La guardia di finanza di desenzano del garda ha bloccato crediti d’imposta legati al superbonus 110% per un valore superiore a mezzo milione di euro. L’operazione riguarda lavori mai completati in alcuni condomini delle città di desenzano e sirmione, con false attestazioni che hanno generato agevolazioni fiscali illegittime. Le indagini si sono concentrate su una società general contractor coinvolta nella vicenda.
Accertamenti sui lavori nei condomini: sospetti su attività mai concluse
Le fiamme gialle hanno esaminato l’attività della società incaricata dei lavori di efficientamento energetico in tre condomini tra desenzano del garda e sirmione. Nonostante ripetuti solleciti, i cantieri sono rimasti fermi dopo alcune operazioni preliminari svolte in modo superficiale. L’assenza di progressi concreti ha fatto scattare controlli più approfonditi sulle pratiche amministrative e tecniche relative agli interventi.
Direttore dei lavori e stati di avanzamento falsificati
Secondo quanto emerso, il direttore dei lavori nominato dalla società avrebbe prodotto stati avanzamento lavori falsificati. Questi documenti certificavano interventi mai realizzati, creando così una base falsa per ottenere i crediti d’imposta previsti dal superbonus 110%. La mancanza di riscontri sul campo conferma la natura irregolare delle attestazioni presentate.
Meccanismo della frode: creazione e cessione dei crediti falsi
I documenti falsificati sono stati utilizzati per generare crediti d’imposta inesistenti che poi venivano ceduti senza informare i condòmini coinvolti nei progetti edilizi. Questa pratica ha permesso alla società general contractor di ottenere vantaggi economici indebiti sfruttando un incentivo pubblico pensato per sostenere effettivi interventi energetici.
L’analisi delle transazioni successive ha rivelato che quasi tutti questi crediti fittizi erano passati a un’altra impresa subappaltatrice collegata all’appalto originario. Tale passaggio indica un sistema organizzato volto a spostare i benefici fiscali illecitamente acquisiti tra diverse realtà aziendali, complicando la tracciabilità dell’intera operazione fraudolenta.
Impatto dell’indagine sulla lotta alle frodi nel settore edilizio
Il sequestro preventivo disposto dalla guardia di finanza rappresenta un passo importante nel contrasto alle irregolarità legate al superbonus 110%, uno strumento fiscale molto utilizzato negli ultimi anni ma anche soggetto ad abusi diffusi sul territorio nazionale. Il caso bresciano mette in luce come certi operatori possano aggirare le regole producendo documentazione falsa pur senza completare gli interventi previsti.
Questa azione mira a tutelare sia le casse pubbliche sia i cittadini che rischiano conseguenze indirette derivanti da pratiche scorrette da parte degli appaltatori o altri soggetti coinvolti nelle catene produttive edili. Le verifiche continueranno anche su altri progetti simili segnalati nella zona, con l’obiettivo dichiarato dalle autorità finanziarie locali di prevenire nuovi episodi analoghi prima che si consolidino ulteriormente.