La msc Venice, la nave portacontainer più lunga e capiente mai arrivata al porto di Cagliari, attraccherà domani al terminal Mito, struttura internazionale gestita dal gruppo Grendi. Con i suoi 399 metri di lunghezza e una capacità di carico superiore ai 16mila Teu, questa operazione segna un passo importante per lo scalo sardo, che si prepara a gestire migliaia di movimenti tra imbarco e sbarco merci.
Caratteristiche tecniche della msc Venice e impatto sul porto canale
La msc Venice si distingue per dimensioni straordinarie: quasi 400 metri in lunghezza e una larghezza di 54 metri. Questa stazza permette alla nave di trasportare fino a 16.652 Teu , unità standard dei container da venti piedi usate nel trasporto marittimo globale. La scelta del Porto Canale come punto d’attracco sottolinea la capacità dello scalo cagliaritano di ospitare navi ultra grandi.
L’operazione interesserà il terminal Mito , nodo cruciale per le attività internazionali del gruppo Grendi. Qui sono previsti circa 3.600 movimenti legati alle operazioni logistiche necessarie allo scarico e carico dei container della nave, un volume che richiede coordinamento preciso tra operatori portuali e servizi dedicati.
Questa presenza rappresenta non solo un evento eccezionale dal punto di vista logistico ma anche un banco prova per le infrastrutture del porto che dovranno sostenere l’arrivo simultaneo delle merci su scala molto ampia.
Crescita dell’attività al terminal mito nei primi mesi del 2025
Il gruppo Grendi ha visto crescere progressivamente le attività presso il terminal Mito negli ultimi anni; questo trend positivo è confermato dai dati relativi ai primi sei mesi del 2025. In questo periodo i movimenti LoLo hanno raggiunto quota quasi quarantamila e novecento unità, con un totale movimentato pari a oltre sessantasettemila Teu.
Accanto a questi si sommano i movimenti RoRo , cioè quelli effettuati con mezzi che caricano orizzontalmente veicoli o merci rotabili destinati principalmente ai collegamenti con il Nord Africa; qui sono stati movimentati oltre ventottomilacinquecento Teu nello stesso arco temporale.
In totale quindi lo scalo ha superato novantaseimila Teu entro metà anno rispetto ai poco più sessantaduemila registrati nel corso dell’intero anno precedente: una crescita netta pari al +55% che evidenzia l’aumento della domanda commerciale via mare nel Mediterraneo occidentale ed il ruolo crescente assunto da Cagliari come hub strategico.
Infrastrutture disponibili presso il porto canale per supportare grandi navi
Il successo operativo dipende anche dalla dotazione fisica dello scalo portuale: attualmente Mito dispone complessivamente di circa centotrentaquattromila metri quadrati dedicati allo stoccaggio delle merci sul piazzale esterno; spazi ampi necessari quando si gestiscono volumi elevatissimi come quelli generati dalla presenza della msc Venice o altre grandi imbarcazioni simili.
La banchina lineare misura settecentocinquanta metri mentre la larghezza massima navigabile all’interno del canale arriva fino a trecento metri consentendo così l’accosto contemporaneo anche a due navi dalle dimensioni importanti senza compromettere le operazioni né rallentare i tempi d’attesa degli equipaggi o degli operatori logistici coinvolti nelle fasi successive all’attracco.
Queste caratteristiche contribuiscono ad aumentare la produttività complessiva dello scalo favorendo rotazioni rapide ed efficienti delle unità mercantili soprattutto in periodi caratterizzati da traffici intensificati oppure da richieste impreviste legate alla stagionalità commerciale o eventi particolari nella regione mediterranea.
Riconoscimento internazionale sulla puntualità attribuito al porto di cagliari
Il lavoro svolto negli ultimi anni dagli operatori portuali ha ottenuto riconoscimenti significativi in ambito europeo secondo quanto rilevato dalla classifica stilata dall’istituto Sea Intelligence specializzato nell’analisi delle prestazioni dei porticontenitori globalmente diffusi. Il porto di Cagliari è risultato primo in Italia nella categoria efficienza-puntualità ed è secondo tra tutti gli approdi europei considerati nello studio aggiornato recentemente nel corso del primo semestre del 2025.
Antonio Musso, amministratore delegato del gruppo Grendi sottolinea come “questo risultato sia frutto dell’organizzazione interna ma anche degli investimenti fatti sull’ampliamento della flotta aziendale che oggi comprende quattro navi dedicate esclusivamente alle attività collegate allo sviluppo commerciale dello scalo isolano”.
Per rafforzare ulteriormente questa posizione competitiva è stata avanzata richiesta formale alle autorità competenti affinché venga concessa una durata ventennale alla gestione operativa attuale, così da permettere continuità negli interventi strutturali necessari ad adeguarsi costantemente alle esigenze sempre maggiori imposte dal mercato globale.