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Scritte fasciste sulla statua di caio mario ad arpino: indagini in corso dopo l’imbrattamento del monumento storico

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La statua in bronzo dedicata a Caio Mario, simbolo della città di Arpino in provincia di Frosinone, è stata oggetto di un atto vandalico durante la notte scorsa. Il basamento che sostiene il monumento, situato nella piazza principale accanto al municipio e allo storico liceo Tulliano, è stato imbrattato con scritte riconducibili al periodo fascista. Le autorità locali hanno avviato le indagini per identificare i responsabili e chiarire le motivazioni dietro questo gesto.

Il contesto storico e la posizione del monumento a caio mario

Il monumento a Caio Mario rappresenta uno dei punti di riferimento più noti della città di Arpino. Il console romano, noto per aver riformato l’esercito romano e preparato legioni invincibili, viene celebrato con una statua bronzea posta su un piedistallo centrale nella piazza cittadina. L’area si trova nel cuore del centro abitato ed è circondata da edifici storici come il municipio e il liceo Tulliano.

La targa sul basamento riporta un’epigrafe che sottolinea l’importanza militare e storica di Caio Mario per Roma: «Caio Mario, invitto condottiero, all’impero di Roma preparò indomite legioni…» seguita da un richiamo alla fierezza della comunità locale. Su questa targa era presente anche una parte cancellata che faceva riferimento al fondatore dell’impero; quella sezione era stata eliminata dopo la fine del regime fascista.

Le scritte fasciste comparse sulla targa: dettagli dell’imbrattamento

Durante la notte qualcuno ha aggiunto con un pennarello nero una dicitura inneggiante a Benito Mussolini sotto l’epigrafe originale: «Benito Mussolini, Dvce». Questa modifica riguarda proprio lo spazio bianco lasciato dopo la cancellazione delle frasi collegate al ventennio fascista.

Tale intervento rappresenta non solo un atto vandalico ma anche una provocazione politica nei confronti della memoria storica cittadina che aveva rimosso ogni simbolo legato al regime totalitario italiano dal 1945 in poi.

Gli imbrattamenti su monumenti pubblici sono spesso oggetto d’indagine perché toccano temi sensibili relativi all’identità collettiva e alle vicende storiche italiane ancora vive nel dibattito pubblico.

Le indagini dei carabinieri sulle telecamere nella piazza principale

I carabinieri della compagnia Sora stanno lavorando per risalire agli autori dell’imbrattamento visionando i filmati delle telecamere installate nelle vicinanze della piazza principale dove si trova il monumento.

Le immagini potranno fornire elementi utili sull’orario esatto dell’intervento vandalico così come sul numero delle persone coinvolte o eventuali mezzi utilizzati per compiere questo gesto notturno.

L’obiettivo degli investigatori è identificare i responsabili sia per contestare loro reati contro il patrimonio pubblico sia perché tali azioni possono configurarsi come apologia del fascismo secondo la legislazione vigente italiana.

Reazioni locali tra memoria storica e rispetto dei luoghi pubblici

Il gesto ha suscitato attenzione negli ambienti culturali cittadini visto che Arpino ospita figure politiche note come Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura originario proprio da questa provincia. La presenza del monumento dedicato a Caio Mario richiama continuamente alla storia antica romana ma anche ai passaggi delicati attraversati dall’Italia nel Novecento.

L’aggiunta della firma mussoliniana riapre quindi discussioni sulla gestione dei simboli pubblici legati al passato recente controverso senza però giustificare attacchi o danneggiamenti alle opere d’arte o ai luoghi istituzionali cittadini.

Le autorità ribadiscono l’importanza di mantenere intatti questi spazi affinché continuino a raccontare eventi lontani ma significativi senza subire alterazioni deturpanti dovute ad azioni illegali o ideologicamente motivate fuori dal tempo attuale.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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