Diversi pazienti sono stati portati d’urgenza in ospedale per una possibile intossicazione alimentare legata a una festa tenutasi a Monserrato, vicino a Cagliari. Almeno sei persone risultano coinvolte, con sintomi preoccupanti che hanno fatto scattare il sospetto di botulismo. Le autorità hanno aperto le indagini per ricostruire l’origine dell’episodio.
Nuovi ricoveri al Brotzu di Cagliari per sospetta intossicazione da botulino
Nelle ultime ore altri due pazienti sono stati ammessi all’ospedale Brotzu di Cagliari per problemi legati a un’intossicazione alimentare. Le condizioni di entrambi hanno fatto ritenere necessario il ricovero immediato, mentre i medici valutano l’ipotesi che il responsabile sia il botulino, tossina prodotta da alcune tipologie di batteri in alimenti contaminati. Questi due casi si aggiungono ai precedenti ricoveri avvenuti nei giorni scorsi dopo la stessa festa.
I sintomi indicativi accusati dai pazienti comprendono segni neurologici tipici di un’avvelenamento da botulino, come debolezza muscolare e difficoltà di deglutizione. La diagnosi tempestiva in casi del genere è fondamentale, perché la progressione può portare a problemi respiratori gravi. Per questo motivo, i medici mantengono alta l’allerta e monitorano con attenzione l’evoluzione delle condizioni cliniche.
La festa a Monserrato al centro delle indagini dei carabinieri del NAS
La festa organizzata a Monserrato ha messo sotto osservazione le autorità sanitarie e i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni . Dopo la segnalazione dei primi casi, i militari si sono recati negli ospedali Brotzu e Policlinico Casula per raccogliere informazioni dettagliate e verificare la natura dell’intossicazione. L’attenzione si è concentrata sul cibo consumato nel corso dell’evento.
Le prime ricostruzioni indicano che un comune denominatore tra i pazienti sia rappresentato dal consumo di cibo etnico, in particolare un condimento contenuto in confezioni utilizzate per preparare pietanze speziate e non adeguatamente controllate. L’ipotesi è che proprio questi alimenti abbiano veicolato la tossina botulinica, causa di sintomi gravi e potenzialmente letali.
In attesa di ulteriori esami, le autorità stanno cercando di identificare le fonti esatte di contaminazione per evitare ulteriori casi. Intanto, i controlli si stanno estendendo alle altre persone che erano presenti alla festa, per valutare la presenza di eventuali sintomi e stabilire eventuali nuove misure di sicurezza.
Quadro clinico dei pazienti ricoverati e trasferimenti urgenti
Tra i pazienti ancora in cura, quattro sono arrivati in condizioni critiche agli ospedali di Cagliari. Tra loro c’è un bambino di 11 anni e una ragazza di 14. Il più grave dei casi è proprio quello del bambino che, dopo il ricovero iniziale al Brotzu, è stato trasferito per trattamento specialistico al Policlinico Gemelli di Roma.
I medici monitorano attentamente le condizioni dei giovani pazienti, visto che il botulismo può causare paralisi progressiva e compromettere funzioni vitali. L’ospedale Gemelli gode di una struttura più attrezzata per il trattamento di intossicazioni gravi e molte terapie di supporto hanno luogo lì. I ricoveri coinvolgono anche un’altra persona al Policlinico Casula di Monserrato, dove si valuta il decorso clinico.
Questi spostamenti evidenziano la complessità dei casi, che richiedono terapie specifiche e attenzione continua. Nonostante la gravità, il pronto intervento medico ha permesso di individuare i sintomi in tempo utile per applicare protocolli di cura contro la tossina botulinica.
Indagini in corso sulle cause e su eventuali contaminazioni alimentari
I carabinieri del NAS collaborano con le autorità sanitarie locali per approfondire le dinamiche dell’intossicazione. L’obiettivo è individuare con precisione il tipo di alimento che ha causato la presenza di botulino, analizzando campioni di cibo raccolti alla festa di Monserrato. Dalle prime informazioni, i condimenti etnici confezionati in pacchetti risultano i sospetti principali.
Il botulino si forma in assenza di ossigeno, spesso in alimenti conservati in modo inadeguato, per esempio salse o conserve fatte in casa. Le verifiche puntano a stabilire se siano stati rispettati i parametri di conservazione degli alimenti, e se eventuali contaminazioni siano avvenute durante la preparazione o la conservazione.
Nel frattempo, la Prefettura e le autorità locali stanno diffondendo comunicazioni rivolte ai cittadini per riconoscere tempestivamente i sintomi dell’intossicazione e rivolgersi alle strutture sanitarie. Il rischio legato al botulino non deve essere sottovalutato, perché si tratta di una forma di intossicazione severa che agisce rapidamente sul sistema nervoso.
Le analisi cliniche e di laboratorio proseguono per confermare o escludere definitivamente la presenza di tossina botulinica, ma finora i casi segnalati e le caratteristiche cliniche portano a questa ipotesi. L’attenzione resta alta per contenere l’allarme e comprendere compiutamente cosa sia accaduto quella sera a Monserrato.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Elisa Romano