clienti.

Per questo la chiusura è stata immediata, in attesa della bonifica completa e della regolarizzazione degli spazi interessati. Le autorità hanno imposto che il locale non possa riprendere l’attività fino a quando non sarà messa in sicurezza l’area, eliminando il dormitorio abusivo e garantendo condizioni igieniche adeguate. La priorità resta la tutela della salute pubblica e il controllo rigoroso dei locali aperti al pubblico.

Scoperta delle condizioni igieniche degradate e del dormitorio abusivo

Nella mattinata odierna, gli agenti della polizia locale hanno effettuato un’ispezione al civico 88 di via Padova, trovando un ambiente che violava più normative. Il locale presentava mozziconi di sigaretta sparsi sul pavimento e sporcizia accumulata in vari punti, senza alcuna pulizia visibile da tempo. La muffa si diffondeva sui muri e negli angoli, segno di una lunga incuria e di scarsa attenzione alle norme igienico-sanitarie.

Oltre a questi segnali, la scoperta più preoccupante è stata nel piano seminterrato del ristorante, dove era stato ricavato un dormitorio abusivo. In quell’area, allestita in modo non autorizzato, c’erano cinque posti letto. Lo spazio non era destinato né a uso abitativo né commerciale e mancava ogni tipo di autorizzazione necessaria. Il dormitorio viola quindi le normative urbanistiche e quelle sanitarie legate all’uso dei locali.

Sanzioni e contesto delle verifiche in via Padova a Milano

Il titolare dell’attività, di origine cinese, è stato multato per oltre cinquemila euro, in base alle norme vigenti. L’intervento si inserisce in una serie di controlli effettuati in via Padova, una zona milanese con numerose attività gestite da cittadini stranieri, dove le forze dell’ordine hanno intensificato le ispezioni per garantire il rispetto delle regole.

L’attenzione su questa area cresce a causa di precedenti episodi che hanno segnalato mancati controlli e condizioni non adeguate di alcuni esercizi commerciali. Le autorità vogliono evitare il ripetersi di situazioni simili, tutelando i residenti e i clienti delle attività.