Nel quartiere di via Rizzoli a Milano, si è registrato un focolaio di legionella che coinvolge sei persone residenti nel complesso di case popolari tra i numeri 77 e 87. Quattro dei contagiati sono ancora ricoverati in ospedale mentre una persona è deceduta. Ats Città Metropolitana ha avviato le indagini per capire come si sia sviluppato il contagio, lavorando insieme a MM, la società che gestisce gli alloggi comunali, e al Comune.
Il focolaio riguarda esclusivamente il complesso abitativo situato in via Rizzoli 77-87. Sei residenti hanno contratto la legionella, malattia causata dal batterio Legionella pneumophila che può provocare polmonite grave soprattutto nelle persone più fragili. Al momento quattro pazienti sono ancora sotto cure mediche negli ospedali milanesi mentre uno purtroppo non ce l’ha fatta.
Le autorità sanitarie locali stanno monitorando da vicino l’evoluzione dei casi per evitare nuovi contagi. Il rischio maggiore deriva dalla possibile contaminazione dell’acqua potabile o degli impianti idrici del palazzo dove vivevano le persone colpite.
MM ha deciso subito dopo i primi segnali d’allarme di sospendere temporaneamente la fornitura dell’acqua calda nell’intero edificio interessato. Questa misura precauzionale mira a limitare ogni possibile diffusione del batterio attraverso l’impianto idrico domestico.
Parallelamente sono stati effettuati prelievi d’acqua destinati ad analisi approfondite da parte dei laboratori specializzati per individuare con certezza se l’origine della legionella sia legata proprio alla rete idrica interna agli appartamenti o ad altre fonti ambientali presenti nella struttura abitativa.
Nel pomeriggio successivo alla sospensione dell’erogazione dell’acqua calda MM ha anche eseguito una disinfezione straordinaria degli impianti idrici del condominio con prodotti specifici pensati per eliminare batteri come quello responsabile della legionellosi.
Ats Città Metropolitana guida le attività investigative finalizzate all’identificazione precisa della fonte del contagio. L’ente sanitario collabora strettamente con MM e il Comune di Milano, proprietario delle case popolari coinvolte nel caso.
Questa sinergia tra enti pubblica serve anche a coordinare gli interventi urgenti necessari alla tutela della salute pubblica ed evitare ulteriori esposizioni al rischio infettivo tra gli altri residenti dello stabile o nei dintorni immediatamente circostanti.
Le autorità invitano chiunque riscontri sintomi respiratori persistenti come febbre alta, tosse secca o difficoltà respiratorie dopo aver vissuto o lavorato nell’area interessata a rivolgersi tempestivamente ai servizi sanitari competenti per accertamenti clinici rapidi ed efficaci prevenendo complicazioni gravi dovute alla malattia da legionella.
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