Il consiglio comunale di Olbia ha dato il via libera al Piano particolareggiato per Porto Rotondo che prevede un aumento delle volumetrie fino a 20mila metri cubi. Questo intervento urbanistico suscita forti critiche da parte della famiglia Donà dalle Rose, storici residenti e protagonisti dello sviluppo del borgo turistico. Le tensioni tra l’amministrazione e i Donà dalle Rose si sono inasprite durante l’ultima seduta del consiglio.
Il piano edilizio per porto rotondo: cosa prevede il progetto approvato
Il nuovo piano dettagliato approvato in consiglio comunale nella serata di ieri prevede la costruzione di nuove abitazioni, ville, appartamenti di pregio, e negozi come boutique, oltre a infrastrutture comuni quali parcheggi e strade. L’ampliamento volumetrico autorizzato arriva fino a 20mila metri cubi e ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente Porto Rotondo, noto polo turistico nel golfo di Olbia.
Le opere saranno soggette a valutazione da parte degli uffici regionali competenti prima di qualsiasi attuazione, ma la decisione di massima è stata presa nonostante le forti opposizioni. Questo aumento di metri cubi implicherà un cambiamento significativo per l’assetto urbano e paesaggistico del borgo, considerato un’area di pregio e richiamo per numerose personalità del jet set nazionale.
Il progetto costituisce una espansione degli spazi abitativi e commerciali mirando a dare ulteriore impulso all’economia locale tramite il turismo di lusso. Contemporaneamente però, questo ha riacceso il dibattito sul rispetto del paesaggio e sulla tutela del patrimonio ambientale del territorio.
Le opposizioni della famiglia donà dalle rose alle nuove volumetrie di porto rotondo
La famiglia Donà dalle Rose, da tempo residente a Porto Rotondo e riconosciuta come figura di riferimento per lo sviluppo culturale e sociale del borgo, ha espresso critiche radicali al piano approvato. Luigi Donà dalle Rose e suo figlio Leonardo, presidente della Fondazione Porto Rotondo, avevano tentato di avviare un dialogo con l’amministrazione di Olbia per bloccare alcune delle lottizzazioni previste.
I Donà dalle Rose hanno dichiarato che il piano rappresenta un episodio grave e discutibile sul piano procedurale, in quanto ignora le osservazioni depositate nel PUC e non tenga conto della necessaria salvaguardia dei valori paesaggistici e testimoniali del luogo. La loro posizione difende il carattere storico e ambientale di Porto Rotondo, mettendo a rischio una zona che ha resistito per decenni grazie anche al loro impegno.
In queste settimane, attraverso comunicati e appelli, hanno mostrato preoccupazione per l’impatto che le nuove costruzioni potrebbero avere sul territorio, sostenendo che non si può sacrificare la qualità del paesaggio per interessi di espansione edilizia.
La dura risposta di settimo nizzi e l’esito della discussione in consiglio comunale
Durante la seduta del consiglio, il sindaco Settimo Nizzi ha risposto in modo diretto e privo di mediazioni alle critiche di Donà dalle Rose. Pur senza nominare direttamente i membri della famiglia, ha liquidato i loro tentativi di opposizione come privi di valore, etichettandoli come “vecchi titolari di una società fallita”.
Nizzi ha ricordato che per anni la famiglia non ha agito concretamente nei confronti del territorio, sottintendendo una responsabilità nella situazione attuale di Porto Rotondo. Secondo il sindaco, i Donà dalle Rose oggi si mostrano ambientalisti solo di facciata, senza aver fatto nulla nel corso di tre decenni per tutelare il borgo.
Alla fine la maggioranza del consiglio comunale ha votato a favore della nuova strategia urbanistica. Questo voto traccia una linea netta tra l’amministrazione e gli eredi storici di Porto Rotondo, imponendo un modello di sviluppo che riflette le esigenze di espansione turistica e residenziale, ma che inevitabilmente modificherà l’identità del luogo.
Gli sviluppi nelle prossime settimane, soprattutto a seguito dei controlli e delle autorizzazioni regionali, saranno fondamentali per capire come si evolverà la situazione. Nel frattempo, il piano edilizio resta al centro di un confronto acceso tra politica e storici rappresentanti del borgo.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Luca Moretti