Un atto vandalico ha interrotto il sistema di controllo del traffico ferroviario in Sardegna nella notte, provocando forti disagi alla mobilità regionale. I cavi della fibra ottica, essenziali per la supervisione centralizzata, sono stati recisi sulla tratta Cagliari-Decimomannu, mandando in tilt la rete e causando ritardi e cancellazioni. Le squadre tecniche hanno lavorato fino al mattino per ripristinare il collegamento e normalizzare la circolazione.
Taglio dei cavi sulla tratta Cagliari-decimomannu e impatto sul sistema di monitoraggio
La notte tra martedì e mercoledì ha visto un episodio di danneggiamento grave per la rete ferroviaria sarda, quando ignoti hanno reciso i cavi in fibra ottica utilizzati dal sistema di supervisione del traffico. Nel punto interessato, situato nel territorio comunale di Assemini, lungo la linea che collega Cagliari con Decimomannu, la rottura dei collegamenti ha causato la disconnessione del controllo centralizzato.
Questa rete di fibra ottica gestisce in tempo reale il monitoraggio e la regolazione dei convogli su quella tratta, garantendo la sicurezza durante il trasporto. Senza questo collegamento, il sistema ha perso la sua capacità di verifica automatica, rendendo necessaria la sospensione temporanea del servizio o una gestione manuale più lenta e complicata del flusso dei treni.
Rete Ferroviaria Italiana, responsabile della rete, ha definito l’evento come “un grave atto vandalico”, sottolineando la delicatezza dell’infrastruttura coinvolta. Gli operatori hanno immediatamente segnalato l’incidente e avviato i lavori di ripristino per evitare ulteriori conseguenze sulla mobilità di migliaia di passeggeri.
Ripercussioni sul traffico ferroviario regionale dopo l’atto vandalico
L’interruzione del collegamento dati ha causato disagi fin dalle prime ore della mattina seguente. Nel comunicato ufficiale pubblicato da RFI si evidenzia che la circolazione dei treni ha subito ritardi significativi e la cancellazione di 34 convogli regionali lungo l’intera tratta. Questi disservizi hanno compromesso gli spostamenti quotidiani di pendolari e viaggiatori occasionali, generando disagi nelle principali località collegate dalla rete.
Il recupero completo della funzionalità è avvenuto solo dopo circa otto ore, quando alle 8.20 circa il sistema di controllo è stato ripristinato. La riattivazione della rete ha permesso il ritorno alla regolarità della circolazione, ma le conseguenze dell’intervento doloso continuano a pesare sulle operazioni giornaliere dei treni regionali.
Gli addetti ai lavori hanno mantenuto alta la vigilanza e hanno intensificato le verifiche tecniche sulla fibra ottica e sulla strumentazione connessa per escludere ulteriori danni o effrazioni nelle aree vicine. Nel frattempo, sono in corso indagini per identificare i responsabili dell’intervento.
La sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e le sfide del vandalismo
Gli episodi di danneggiamento intenzionale di infrastrutture strategiche come le reti di comunicazione ferroviarie rappresentano una minaccia non solo per la mobilità, ma per la sicurezza generale del trasporto pubblico. Il taglio della fibra ottica che consente il controllo centralizzato è un esempio di come piccoli gesti illegali possano avere ripercussioni ampie e immediate.
La gestione quotidiana di una rete viaria così estesa richiede protezione fisica e monitoraggio costante, soprattutto per impianti sensibili come quelli di comunicazione a banda larga. In Sardegna, le condizioni ambientali e la presenza di tratti isolati aumentano la vulnerabilità a queste azioni, rendendo più complessa la sorveglianza.
Le autorità competenti insieme a RFI stanno valutando interventi più severi per prevenire danni simili, considerando anche l’utilizzo di sistemi di rilevamento automatici o condizioni di accesso controllate nei punti più critici della rete ferroviaria. Questi eventi sottolineano il bisogno di rafforzare le misure di sicurezza per proteggere infrastrutture essenziali e garantire la continuità del servizio a tutti i cittadini.
Il caso di Assemini riapre la discussione su come tutelare meglio un sistema tanto fondamentale per la mobilità regionale, evitando che gesti superficiali provochino disagi importanti a chi dipende ogni giorno dai treni.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Rosanna Ricci