Scoperta choc in Messico: identificati i dirigenti del cartello di Jalisco-Nueva Generacion

Scoperti effetti personali nel ranch di Teuchitlán, legati ai crimini del cartello di Jalisco-Nueva Generacion. Ricercati Gonzalo Gaytan e Francisco Haro per omicidi e sequestri nella regione.
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Scoperta choc in Messico: identificati i dirigenti del cartello di Jalisco-Nueva Generacion - unita.tv

La recente scoperta di centinaia di effetti personali nel ranch di Teuchitlán ha portato alla luce una macabra verità legata ai crimini del cartello di Jalisco-Nueva Generacion. Le autorità messicane sono ora sulle tracce di due figure chiave dell’organizzazione, accusate di gestire veri e propri “campi di sterminio” dove venivano eliminati nemici e dissidenti. Questa situazione è emersa grazie al lavoro di un’associazione che si occupa dei desaparecidos, un fenomeno che ha colpito il Messico con circa 120 mila persone scomparse.

I dirigenti ricercati: Gonzalo Gaytan e Francisco Haro

Il primo nome sulla lista dei ricercati è quello di Gonzalo Gaytan, noto con i soprannomi di El Sapo o El 90. Gaytan è descritto come uno dei più fidati collaboratori di Nemesio Oseguera Cervantes, meglio conosciuto come El Mencho, il leader del cartello. La sua reputazione è segnata da atti di violenza, tra cui un’imboscata nel 2015 che ha portato alla morte di 15 agenti di polizia e l’omicidio di un ex governatore avvenuto due anni fa. Le indagini rivelano che Gaytan ha avuto un ruolo cruciale nel reclutamento di sicari, utilizzando annunci ingannevoli per attirare persone in cerca di lavoro nel settore della sicurezza. Coloro che rifiutavano di unirsi ai traffici venivano spesso uccisi, evidenziando la brutalità del cartello.

Il secondo ricercato, Francisco Haro, conosciuto come La Gallina, è il responsabile della zona di Guadalajara. È sospettato di aver sequestrato circa sessanta civili, la cui sorte rimane ignota. La sua figura è emblematica della violenza sistematica che caratterizza le operazioni del cartello, contribuendo a un clima di paura e insicurezza nella regione.

I campi di sterminio e le località coinvolte

Una ricostruzione dettagliata fornita dal quotidiano Milenio ha rivelato l’esistenza di diversi “campi di sterminio” gestiti dai membri del cartello. Le località identificate includono Talpa de Allende, Mascota, Puerto Vallarta, El Grullo, Autlán de Navarro, Ameca, Tala, Teuchitlán e Ahualulco de Mercado. Questi luoghi sono diventati teatro di atrocità, dove le vittime venivano eliminate senza pietà.

La scoperta degli effetti personali nel ranch di Teuchitlán ha sollevato interrogativi sulla gestione delle indagini da parte delle autorità locali. La Procura ha espresso preoccupazione per la mancanza di professionalità dimostrata, considerando che erano già state fatte segnalazioni riguardo a attività sospette. Ci sono sospetti che alcuni funzionari locali possano essere collusi con il crimine organizzato, complicando ulteriormente la situazione.

La lotta contro il crimine organizzato in Messico

La caccia ai dirigenti del cartello di Jalisco-Nueva Generacion è solo un capitolo nella lunga e complessa lotta contro il crimine organizzato in Messico. Le autorità stanno cercando di affrontare un fenomeno che ha radici profonde nella società e che ha portato a un aumento esponenziale della violenza. Le associazioni che si occupano dei desaparecidos stanno facendo un lavoro fondamentale per portare alla luce la verità e garantire giustizia per le vittime e le loro famiglie.

Il caso di Teuchitlán rappresenta un ulteriore passo nella ricerca di giustizia e verità in un contesto segnato da omertà e paura. La speranza è che le indagini portino a risultati concreti e che le autorità possano finalmente affrontare in modo efficace il problema della criminalità organizzata, restituendo sicurezza e dignità ai cittadini messicani.

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