Un’importante operazione della polizia ha portato al sequestro di oltre 90 kg di marijuana in un tir, con due uomini arrestati nell’area di Brignano Gera d’Adda, in provincia di Bergamo. Questo episodio evidenzia l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona, già nota per simili operazioni in passato.
L’operazione della polizia
La Squadra Mobile della Questura di Milano ha condotto un’operazione mirata nell’hinterland bergamasco, dove ha notato un comportamento sospetto. Due uomini, un cittadino rumeno di 35 anni e un cittadino albanese di 39 anni, sono stati osservati mentre ricevevano delle grandi buste di plastica da un’auto in sosta. Questo scambio ha destato l’attenzione degli agenti, che hanno deciso di intervenire.
Dopo aver seguito i due uomini, gli agenti hanno notato che si erano fermati a lungo nei pressi di un tir con targa rumena. La loro condotta ha spinto gli investigatori a procedere con un controllo approfondito del veicolo. All’interno del rimorchio, i poliziotti hanno scoperto una porzione della pavimentazione priva di viti, un chiaro segnale di un possibile nascondiglio.
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Il ritrovamento della marijuana
Smontando le assi del pavimento del tir, gli agenti hanno rinvenuto numerose confezioni di marijuana, per un peso complessivo di circa 90 kg. Questo ritrovamento ha confermato i sospetti iniziali riguardo al traffico di sostanze stupefacenti. Oltre alla marijuana, nella motrice del tir sono stati trovati anche oltre 20.000 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, che si presume siano il provento di attività illecite legate allo spaccio.
L’operazione ha messo in luce non solo la quantità significativa di droga, ma anche l’organizzazione dietro il traffico. La polizia ha sottolineato l’importanza di tali operazioni per contrastare il fenomeno dello spaccio nella regione, già segnata da precedenti arresti e sequestri.
Conseguenze legali per gli arrestati
I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Dopo l’arresto, sono stati trasferiti nel carcere di Bergamo, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini sono attualmente nelle fasi preliminari e sono gestite dalla Procura della Repubblica di Bergamo, che ha assunto la direzione del caso.
La responsabilità degli indagati sarà accertata solo attraverso un processo legale, con una sentenza definitiva che stabilirà le eventuali condanne. Questo episodio rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro il traffico di droga, un fenomeno che continua a preoccupare le autorità locali e nazionali.
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