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Sardegna contro la diffusione della dermatite nodulare bovina: misure urgenti per supportare allevatori e filiere

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Sardegna in azione contro la dermatite nodulare bovina, sostegno urgente agli allevatori. - Unita.tv
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Il governo regionale della Sardegna ha attivato un piano d’azione per contenere la diffusione della dermatite nodulare bovina, malattia che minaccia il comparto agricolo e zootecnico locale. Le autorità hanno riunito i rappresentanti delle associazioni di categoria e gli assessori coinvolti per definire i provvedimenti volti a tutelare allevatori e imprese. Il confronto si è concentrato su rimborsi, vaccinazioni, gestione dei rifiuti e controllo degli insetti vettori.

Confronto istituzionale con associazioni agricole e assessori per affrontare l’emergenza sanitaria

Nel pomeriggio di un giorno recente, la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha convocato un incontro presso l’Assessorato all’Agricoltura, dove ha coinvolto i vertici delle principali associazioni agricole: Confagricoltura, Cia, Copagri, Legacoop, Liberi Agricoltori e Assocarni. Erano presenti anche l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, l’assessora alla Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi e l’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta.

Durante la riunione è emersa la volontà di proteggere la zootecnia sarda, riconosciuta come elemento cruciale dell’economia e dell’identità regionale. Todde ha sottolineato l’urgenza di agire con rigore e responsabilità, considerando le peculiarità del territorio e dei sistemi produttivi locali. La presidente ha presentato la creazione di un comitato interassessoriale, incaricato di coordinare tutte le iniziative necessarie a fronteggiare la dermatite nodulare bovina.

Priorità regionali: rimborsi immediati, vaccinazione estesa e monitoraggio clinico

La Regione Sardegna ha individuato quattro azioni chiave per contenere la malattia e ridurre i danni economici agli allevamenti. Il primo punto riguarda i risarcimenti per gli animali abbattuti a scopo sanitario. Secondo quanto spiegato da Todde, gli allevatori riceveranno un indennizzo anticipato e calibrato, gestito tramite un tavolo tecnico che definirà gli importi precisi. Questo intervento vuole assicurare un sostegno rapido, necessario per mantenere in piedi le aziende colpite senza gravare sulle loro finanze.

Sull’aspetto sanitario, l’assessore Bartolazzi ha insistito sulla vaccinazione come unico metodo efficace per arginare l’epidemia. Ha precisato che la campagna di immunizzazione sarà ampia e accompagnata da un’attenta sorveglianza degli effetti collaterali del vaccino. Sono previste forme di ristoro in caso di danni indiretti, come aborti o cali produttivi, qualora vengano dimostrati scientificamente. Questo controllo rigoroso sarà affidato sempre al tavolo tecnico, che emanerà protocolli e regole chiare.

Bartolazzi ha evidenziato che la Regione si sta muovendo nel rispetto delle disposizioni europee sul contenimento della malattia. La vaccinazione di massa dovrebbe portare rapidamente all’immunità di gregge e al ritorno a condizioni normali. Ha infine invitato allevatori e cittadini a collaborare e a seguire le informazioni ufficiali per superare insieme l’emergenza.

Gestione ambientale: smaltimento sicuro dei rifiuti e lotta agli insetti vettori

L’impatto ambientale legato all’epidemia è stato un tema centrale nel confronto tra amministratori. L’assessora all’Ambiente Rosanna Laconi ha spiegato che l’iter prevede la collaborazione con le Province per individuare aree idonee dove interrare le carcasse abbattute, rispettando le normative ambientali vigenti. L’obiettivo è evitare speculazioni esterne e garantire una gestione trasparente e sicura dei rifiuti biologici prodotti dalle aziende sarde.

Parallelamente, l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente metterà a disposizione fondi per attività di disinfestazione mirate a ridurre la popolazione degli insetti responsabili della trasmissione del virus, in particolare le zanzare. Questi interventi serviranno a limitare ulteriori contagi e a rendere più efficace la vaccinazione, consolidando la risposta sanitaria. La combinaizone tra protezione ambientale e azioni veterinarie rappresenta un passaggio fondamentale per il controllo completo della dermatite nodulare bovina.

Il piano regionale si presenta quindi come uno sforzo coordinato tra sanità, agricoltura e ambiente, con l’obiettivo di sostenere un comparto strategico per la Sardegna durante una crisi sanitaria complessa. Gli operatori e le istituzioni collaborano per limitare l’espansione del virus, preservare l’attività economica delle aziende e tutelare il territorio.

Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Elisa Romano

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Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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