Un complesso condominiale a Porto Cervo, situato a pochi passi da una delle spiagge più frequentate della Costa Smeralda, è stato trasformato in un residence abusivo per locazioni turistiche. La struttura, apparentemente residenziale, nascondeva una gestione parallela e illegale di affitti temporanei, con locali formalmente accatastati come “vuoti sanitari” e magazzini adattati per ospitare persone. La scoperta è stata fatta dalla Guardia di Finanza di Olbia, che ha evidenziato una maxi evasione fiscale e una serie di irregolarità urbanistiche.
Come un condominio si è trasformato in residence con stanze abusive e sovraffollate
Le indagini hanno rivelato che gli spazi destinati a locali non abitativi sono stati convertiti in camere per ospiti, molte volte senza rispettare minimamente i requisiti di abitabilità. Alcune stanze erano prive di luce naturale e di un’adeguata aerazione, elementi essenziali per la sicurezza e la salute degli ospiti. In diversi casi si è verificato un sovraffollamento, con un numero di persone ospitate ben superiore a quello previsto dagli standard abitativi. Questi locali erano formalmente registrati come magazzini e vani tecnici, quindi non autorizzati per destinarli a camere da letto.
Questo fenomeno non è isolato; riflette una situazione diffusa in località turistiche di lusso italiane, dove la crescente domanda di alloggi spinge alcuni gestori a trasformare stabilimenti non conformi in vere e proprie strutture ricettive senza rispettare le normative. Tali pratiche possono mettere a rischio l’incolumità degli ospiti e compromettere la qualità della vita degli abitanti e dei turisti, oltre a creare ingiusta concorrenza nel settore degli affitti regolari. Nel caso di Porto Cervo, la struttura fungeva da residence con servizi centralizzati, come reception, pulizie quotidiane e lavanderia, gestita da personale dedicato.
La scoperta della guardia di finanza e il sistema di evasione fiscale da oltre 12 milioni di euro
Le Fiamme Gialle di Olbia, coordinate dal comando provinciale di Sassari, hanno condotto un controllo che ha portato a scoprire un sistema di gestione abusiva di locazioni turistiche completamente “in nero“. Dal 2018 al 2024, questa attività ha generato un volume d’affari di circa 12,5 milioni di euro non dichiarati al fisco, con un’evasione di imposte stimata intorno ai 4 milioni. Gli accertamenti hanno evidenziato che dietro al condominio si celava una sorta di “associazione commerciale” occulta, organizzata con un direttore, un ufficio ricevimento e servizi di supporto ai clienti simili a quelli di un hotel.
Oltre alla frode fiscale, sono emersi abusi edilizi, con modifiche non autorizzate e violazioni della normativa urbanistica e paesaggistica, che aggravano la posizione dei responsabili e coinvolgono problematiche ambientali e di sicurezza pubblica. Le verifiche hanno preso in esame l’aspetto documentale e la corrispondenza tra gli spazi effettivamente utilizzati per gli alloggi e quelli registrati presso il catasto e gli uffici tecnici.
Coinvolgimento delle autorità e strategia investigativa contro gli abusi nelle località turistiche
L’indagine è stata diretta dal procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, mentre la Guardia di Finanza ha operato sotto il comando provinciale guidato dal colonnello Marco Sebastiani. Questo coordinamento tra magistratura e forze dell’ordine ha permesso di affrontare un fenomeno che coniuga reati tributari, edilizi e di abusivismo commerciale, spesso intrecciati e di difficile individuazione.
L’intervento rappresenta un esempio concreto dell’attenzione delle autorità verso le irregolarità nelle aree di pregio turistico, dove la pressione del mercato immobiliare genera comportamenti illeciti dannosi per l’economia legale e la sicurezza dei cittadini. Le indagini proseguono e coinvolgono anche l’amministratore del condominio, che deve rispondere delle contestazioni per reati tributari e urbanistici. La vicenda mostra la complessità dei casi che riguardano la gestione abusiva degli immobili e il ruolo fondamentale della collaborazione tra istituzioni per tutelare il territorio e far rispettare la legge.
Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Luca Moretti