Un controllo mirato dei carabinieri del nucleo operativo di genova ha portato al sequestro di una quantità ingente di droga tra cocaina e hashish. L’intervento si è svolto dopo un’attenta osservazione su un cittadino albanese sospettato, culminata con il ritrovamento della sostanza stupefacente in un appartamento a vigevano.
Le prime fasi dell’indagine e l’osservazione del sospetto
L’operazione è partita quando i carabinieri hanno notato un uomo alla guida di un veicolo con atteggiamenti insoliti. Il trentenne, cittadino albanese, guardava ripetutamente intorno a sé mentre si muoveva per le strade genovesi. Questo comportamento ha attirato l’attenzione degli agenti del nucleo operativo della compagnia genova centro che hanno deciso di avviare una sorveglianza serrata.
Il pedinamento è durato diverse ore fino a quando i militari sono riusciti a risalire all’abitazione dell’uomo situata nel comune lombardo di vigevano. La scelta del luogo non è stata casuale: la zona era già nota per attività legate allo spaccio. Durante il servizio d’appostamento gli uomini dell’Arma hanno monitorato ogni movimento prima d’intervenire direttamente.
Il fermo e la scoperta della droga durante la perquisizione
Quando l’uomo è uscito dal condominio, i carabinieri lo hanno fermato per una verifica più approfondita. Nel corso della perquisizione personale gli agenti hanno trovato addosso all’albanese circa 58 grammi di cocaina nascosti in un involucro. Questo quantitativo ha confermato ai militari che si trattava probabilmente solo una parte dello stupefacente destinata alla vendita.
Subito dopo questo primo ritrovamento, in collaborazione con i colleghi della compagnia carabinieri locale, gli investigatori hanno eseguito una perquisizione nell’appartamento indicato come domicilio dell’uomo. All’interno sono emersi dettagli importanti riguardo alla quantità e modalità dello stoccaggio delle sostanze proibite.
Dettagli sul sequestro: quantità, modalità nascoste e denaro contante
All’interno dell’abitazione sono stati trovati quasi cinque chili di cocaina divisi tra panetti integri – tre in tutto – e altre dosi già confezionate in bustine pronte alla distribuzione su larga scala nel mercato all’ingrosso locale o nazionale. La droga era sparsa in vari punti strategici: nascosta tra i cuscini del divano ma anche sotto il tavolo della cucina.
Non solo cocaina: nella stessa cucina c’erano ventidue chili d’hashish suddivisi in ben centoventidue panetti conservati dentro al frigorifero; questa tecnica permetteva probabilmente una migliore conservazione evitando alterazioni chimiche o visive che potessero insospettire eventuali controllori esterni o acquirenti meno esperti.
Durante la stessa operazione sono stati sequestrati sette mila euro in contanti oltre ad attrezzature specifiche utilizzate per confezionare lo stupefacente prima dello smercio diretto sul territorio italiano o verso altri mercati illegali europei.
Impatto operativo sull’attività antidroga nelle province coinvolte
L’arresto rappresenta uno sviluppo significativo nella lotta contro il traffico illecito nelle province liguri e lombarde collegate da questa rete criminale individuata grazie alle indagini incrociate fra reparti diversi dei carabinieri italiani. L’iniziativa dimostra come attività investigative prolungate possano smantellare canali importanti nello spaccio su vasta scala.
Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione sulle rotte principali usate dai trafficanti, soprattutto quelle che collegano nord italia ed europa orientale. Il caso specifico evidenzia inoltre come tecniche semplici ma efficaci, quali appostamenti prolungati ed osservazioni dirette, restino strumenti fondamentali nell’identificazione tempestiva degli spacciatori.
Gli arresti effettuati nei giorni scorsi segnano quindi nuovi passi avanti nella repressione delle reti criminali dedite allo sfruttamento delle droghe pesanti. Le autorità continuano le indagini sui possibili complici ed eventuali ulteriori depositi nascosti lungo questi itinerari ormai attenzionati dalle forze pubbliche.
