sider alloys a portovesme, sindacati pronti a proteste dure se non cambia la situazione entro breve
La vertenza sider alloys di Portovesme torna al centro dell’attenzione dopo mesi di tensioni e promesse non mantenute. L’azienda di alluminio primario, che ha rilevato lo stabilimento da Alcoa nel 2018 con l’impegno di rilanciare la produzione, fatica ancora a ripartire. I lavoratori metalmeccanici e i sindacati lanciano un avvertimento chiaro: senza segnali concreti nei prossimi giorni sono pronte azioni di protesta più decise.
Dal 2018 sider alloys ha ereditato lo stabilimento di Portovesme con l’obiettivo dichiarato di rilanciare la produzione dell’alluminio primario nel Sulcis. Tuttavia il percorso si è rivelato complesso e pieno di ostacoli. L’azienda si trova in ritardo con il pagamento degli stipendi ai dipendenti, mentre accumula debiti verso i fornitori. Questa situazione ha generato una crescente sfiducia tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali.
Nei primi mesi del 2025 le tensioni sono aumentate perché gli impegni presi dall’azienda per completare gli investimenti necessari al revamping dello smelter – il cuore produttivo dello stabilimento – non sono stati rispettati. Le banche coinvolte hanno effettuato sopralluoghi nella fabbrica per valutare la situazione finanziaria legata agli investimenti ma senza risultati concreti finora.
Dichiarazioni di Masala, Tocco, Forresu e Urso dei Lavoratori di Alcoa e Sider alloys su crisi industriale di portovesme
I rappresentanti dei lavoratori hanno espresso preoccupazione per l’affidabilità dell’impresa attuale, definita “inaffidabile” dai segretari delle sigle Fiom, Fsm e Ulm durante un’assemblea operai metalmeccanici tenutasi proprio in coincidenza con questi sopralluoghi bancari.
Sindacati Fiom, Sider e Sider Alloys chiedono confronto urgente con Alcoa e Invitalia su crisi Portovesme Sulcis
I segretari Roberto Forresu , Giuseppe Masala e Renato Tocco hanno chiesto una convocazione urgente a Roma per aprire un tavolo istituzionale sulla vertenza sider alloys. La richiesta nasce dalla necessità immediata di discutere alternative concrete alla gestione attuale che penalizza fortemente i lavoratori.
Il nodo centrale riguarda anche il ruolo delle banche: secondo i sindacati non è accettabile che continuino a cofinanziare un’impresa in difficoltà senza garanzie certe sul futuro produttivo dello stabilimento. Serve invece un intervento deciso da parte del governo italiano che detiene una quota del 20% della società tramite Invitalia.
Pressione di Fiom e sindacati su ministro e governo per il futuro di Alcoa e Sider Alloys
Da gennaio 2025 c’è una costante pressione sul ministro Urso affinché faciliti l’ingresso di nuovi investitori capaci davvero di portare avanti il progetto industriale previsto dal piano originario. Senza questo passaggio si rischia solo ulteriore crisi occupazionale in un territorio già segnato da difficoltà economiche importanti come quello del Sulcis Iglesiente.
Prospettive di rilancio dello stabilimento alcoa e sfide economiche nel Sulcis
Lo smelter rappresenta ancora oggi uno degli asset strategici del polo industriale sardo dedicato all’alluminio primario ma resta fermo in uno stallo preoccupante dal punto vista produttivo ed economico-finanziario. Il revamping previsto dovrebbe consentire allo stabilimento una nuova fase operativa ma finora mancano risorse certe e piani dettagliati condivisi con tutti gli stakeholder coinvolti tra cui appunto enti pubblici locali, aziende fornitrici, istituti bancari ed ovviamente forza lavoro.
Le iniziative annunciate dai sindacati comprendono forme progressive fino ad arrivare eventualmente allo sciopero o altre manifestazioni pubbliche mirate a richiamare attenzione nazionale su questa crisi aziendale. I tempi stringono perché ogni giorno trascorso senza soluzioni aumenta le difficoltà sociali soprattutto nelle famiglie degli operai direttamente interessate.
La mobilitazione continua dunque sia dentro sia fuori dallo stabilimento; resta alta l’attesa sulle decisioni politiche governative nei prossimi giorni capaci magari finalmente dare concretezza agli impegni presi ormai diversi anni fa.
Secondo la fonte: ansa.it.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Serena Fontana