Il territorio della provincia di Sassari si appresta a cambiare volto nel suo settore edile grazie a un incentivo concreto per la sicurezza sul lavoro. Cinquanta imprese del comparto saranno guidate in un percorso formativo che punta a ridurre infortuni e malattie professionali, attraverso un modello operativo condiviso. L’iniziativa, partita nel 2025, unisce enti pubblici e associazioni locali per intervenire direttamente sui cantieri della zona.
Il progetto “Cantiere”: un impegno collettivo per la prevenzione negli ambienti edili
Il progetto “Cantiere”, nato dalla collaborazione tra Formedil Nord Sardegna, organismo unico per formazione e sicurezza, e la direzione regionale Inail Sardegna, rappresenta un esempio di sinergia tra istituzioni, imprese e lavoratori. Il nome è un acronimo che sintetizza gli intenti: Consapevolezza e Azioni per un Network sui Temi Infortunistici e sui rischi in edilizia. L’obiettivo è implementare un sistema di prevenzione capillare, sviluppato partendo dalle realtà locali, per migliorare condizioni di lavoro ed evitare incidenti sul campo.
L’azione coinvolge vari soggetti attivi nel settore, dai titolari delle imprese edili ai tecnici che operano nei cantieri, passando per i lavoratori diretti fino alle istituzioni che regolano e controllano le procedure. Il progetto utilizza metodi specifici, come analisi tecniche non ispettive degli ambienti di lavoro, consulenze mirate, rilevazioni strumentali dei rischi e corsi pratici rivolti agli operatori. Questa strategia multidisciplinare punta a realizzare un cambio di passo vero e duraturo nelle pratiche quotidiane.
Due fasi per un cambiamento concreto: informazione e operatività nei cantieri selezionati
Il modello proposto da “Cantiere” si articola in due step essenziali. Nella prima fase, si organizzano incontri e sessioni di formazione rivolti a sensibilizzare tutti gli attori coinvolti sui pericoli specifici della cantieristica. L’intento è far crescere una cultura diffusa della sicurezza, affinché diventi un elemento naturale della routine. Vengono presentate norme aggiornate, situazioni di rischio tipiche e comportamenti da adottare per prevenirle.
La seconda tappa assume un carattere più pratico: alcune imprese, selezionate tra le cinquanta coinvolte, saranno affiancate direttamente nei propri cantieri per applicare il modello in modo concreto. Qui si lavora su aspetti funzionali, come l’eliminazione di rischi evidenti, la creazione di ambienti salubri e l’adozione di prassi che favoriscano la tutela della salute. Questo percorso punta a far emergere una responsabilità condivisa, coinvolgendo tutti i protagonisti nelle scelte e nelle azioni quotidiane.
Dati e motivazioni a fondamento del progetto: il bilancio degli infortuni nell’edilizia a Sassari e in Sardegna
Il settore edile continua a segnalare numeri preoccupanti in termini di infortuni gravi e malattie professionali invalidanti. In Sardegna, e in particolare nella provincia di Sassari, il dato registra ancora frequenti episodi di incidenti sul lavoro, che possono compromettere vite e carriere. Il direttore regionale della Sardegna dell’Inail, Alfredo Nicifero, ha sottolineato come ciò rappresenti la motivazione prima che ha spinto i soggetti coinvolti a coordinarsi nel progetto.
Nei cantieri si sommano rischi legati a cadute, movimentazione manuale dei carichi, esposizione a polveri e rumori, tra gli altri fattori nocivi. Queste condizioni richiedono interventi mirati e continui per scongiurare danni permanenti ai lavoratori. L’approccio di “Cantiere” punta proprio a intercettare questa urgenza, offrendo strumenti concreti per diminuire l’incidenza di incidenti e favorire ambienti più sicuri.
Le parole di chi guida il cambiamento: formatori e rappresentanti delle istituzioni
Il direttore di Formedil Nord Sardegna, Fiorenzo Piu, ha fornito un quadro dettagliato sulle fasi del progetto e sugli strumenti messi a disposizione delle imprese. Ha evidenziato l’importanza della formazione pratica e dell’assistenza tecnica per attivare un miglioramento sostenibile. Dall’altra parte, il vicepresidente di Formedil, Marco Foddai, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un mutamento culturale nel modo di concepire la sicurezza.
Secondo Foddai, spostare l’attenzione da un approccio basato su obblighi formali a uno che considera la tutela come un investimento sulla salute e il futuro del lavoro è essenziale. Allo stesso modo, Nicifero ha rimarcato l’urgenza di agire senza ritardi su un tema così delicato, puntando su una rete di responsabilità diffusa che coinvolga realmente tutti i soggetti e le realtà attive nel comparto edile del territorio.
Il progetto “Cantiere” si propone come un’occasione per costruire ambienti più sicuri e rispettosi di chi opera ogni giorno nei cantieri. Un percorso che non si limita a trasformare norme, ma mira a incidere sulla pratica quotidiana e sul modo stesso di concepire la sicurezza nel lavoro edilizio.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Rosanna Ricci