La Sardegna continua a essere una delle mete più ambite d’Italia, con circa dodici milioni di turisti ogni anno. Oltre alle spiagge e al mare, cresce l’interesse per l’artigianato locale, un settore che coinvolge migliaia di imprese e crea lavoro legato al territorio. Dietro i numeri si nasconde un’economia fatta di tradizioni, sapori e creazioni che accompagnano le vacanze sull’isola. Andiamo a scoprire come funziona questo intreccio.
Artigianato e turismo, il cuore pulsante dell’economia sarda
I dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna parlano chiaro: sull’isola ci sono 5.941 imprese artigiane che lavorano direttamente con il turismo. Queste aziende sono un pezzo importante dell’economia locale e danno lavoro a 15.289 persone. La Sardegna è quarta in Italia per numero di imprese artigiane legate al turismo. Non si tratta solo di chi produce oggetti tipici, ma anche di chi offre servizi e accoglienza ai visitatori.
Una su sei imprese artigiane lavora in un settore che vive grazie ai turisti. Le centinaia di migliaia di arrivi, insieme ai milioni di presenze, spingono la domanda di prodotti e servizi che affondano le radici nella tradizione sarda. Questo legame fa nascere anche nuove attività, un punto che Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna, sottolinea come essenziale per sostenere l’economia locale.
Dal cibo ai gioielli, l’artigianato sardo racconta l’isola
Le imprese artigiane si muovono su più fronti: agroalimentare, manufatti artistici e servizi. Sono 1.381 le aziende che lavorano nel settore agroalimentare, un vero e proprio motore della tradizione gastronomica. Poi ci sono 1.283 imprese che creano gioielli, bigiotteria, ceramica, vetro, e lavorano materiali come marmo, ferro e rame. Questi oggetti, apprezzati dai turisti come souvenir, raccontano la cultura sarda con pezzi unici.
Non mancano poi servizi legati alle persone, come centri benessere e palestre, o quelli per animali domestici. Completano il quadro 1.422 ristoranti e pizzerie, più 435 bar, caffè e pasticcerie, vere e proprie vetrine per i prodotti artigianali. Qui turisti e residenti possono gustare dolci tipici o scoprire oggetti fatti a mano, rafforzando quel legame virtuoso tra ospitalità e produzioni locali.
Questo mosaico di attività mostra un sistema integrato, dove ogni impresa dà il suo contributo per rendere l’esperienza turistica più autentica, offrendo non solo paesaggi e mare, ma anche cultura e mestiere.
Le sfide per mantenere la Sardegna al top nel 2025
Nonostante i risultati positivi, il presidente Meloni mette in guardia: non si può dare niente per scontato. La fama dell’isola non basta, serve un lavoro continuo per far crescere il settore artigianale e sfruttare davvero le opportunità date dai turisti. Occorrono investimenti mirati per far conoscere meglio prodotti e servizi.
È importante che le imprese artigiane siano più presenti durante le vacanze, offrendo ai visitatori non solo oggetti o sapori, ma storie dirette e personali della cultura sarda. Aprire nuove attività, migliorare la qualità dell’offerta e coinvolgere sempre più professionisti sono le sfide da affrontare nel 2025.
Tenere viva questa realtà vuol dire lavorare su più fronti: valorizzare le creazioni tipiche, far scoprire ai turisti esperienze autentiche e assicurarsi che l’artigianato sappia rinnovarsi senza dimenticare le sue radici. La Sardegna deve puntare a rendere la sua offerta più attraente e accessibile, trasformando ogni vacanza in un’esperienza completa, fatta di tradizione e lavoro vero.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Luca Moretti