Il vasto incendio che ha colpito Punta Molentis a Villasimius, provocando ingenti danni al territorio e distruzione di numerosi veicoli, ha spinto la Prefettura di Cagliari a prendere provvedimenti per incrementare la sorveglianza e prevenire nuovi episodi. Le autorità hanno predisposto un piano dettagliato di intervento, che coinvolge diversi corpi di polizia e mezzi aerei e navali, con particolare attenzione alle aree a rischio e ai luoghi di maggiore affluenza turistica.
Le misure della prefettura per potenziare i controlli sul territorio di Villasimius
A seguito dell’incendio che ha interessato oltre 100 ettari di terreno e distrutto circa quaranta automobili, la Prefettura di Cagliari ha disposto una maggiore presenza delle forze dell’ordine in tutta l’area interessata. Il territorio è stato suddiviso in zone di competenza affidate alle diverse forze di polizia, con l’obiettivo di garantire una presenza capillare e tempestiva sul luogo. Questo sistema organizza pattugliamenti mirati soprattutto nei periodi di rischio elevato per gli incendi boschivi.
Le giornate con condizioni atmosferiche critiche vedranno l’impiego di risorse aggiuntive, incluse unità aeree e navali. I mezzi aerei effettueranno voli di sorveglianza per individuare focolai precocemente e monitorare aree difficili da raggiungere via terra. Parallelamente, le imbarcazioni forniranno un supporto lungo le coste, con attenzione particolare alle zone dove si concentra il turismo estivo.
Le polizie locali saranno coinvolte in prima linea nelle attività di controllo, data la loro conoscenza approfondita del territorio e la capacità di intervenire rapidamente. Il coordinamento tra forze statali e locali si prevede intenso, per ottimizzare gli sforzi e adeguare le modalità operative alle esigenze del momento.
Attivazione del sistema di monitoraggio e valutazione delle condizioni ambientali
Il piano prevede anche la messa a punto di un sistema di monitoraggio che tenga conto di vari fattori ambientali cruciali per la prevenzione degli incendi. Tra questi, verranno valutate le condizioni meteorologiche, quali temperatura, umidità e velocità del vento, elementi che possono aumentare notevolmente il rischio di propagazione delle fiamme.
Oltre a meteorologia, si controllerà lo stato della vegetazione per identificare eventuali condizioni di siccità o di eccessiva secchezza che favoriscono lo scoppio degli incendi. Saranno analizzate anche le caratteristiche geografiche del territorio, come la presenza di zone particolarmente impervie o difficilmente accessibili, che potrebbero ostacolare le operazioni di spegnimento.
Un’attenzione particolare sarà dedicata ai siti turistici, dove la presenza umana e le attività connesse possono aumentare l’allarme. A supporto del lavoro sul campo, sarà impiegato un sistema di sorveglianza dall’alto e dal mare, che permetterà di tenere sotto controllo vaste aree in modo più rapido ed efficace.
La riunione con le autorità coinvolte nel coordinamento antincendio
La strategia di intervento è stata definita durante una riunione convocata presso la Prefettura di Cagliari, presieduta dal Prefetto Giuseppe Castaldo. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei vertici delle forze di polizia, delle forze armate, del corpo nazionale dei vigili del fuoco e del corpo forestale della regione, nonché del servizio di vigilanza ambientale.
Questa compagine istituzionale ha discusso aspetti operativi e logistici delle prossime azioni da intraprendere, definendo ruoli chiari per ogni soggetto coinvolto. È stata ribadita la necessità di una risposta coordinata e tempestiva, essenziale per limitare i danni in caso di nuovi incendi. L’interazione tra diverse realtà operative dovrebbe migliorare la tempestività degli interventi e la capacità di prevenzione.
La decisione di intensificare i controlli arriva dopo un evento che ha messo a rischio non solo l’ambiente ma anche la sicurezza delle persone e il patrimonio materiale di cittadini e turisti. L’impegno delle autorità intende ridurre la possibilità che episodi simili si ripetano, soprattutto nei mesi più caldi, tradizionalmente segnati da un aumento dell’attività degli incendi boschivi sull’isola.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Rosanna Ricci