Scuola e dipendenze, premiati i vincitori del concorso nazionale su droga e stili di vita corretti
Il concorso “no alla droga, no ad ogni forma di dipendenza” coinvolge studenti italiani in proposte artistiche per sensibilizzare su droghe e dipendenze, con il supporto dei ministri dell’Istruzione e della Salute.

Il concorso nazionale "No alla droga, no ad ogni forma di dipendenza" ha coinvolto studenti italiani in progetti creativi per sensibilizzare contro le dipendenze, con la premiazione alla presenza di importanti esponenti istituzionali che hanno sottolineato il ruolo fondamentale della scuola e della prevenzione. - Unita.tv
Il concorso “no alla droga, no ad ogni forma di dipendenza” ha coinvolto studenti di tutta Italia con proposte artistiche e riflessioni su temi delicati come le droghe, le dipendenze e i corretti stili di vita. La premiazione si è svolta alla presenza dei ministri dell’Istruzione e della Salute e del sottosegretario alla presidenza del consiglio, che hanno sottolineato l’importanza di partire dalla scuola primaria per educare alla libertà e contrastare le dipendenze.
Il concorso che coinvolge scuole italiane su droga e dipendenze
Il concorso ha raccolto canzoni, poesie, video, fumetti e performance artistiche realizzate dagli studenti su temi legati alle sostanze stupefacenti e alle dipendenze in generale. Alcuni lavori hanno riproposto in chiave moderna capolavori come la Divina Commedia oppure hanno fatto riferimento a periodi storici come il Rinascimento. L’iniziativa, dedicata a tutte le scuole italiane, ha incentivato i ragazzi a esprimersi in modo creativo su un argomento di grande attualità e sensibilità.
La presenza delle istituzioni alla premiazione
La premiazione è avvenuta in presenza del ministro Giuseppe Valditara, del ministro della Salute Oreste Schillaci e del sottosegretario Alfredo Mantovano, che hanno scelto di intervenire personalmente per ribadire il valore educativo del progetto. L’obiettivo del concorso non si limita alla semplice partecipazione: il premio vuole essere il punto di partenza di un impegno costante che coinvolga scuole, famiglie e istituzioni nella lotta contro ogni tipo di dipendenza.
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L’intervento di mantovano sull’importanza di partire dalla scuola primaria
Alfredo Mantovano ha voluto sottolineare come sia essenziale iniziare a educare i più giovani fin dalla scuola primaria. Ha stigmatizzato i falsi miti, come l’esistenza di “droghe leggere”, definendole un pericolo reale che causa danni irreversibili. Mantovano ha ribadito che, alla giovane età degli studenti, ogni sostanza stupefacente è dannosa e dev’essere contrastata con fermezza.
Ha evidenziato come l’aspetto culturale giochi un ruolo decisivo nel prevenire la diffusione delle dipendenze. Ha invitato i ragazzi a non sottovalutare i rischi derivanti dall’uso di qualsiasi droga e ad acquisire una consapevolezza forte e chiara. Durante il suo discorso ha ricordato che educare alla libertà significa anche insegnare a evitare qualsiasi forma di dipendenza. Un messaggio diretto a smantellare quelle convinzioni errate che spesso sminuiscono i rischi legati alle sostanze stupefacenti.
Valditara e la scuola come spazio per educare alla libertà e alla responsabilità
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha definito il concorso come una prima tappa di un percorso più ampio rivolto al cambiamento culturale tra i giovani. La scuola deve educare alla libertà, intesa come capacità di non essere dipendenti da alcunchè e di agire con maturità e responsabilità personale. Secondo Valditara, tutte le dipendenze, dalla droga al gioco, rappresentano un ostacolo al significato vero dell’istruzione.
Ha inoltre rimarcato le difficoltà di una società influenzata da quella che viene chiamata “adultescenza”, una condizione in cui l’età adulta si confonde con forme di comportamento immaturo. In questo contesto, la libertà vera si perde se si è intrappolati in dipendenze. Il ministro ha citato anche la dipendenza da smartphone, dannosa per memoria, fantasia e creatività dei giovani. Le nuove linee sull’educazione civica includono ora l’obiettivo di combattere tutte le forme di dipendenza, rafforzando un impegno culturale e educativo nelle scuole.
Schillaci sul benessere e la prevenzione nelle dipendenze
Oreste Schillaci, ministro della Salute, ha puntato l’attenzione sul legame tra dipendenza e assenza di benessere. La dipendenza compromette la libertà di stare bene e di essere felici, secondo il ministro. Ha invitato gli studenti a riflettere sui propri stili di vita, incoraggiando un miglioramento continuo attraverso abitudini sane e attività che favoriscano il benessere psicofisico.
Nell’ambito della prevenzione, il ministero della Salute tiene sotto osservazione i disturbi legati al disagio giovanile, con sostegni concreti come fondi per aiutare gli studenti in difficoltà. Schillaci ha sottolineato che chiedere aiuto non è sinonimo di debolezza ma anzi richiede coraggio. Ha inoltre segnalato l’allarme crescente attorno alle sostanze pericolose come il Fentanyl, invitando a mantenere alta la guardia e aumentare la consapevolezza rispetto al rischio.
Il ministro ha citato come importanti anche le attività sportive, che migliorano l’autostima e aiutano i ragazzi a vivere meglio nei rapporti con gli altri. Queste iniziative rientrano in un impegno concreto del governo per prevenire e contrastare le dipendenze, partendo dallo stile di vita quotidiano degli studenti e dal loro benessere complessivo.