Un deposito clandestino di abbigliamento e accessori firmati è stato scoperto nel campo nomadi di via Luigi Candoni, alla periferia sud-ovest di Roma. In un’operazione congiunta tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, gli agenti hanno trovato decine di capi griffati e altri oggetti di valore, molti riconducibili a furti denunciati in città. La merce sequestrata verrà analizzata e restituita ai legittimi proprietari, mentre continuano gli accertamenti su alcune persone fermate.
Blitz all’alba: scoperto deposito di merce rubata nel campo nomadi di Via Candoni
L’intervento è scattato all’alba nel campo nomadi di via Luigi Candoni, noto per la sua posizione isolata ai margini della città. Quello che sembrava un semplice insediamento abusivo si è rivelato un vero e proprio deposito di refurtiva. Tra trolley e angoli nascosti delle baracche, gli agenti hanno trovato borse di marca, cinture, profumi e abiti di alta gamma. Molti di questi articoli sono già stati collegati a furti denunciati a Roma, confermando che quel luogo era un punto di raccolta per merce rubata.
Per mettere in sicurezza l’area, il perimetro del campo è stato completamente bloccato, permettendo una perquisizione approfondita sia nelle strutture sia nei veicoli parcheggiati. L’operazione ha portato al recupero di un grande quantitativo di refurtiva, pronta per essere immessa sul mercato nero.
Tra la merce sequestrata, molti oggetti corrispondono a denunce di furto arrivate da diverse zone della Capitale. Per quelli ancora da identificare, la Guardia di Finanza ha avviato indagini per risalire alla loro provenienza e ricostruire la catena di furti.
Identificate persone sospette e irregolari nel campo nomadi
Durante i controlli sono state identificate numerose persone presenti nell’insediamento. Alcuni erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Nel corso dell’operazione sono stati fermati anche due cittadini bosniaci senza permesso di soggiorno, che sono stati portati all’Ufficio Immigrazione per ulteriori verifiche e per valutare un’eventuale espulsione.
Le autorità hanno puntato sia sul sequestro della merce sia sull’identificazione delle persone legate a questo giro, visto che l’area è considerata un punto di riferimento per il mercato nero dei beni rubati.
Gli oggetti già riconosciuti come frutto di furto saranno custoditi nei depositi giudiziari in attesa di essere restituiti ai proprietari. La merce non ancora associata a reati specifici rimarrà all’XI Distretto San Paolo, dove le vittime potranno andare a riconoscerla.
Furti di lusso a Roma: una battaglia continua
Operazioni come quella di via Candoni rientrano in un piano più ampio delle forze dell’ordine di Roma per colpire le sacche di criminalità predatoria, spesso radicate in insediamenti abusivi. Questi luoghi diventano basi per la raccolta e lo smistamento di refurtiva proveniente da furti in case, negozi o per strada.
Il mercato nero di capi griffati e accessori alimenta un circuito parallelo in città, dove la merce rubata viene venduta a prezzi molto più bassi rispetto ai negozi ufficiali. La complessità di queste reti criminali richiede controlli coordinati tra diverse forze di polizia, come dimostrano le recenti operazioni contro gruppi che si occupano anche dello smontaggio di auto rubate.
Il blitz di via Candoni è un passo importante nella lotta contro questi traffici, con l’obiettivo di recuperare la refurtiva e smantellare le reti di distribuzione illegale nel cuore di Roma. Le indagini proseguono per fermare definitivamente questi circuiti.
Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi