Scontri a rischio alla Spezia tra cortei di CasaPound e manifestanti antifascisti, polizia evita il contatto diretto
A Spezia, due manifestazioni contrapposte di CasaPound e gruppi antifascisti hanno creato tensione senza scontri, grazie alla presenza delle forze dell’ordine che hanno monitorato la situazione.

A La Spezia si sono svolti contemporaneamente due cortei contrapposti, uno di estrema destra promosso da CasaPound (400 partecipanti) e uno antifascista (5000 persone), con forte presenza della polizia che ha evitato scontri nonostante la tensione. - Unita.tv
Nella giornata a Spezia, due manifestazioni molto diverse si sono svolte nel cuore della città creando un clima di alta tensione ma senza degenerare in scontri veri e propri. Un corteo di estrema destra, promosso da CasaPound, e un altro antifascista, organizzato da partiti della sinistra e associazioni civiche, hanno attraversato contemporaneamente il centro storico in percorsi vicini ma distinti. La presenza di forze dell’ordine in assetto antisommossa ha evitato contatti diretti tra le due compagini.
Il raduno e il numero di partecipanti di casaPound
Il raduno promosso dal movimento di estrema destra CasaPound ha raccolto circa 400 persone. I partecipanti hanno seguito un itinerario stabilito che si è svolto lungo il centro storico della Spezia, con l’obiettivo di farsi notare ma senza incrociare direttamente la controparte antifascista. Il corteo ha mantenuto un profilo compatto, nonostante l’atmosfera tesa che si respirava in città per la concomitanza con la manifestazione antifascista. Le forze dell’ordine hanno monitorato fin dall’inizio il gruppo per evitare episodi di violenza che, in passato, hanno caratterizzato raduni simili.
CasaPound ha scelto questa giornata per riaffermare la propria presenza politica nel territorio, ma ha evitato provocazioni che potessero portare a contatti con i manifestanti opposti, consapevole della massiccia risposta e delle difficoltà che uno scontro diretto avrebbe generato. Il percorso scelto dal corteo di estrema destra si è mantenuto parallelo a quello antifascista, senza incroci, ma con momenti di forte vicinanza fisica, in particolare nel pomeriggio.
Manifestazione antifascista: partecipazione e simboli
All’opposto, da diversi partiti della sinistra, sindacati e associazioni civiche si è organizzata una manifestazione antifascista che ha radunato circa 5000 persone, una partecipazione molto superiore rispetto a quella del corteo di destra. I manifestanti hanno sfilato sempre nel centro storico, seguendo un percorso parallelo a quello di CasaPound, con l’intento dichiarato di respingere le idee e le politiche di estrema destra, e rappresentare la città unita contro ogni forma di fascismo.
Il gonfalone della città della Spezia e di quella della provincia ha accompagnato il corteo antifascista conferendo un valore istituzionale alla protesta. Il sindaco Pierluigi Peracchini ha partecipato all’inizio della manifestazione, ma ha abbandonato la sfilata in anticipo, quando la questura ha accolto la richiesta di deviare il percorso lungo il corso Cavour, nel centro cittadino. Questa decisione è sembrata legata alla necessità di salvaguardare la sicurezza pubblica, viste le tensioni che si stavano accumulando nel pomeriggio.
Tensione tra i cortei e intervento della polizia
Intorno alle 18, i due cortei si sono trovati a poche centinaia di metri di distanza, tra piazza Verdi e i giardini pubblici. In quel frangente la tensione tra CasaPound e i manifestanti antifascisti è salita, complici anche alcuni lanci di petardi dalla parte di alcuni manifestanti di destra. I petardi, fortunatamente, non hanno raggiunto persone e non si sono verificati feriti.
La polizia, schierata in tenuta antisommossa lungo via d’Azeglio, ha mantenuto un cordone stretto tra i due gruppi evitando che i manifestanti potessero entrare in contatto diretto. Le forze dell’ordine hanno dunque giocato un ruolo decisivo nel contenere la situazione e impedire che la giornata degenerasse in violenze fisiche. La presenza massiccia di agenti ha fatto da deterrente, frenando ogni possibile tentativo di provocazione e scontri.
Le tensioni sono calate rapidamente poco prima delle 19, momento in cui entrambi i cortei sono stati dichiarati sciolti dai rispettivi organizzatori. Questa decisione ha segnato la fine ufficiale dei raduni, senza alcun episodio che abbia richiesto interventi più pesanti da parte delle autorità.
Ruolo istituzionale e posizione del sindaco pierluigi peracchini
Il gonfalone della città e della provincia che ha sfilato con i manifestanti antifascisti dava un segnale forte di partecipazione ufficiale alla manifestazione contro il fascismo. Eppure, il comportamento del sindaco Pierluigi Peracchini ha attirato l’attenzione. Il primo cittadino ha deciso di lasciare la manifestazione a metà del percorso, abbandonando la sfilata dopo che la questura aveva disposto il cambio di itinerario verso corso Cavour.
Questa scelta ha lasciato spazio a interpretazioni sulla posizione del sindaco rispetto alla manifestazione. L’allontanamento dalla piazza da parte di Peracchini segue una decisione della questura che mirava a gestire le dinamiche della giornata in un quadro di sicurezza. Il sindaco si è dunque trovato a bilanciare l’impegno istituzionale con la necessità di contenere eventuali tensioni durante una giornata particolarmente delicata per la città.
Il contesto in cui si è svolta la manifestazione riflette l’attenzione che alcune città italiane dedicano a questi eventi, soprattutto quando sono protagonisti movimenti molto polarizzati. La gestione di questa giornata alla Spezia mette in luce le difficoltà che si incontrano nel gestire piazze divise e con opinioni così lontane, senza sfociare in incidenti.