Sciopero del personale fs blocca treni a lunga percorrenza da milano e crea disagi ai passeggeri

Lo sciopero nazionale del personale ferroviario a Milano ha causato la cancellazione di treni a lunga percorrenza, creando disagi per i viaggiatori e interruzioni nei collegamenti con l’aeroporto di Malpensa.
Il 13 gennaio 2025 a Milano uno sciopero nazionale del personale ferroviario ha causato cancellazioni e disagi su treni a lunga percorrenza e collegamenti per l’aeroporto di Malpensa, con forti ripercussioni per i viaggiatori. - Unita.tv

Lunedì 13 gennaio 2025 a Milano lo sciopero nazionale del personale ferroviario ha causato la cancellazione di gran parte dei treni a lunga percorrenza in partenza dalla stazione centrale. La protesta riguarda dipendenti del gruppo Fs e delle società Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. Con il blocco delle corse, molti viaggiatori si sono riversati agli sportelli per cercare alternative di viaggio, cercando soprattutto di capire come rientrare nelle proprie città o spostarsi verso l’aeroporto.

Cancellazioni e disagi sulle linee a lunga percorrenza

Dalle prime ore di sciopero, iniziato alle 9 e previsto fino alle 17, la maggioranza dei treni a lunga percorrenza in partenza da Milano è stata soppressa. La mobilitazione ha bloccato molte tratte nazionali, mandando in crisi i collegamenti principali tra Milano e altre città italiane. Non solo convogli a lunga distanza sono stati cancellati, ma anche alcune corse regionali hanno subito modifiche o sono state completamente eliminate. Questo ha comportato il caos nelle stazioni, con una significativa presenza di passeggeri in attesa di aggiornamenti sul proprio viaggio.

L’incertezza in stazione ha portato molte persone a cercare informazioni agli sportelli dedicati e nelle biglietterie, dove il personale si è trovato impegnato a suggerire soluzioni alternative e a gestire richieste di rimborso o cambio di prenotazione. Le lunghe code testimoniano il disagio creato da uno sciopero così esteso nel tempo.

Passeggeri tra rassegnazione e tentativi di organizzarsi

Tra coloro che si trovavano in stazione a Milano, non erano pochi i viaggiatori arrivati con i treni che comunque erano partiti prima dell’inizio dello sciopero. Molti di loro hanno scelto di aspettare e valutare se, a fine giornata, la situazione migliorasse per poter tornare a casa. La rassegnazione era diffusa, ma non mancava chi si mostrava determinato a capire le opzioni praticabili per raggiungere la destinazione.

In diversi casi, le richieste principali riguardavano i rimborsi o il cambio delle prenotazioni, o il trasferimento su linee alternative di trasporto. Il malumore tra i pendolari si mischiava a una certa impazienza causata dalla mancanza di informazioni chiare e soluzioni immediate.

Modifiche al servizio malpensa express e collegamenti sostitutivi

Un aspetto particolarmente rilevante della protesta ha riguardato i collegamenti per l’aeroporto di Malpensa. Il servizio Malpensa Express, fondamentale per raggiungere l’aeroporto dal centro di Milano, è stato sospeso. Per non interrompere del tutto il collegamento, Trenord ha attivato un servizio di bus sostitutivi senza fermate intermedie.

Il punto di partenza degli autobus è stata la stazione di Cadorna, scelta come nodo principale per rimandare i passeggeri verso lo scalo milanese. Questa soluzione ha richiesto un’organizzazione rapida e diversa rispetto al normale servizio ferroviario. I passeggeri hanno dovuto quindi adattarsi a orari diversi, tempi più lunghi e a un percorso che si differenzia da quello abituale.

Questi bus hanno risentito della forte richiesta, causando ulteriori inconvenienti per chi aveva bisogno di arrivare in aeroporto per voli programmati subito dopo l’inizio dello sciopero.

Misure adottate e impatto dello sciopero sul trasporto ferroviario milanese

Lo sciopero assegna evidenza ai problemi che affliggono il settore ferroviario, tra tensioni sindacali e difficoltà operative. Le aziende coinvolte hanno dovuto gestire una situazione complessa, con importanti disagi per i passeggeri. La cancellazione dei treni ha rallentato la mobilità in e fuori Milano, trasformando una normale giornata lavorativa e di spostamenti in un periodo di incertezza.

Le difficoltà si sono concentrate soprattutto nelle ore centrali della giornata, anche se la circolazione è andata lentamente riprendendo a fine protesta. L’attenzione resta alta sulle prossime iniziative del personale ferroviario, che potrebbero influenzare nuovamente l’attività dei trasporti pubblici nelle settimane a venire. La presenza di code in stazione e passeggeri in attesa dimostra come la mobilità pubblica in città rimanga vulnerabile a tensioni sociali e scioperi programmati.