Scuola lombardia, fine lezioni anticipata e nuovi esami di recupero a luglio per quasi un milione di studenti
La chiusura anticipata delle scuole in Lombardia al 6 giugno per il referendum del 7 coinvolge oltre un milione di studenti, con focus su esami e recupero delle insufficienze.

In Lombardia, le scuole chiuderanno anticipatamente il 6 giugno per il referendum del 7, con esami di recupero anticipati a luglio per gestire meglio i debiti formativi e la carenza di personale, garantendo una conclusione ordinata dell’anno scolastico. - Unita.tv
La chiusura delle attività scolastiche in Lombardia si avvicina, con molte scuole che anticipano la fine delle lezioni al 6 giugno per motivi legati ai seggi elettorali. Gli studenti delle diverse fasce d’età si preparano ad affrontare verifiche e esami di recupero, con una crescita nel ricorso a sessioni estive anticipate. Le novità di quest’anno riguardano la gestione dei debiti formativi e l’organizzazione degli esami di riparazione, per accompagnare i ragazzi fino al nuovo anno scolastico.
Fine delle lezioni e impatto del referendum del 7 giugno
In Lombardia, l’ultima campanella per le scuole suonerà il 7 giugno, anche se in molte realtà scolastiche la chiusura anticiperà di un giorno. Questa scelta è dovuta al fatto che diverse scuole saranno utilizzate come seggi in vista del referendum previsto proprio per il 7. In tal modo, l’attività didattica si interromperà il 6 giugno per consentire la preparazione e lo svolgimento delle operazioni di voto.
La decisione non riguarda soltanto istituti singoli, ma una larga parte del sistema scolastico lombardo, coinvolgendo più di un milione di studenti tra elementari, medie e superiori. Proprio per questo, il calendario scolastico si adatterà a questa necessità, soprattutto considerando che il “sabato sui banchi” si è fatto raro negli ultimi anni.
Questa riduzione di tempo in aula rappresenta un elemento che, indirettamente, spinge verso un’accelerazione nello svolgimento di alcune attività didattiche, specialmente per gli studenti chiamati agli esami o con debiti da colmare al termine dell’anno. L’uso delle scuole come seggi è un aspetto concreto, conosciuto già da tempo, ma che quest’anno accentua la necessità di anticipare la chiusura delle lezioni.
Studenti con giudizi sospesi: modalità e ricadute operative
Tra gli studenti che affronteranno un periodo di studio più lungo rispetto alla media ci sono quelli con giudizi sospesi emersi dopo gli scrutini di questa settimana. Il fenomeno riguarda circa un quarto degli studenti nelle scuole lombarde. Questa percentuale resta significativa e obbliga le scuole a pianificare interventi per il recupero delle materie insufficienti.
Negli ultimi anni, molte scuole hanno preferito spostare i corsi di recupero e gli esami di riparazione da fine agosto a luglio, così da non lasciare tutto all’ultimo momento prima della riapertura delle lezioni. Questi corsi intensivi permettono un lavoro più concentrato sulle insufficienze, garantendo una risposta tempestiva agli studenti in difficoltà.
La possibilità di rimandare gli esami di recupero fino all’8 settembre è tuttora valida, su indicazione del ministero dell’Istruzione, ma molte scuole scelgono di anticipare le prove. Questo approccio serve a evitare accumuli di carico e a garantire una valutazione più puntuale prima dell’inizio del nuovo anno.
L’esperienza del liceo Varalli e la questione del personale
Una delle realtà che ha adottato con successo il modello di esami anticipati è l’istituto Varalli di Milano, dove si è sperimentato un corso intensivo a giugno seguito dagli esami a luglio. Questa scelta deriva da problemi organizzativi registrati nei mesi estivi, quando i consigli di classe spesso si trovano a lavorare con organici incompleti a causa di trasferimenti, pensionamenti e ritardi nelle nomine di supplenti.
Alessandro Gullo, dirigente del Varalli e presidente del sindacato Dirigenti Scuola per Milano Sud, ha dichiarato che “anticipare le sessioni d’esame riduce rischi di valutazioni incomplete o non rappresentative della reale preparazione degli studenti.” Inoltre, “gli studenti mostrano maggiore soddisfazione per questa gestione che taglia la lunga attesa tra scrutini e esami.”
La questione del personale è centrale in Lombardia. Anche se le assunzioni hanno ridotto i posti vacanti rispetto all’anno precedente, resta un ammontare rilevante di 12.961 cattedre scoperte prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025-2026. In particolare, circa 3.689 posti mancano nelle scuole superiori, tra posti comuni e sostegno. Questa situazione condiziona la capacità delle scuole di gestire in modo fluido valutazioni e attività di recupero.
Anticipare gli esami migliora la gestione e il rendimento degli studenti
Alcuni istituti, come il liceo Tenca di Milano, hanno deciso da tempo di anticipare gli esami di recupero a giugno e luglio. Il preside Mauro Zeni ha confermato questa scelta anche per l’anno in corso. Questa organizzazione consente di risolvere rapidamente situazioni ambigue relative ai risultati degli studenti e riduce la percezione illusoria di poter sempre intervenire nei mesi estivi.
Inoltre, anticipare le prove lascia più tempo agli studenti per riposarsi e prepararsi al nuovo anno scolastico senza accumulare stress per l’ultima parte di estate. La riduzione delle bocciature e il miglior rendimento riconosciuto dal personale scolastico suggeriscono che questa formula aiuta a focalizzare meglio l’attenzione sul recupero e su un giudizio più puntuale.
Il termine ultimo per la fine di queste attività rimane il 12 settembre, data limite per la conclusione degli esami e l’avvio del nuovo anno, fissato per l’autunno. Le scuole lombarde stanno quindi calibrando tempi e modi per assicurare una chiusura dell’anno scolastico ordinata e senza intoppi, nonostante le sfide legate alla mancanza di personale e agli impegni elettorali.