Selvaggia Lucarelli e le minacce di morte: la denuncia dell’avvocato Barbara Indovina

Selvaggia Lucarelli, giornalista milanese, affronta minacce quotidiane e un clima di odio alimentato da fake news. La sua avvocata, Barbara Indovina, denuncia la situazione critica e le intimidazioni ricevute.
Selvaggia Lucarelli e le minacce di morte: la denuncia dell'avvocato Barbara Indovina Selvaggia Lucarelli e le minacce di morte: la denuncia dell'avvocato Barbara Indovina
Selvaggia Lucarelli e le minacce di morte: la denuncia dell'avvocato Barbara Indovina - unita.tv

Selvaggia Lucarelli, nota giornalista e scrittrice, si trova al centro di una tempesta di odio alimentata da fake news e minacce quotidiane. La sua avvocata, Barbara Indovina, ha denunciato la situazione critica in cui versa la sua assistita, che teme per la propria incolumità. Questo articolo esplora le dinamiche di questa vicenda, le minacce ricevute e il contesto sociale che ha portato a tale escalation.

La situazione attuale di Selvaggia Lucarelli

Barbara Indovina, avvocato penalista milanese, ha espresso preoccupazione per la sicurezza di Selvaggia Lucarelli, che riceve minacce di morte quotidianamente. Queste intimidazioni provengono da individui che si nascondono dietro l’anonimato dei social media. Indovina ha sottolineato che l’ondata di odio nei confronti di Lucarelli è alimentata da notizie false diffuse da persone con un ampio seguito, le quali mettono in discussione il lavoro della magistratura italiana. Questo clima ostile ha portato Lucarelli a sentirsi in pericolo anche per eventi pubblici, come la presentazione del libro di Serena Mazzini, dove si sono verificati momenti di tensione.

L’avvocato ha evidenziato che le minacce non colpiscono solo Lucarelli, ma anche il suo compagno, Lorenzo Biagiarelli, anch’esso vittima di vessazioni. La situazione è diventata insostenibile, con la paura che accompagna ogni apparizione pubblica della giornalista. La strategia di attacco si basa su una comunicazione virale che sfrutta la notorietà di Lucarelli, trasformando le offese in contenuti condivisi e amplificati sui social.

L’episodio alla presentazione del libro

Il 18 marzo, durante la presentazione del libro “Il lato oscuro dei social network” di Serena Mazzini, si è verificato un episodio di particolare tensione. Massimiliano Zossolo, noto per la sua pagina “Welcome to favelas“, ha posto domande provocatorie all’autrice, distogliendo l’attenzione dall’argomento principale. Zossolo ha cercato di collegare la presentazione a un caso di cronaca riguardante la ristoratrice Giovanna Pedretti, nonostante l’archiviazione dell’indagine da parte della procura di Lodi. Questo attacco mirato ha rovinato un momento significativo per l’autrice e ha dimostrato come il clima di ostilità possa infiltrarsi in contesti innocui.

Indovina ha chiarito che Zossolo non era solo, ma parte di un gruppo di content creator che si sono organizzati per provocare e pubblicare contenuti estrapolati dalla situazione. Questo comportamento ha messo in luce una nuova forma di comunicazione sui social, dove l’offesa e il body shaming sono diventati strumenti per ottenere visibilità e viralità.

Le minacce e le denunce contro Fabrizio Corona

La situazione è ulteriormente complicata dalla figura di Fabrizio Corona, che ha attaccato Lucarelli con insulti e diffamazioni. A gennaio 2024, Lucarelli ha presentato la prima denuncia nei confronti di Corona per diffamazione, dopo che lui l’aveva apostrofata con termini offensivi. Da quel momento, Lucarelli ha ricevuto centinaia di messaggi di odio, spesso da giovani, che replicano le offese di Corona. Negli ultimi giorni, le minacce di morte sono aumentate, portando a un clima di paura crescente.

Indovina ha confermato che le denunce contro Corona sono state otto, tutte per diffamazione. Le indagini sono in corso e, se il comportamento di Corona verrà considerato stalking, potrebbero scattare ulteriori misure legali. L’avvocato ha fornito esempi delle intimidazioni ricevute, tra cui minacce dirette e velate, che colpiscono non solo Lucarelli, ma anche i suoi familiari.

L’impatto sociale e la risposta della comunità

Il caso di Selvaggia Lucarelli ha suscitato una reazione significativa nel panorama sociale, con molte persone che si sono schierate a favore della giornalista. Indovina ha sottolineato l’importanza di mantenere un fronte unito nel femminismo, evitando divisioni in un momento così critico. Lucarelli, invitata a moderare un’altra presentazione di un libro il 29 marzo, sta valutando se partecipare, consapevole del clima pericoloso che la circonda.

L’avvocato ha affermato che chi offende e minaccia via social sarà denunciato, sottolineando che non si può rimanere passivi di fronte a tali comportamenti. La comunità deve reagire e proteggere le vittime di violenza, rendendo i presidi di sicurezza concreti e attuali.

La posizione di Fabrizio Corona e le implicazioni legali

Fabrizio Corona ha dichiarato di sentirsi perseguitato da Selvaggia Lucarelli, ma Indovina ha respinto questa affermazione, chiarendo che la sua assistita non si occupa più di lui da anni. Le sue recenti critiche sono state reazioni a insulti ricevuti. Indovina ha ribadito che Lucarelli ha condotto inchieste sulle attività di Corona, ma non ha mai cercato di attaccarlo personalmente.

La questione solleva interrogativi sulla libertà di espressione e sui limiti che essa deve avere. Lucarelli ha espresso la sua solidarietà verso tutte le donne vulnerabili che si trovano in situazioni simili, evidenziando la necessità di protezione e supporto. La giustizia deve essere cercata attraverso le vie legali, non sui social media, dove le notizie false possono alimentare un clima di violenza e intimidazione.

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