Chiara Obino ha stabilito un primato assoluto durante i campionati italiani di apnea outdoor tenutisi davanti al porto di San Nicolò, a Riva del Garda, in provincia di Trento. La sportiva sarda ha raggiunto una profondità di 92 metri con la monopinna, segnando un nuovo record mondiale nel lago. L’impresa ha inoltre garantito ad Obino la vittoria nella competizione e il titolo di campionessa italiana.
Chiara Obino e il nuovo limite mondiale nella monopinna sul Lago Di Garda
Durante la gara svolta nel maggio 2025, Chiara Obino ha dimostrato una preparazione fisica e mentale notevole, scendendo fino a 92 metri di profondità con l’ausilio della monopinna. Questa specialità, che prevede l’immersione con una pinna unica che permette una maggiore spinta sott’acqua, rappresenta una disciplina molto tecnica all’interno dell’apnea outdoor. Obino ha così superato il precedente limite, inserendo il suo nome nella storia di questa pratica sportiva in ambienti d’acqua dolce.
Il record è avvenuto in condizioni difficili, perché le immersioni in lago presentano variabili diverse rispetto al mare. Temperature più basse e assenza di correnti marine cambiano la gestione della respirazione e della pressione. Sulla riva del Garda, Obino ha manifestato una capacità di controllo del corpo e dei propri limiti che molti esperti evidenziano come rara anche tra i professionisti del settore.
Una carriera segnata da risultati di rilievo internazionale e nazionale
Questo nuovo traguardo si aggiunge a un percorso sportivo lungo e ricco di successi. Chiara Obino è una delle apneiste italiane di maggior rilievo internazionale, fra le poche al mondo a superare la barriera dei 100 metri in immersione libera. La sua esperienza conta otto titoli nazionali assoluti e diverse medaglie ottenute ai Campionati del Mondo: un oro, un argento e un bronzo.
Oltre ai riconoscimenti sportivi, Obino ha ricevuto la medaglia d’oro al valore sportivo dal Coni, un premio che sottolinea il prestigio del suo contributo all’apnea. Tra i primati figurano tre record mondiali e otto titoli italiani, con risultati che hanno fatto crescere la notorietà della disciplina e attirato attenzione sullo sport italiano in campo internazionale.
La profondità raggiunta di 92 metri con monopinna in acqua dolce testimonia il livello tecnico e la determinazione della campionessa sarda, capace di gestire anche situazioni di forte pressione fisica e mentale.
Il record mondiale di Michele Usai in assetto costante senza attrezzi in Sardegna
Anche Michele Usai, altro atleta di punta dell’Apnea Club Cagliari, ha scritto la storia nell’apnea outdoor. Usai ha fissato il nuovo record mondiale di assetto costante senza attrezzi, immergendosi a 67 metri di profondità. Questa disciplina consiste nell’immersione a pinneggiata libera, senza l’ausilio di pinne o altri supporti, che richiede ancor più concentrazione sul controllo del corpo e sull’uso dell’ossigeno.
La performance di Usai rappresenta un risultato significativo per la Sardegna e l’Italia, rafforzando il ruolo del territorio come punto di riferimento nella subacquea estrema. Il record è avvenuto in acque locali, e dimostra la qualità della preparazione degli atleti isolani, capaci di rispondere a standard molto elevati su scala globale.
Questi due risultati evidenziano un momento positivo per l’apnea italiana e confermano l’impegno di atleti e club nel promuovere e sviluppare la disciplina a livelli élite. La combinazione di condizioni ambientali, capacità individuale e organizzazione sportiva ha prodotto due record mondiali, un segnale chiaro dello sviluppo tecnico e della passione per lo sport subacqueo.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi