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La dermatite nodulare bovina in Sardegna: vertice a Nuoro tra preoccupazioni e piani di vaccinazione

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Vertice a Nuoro sulla dermatite nodulare bovina e strategie di vaccinazione in Sardegna. - Unita.tv
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La diffusione della dermatite nodulare bovina in Sardegna ha spinto le autorità locali a convocare un incontro urgente a Nuoro con tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza. Sindaci, rappresentanti delle associazioni di categoria, Asl e Forze dell’Ordine si sono riuniti per organizzare le azioni da mettere in campo sul territorio regionale. L’assessore regionale alla Sanità ha partecipato da Cagliari in videoconferenza, sottolineando la volontà di affrontare la situazione con decisione. Il tema centrale resta l’avvio imminente della campagna di vaccinazione che partirà lunedì e interesserà tutti gli allevamenti dell’isola.

Il vertice di Nuoro fa il punto sulla diffusione della dermatite nodulare bovina

Nel giorno in cui la Prefettura aveva fissato un incontro a Nuoro, la questura cittadina ha ospitato il vertice per questioni logistiche legate agli spazi disponibili. A sedersi al tavolo ci sono stati i sindaci dei Comuni coinvolti, associazioni di categoria del mondo agricolo, rappresentanti dell’Asl e delle forze dell’ordine. L’obiettivo era mettere a fuoco le misure da adottare per contenere questa nuova emergenza sanitaria che colpisce il bestiame bovino e bufalino. Da Cagliari si è collegato in videoconferenza l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi. Presente la viceprefetto Alessandra Nigro che ha coordinato gli interventi con rigore.

Durante l’incontro sono state condivise le criticità più urgenti. I rilievi hanno riguardato soprattutto la vastità del territorio interessato, la difficoltà per gli allevatori nel gestire la malattia e il rischio che possa causare danni economici considerevoli al settore zootecnico regionale. La situazione impone un’azione coordinata e sotto la guida delle autorità sanitarie. Ad accompagnare i lavori anche il neo questore di Nuoro Fortunato Marazzita e il comandante provinciale dei carabinieri Gennaro Cassese che confermano la necessità di monitorare la sicurezza sul campo e garantire il rispetto delle misure di contenimento.

Dalla vaccinazione alla logistica: le sfide da affrontare nel territorio sardo

A partire da lunedì 21 luglio entrerà in azione la campagna regionale di vaccinazione che si estenderà per tre mesi. L’intervento interesserà tutti gli allevamenti dove sono presenti bovini o bufalini. L’obiettivo è fermare la diffusione della dermatite nodulare bovina, malattia che si manifesta con lesioni cutanee su animali e può compromettere la produzione e la salute degli allevamenti.

Il piano prevede un’impostazione capillare per raggiungere ogni allevamento isolano. Non mancano però le criticità per fare effettivamente partire l’operazione. Gli allevatori dovranno collaborare radunando i capi in spazi adeguati all’interno dei propri territori. Sarà necessario il supporto di veterinari e personale specializzato per somministrare il vaccino in modo corretto. Le operazioni richiedono tempi accurati e procedure precise per evitare effetti collaterali. Il sindaco di Orani, Marco Ziranu, veterinario della Asl, ha sottolineato come “vaccinare non sia una pratica semplice. Serve una stretta collaborazione tra operatori sanitari e gestori degli allevamenti.”

Un altro punto da non sottovalutare riguarda le risorse a disposizione. Il presidente regionale dell’Anci Sardegna e sindaca di Fonni, Daniela Falconi, ha rimarcato la necessità di fondi aggiuntivi per affrontare l’emergenza. I ristori per gli allevatori colpiti devono arrivare e sono considerati un passaggio fondamentale per sostenere il comparto messo in crisi dal blocco della movimentazione del bestiame.

Il blocco della movimentazione del bestiame e la preoccupazione dei sindaci locali

Il blocco temporaneo per la circolazione e la vendita di bovini e bufalini risale all’inizio di luglio e interesserà gli allevatori per almeno un mese. Le restrizioni rappresentano un duro colpo per le comunità agricole sparse in tutta l’isola. Le limitazioni impediscono agli allevatori di commercializzare il bestiame, generando problemi economici e logistici che si sommerebbero alla gestione della malattia stessa.

I sindaci coinvolti nelle zone più colpite, come Nuoro e Fonni, hanno espresso preoccupazione per le conseguenze a lungo termine sul tessuto produttivo locale. Il primo cittadino di Nuoro, Emiliano Fenu, ha commentato “l’impatto rilevante dell’emergenza”, sottolineando che il settore zootecnico rappresenta una fetta importante dell’economia regionale. Per questa ragione chiede attenzione nella gestione del problema e una risposta efficace dalle istituzioni per mantenere viva l’attività agricola.

Questo scenario si intreccia con la necessità di una stretta sorveglianza sanitaria e del supporto delle forze dell’ordine per far rispettare tutte le prescrizioni previste. La collaborazione tra enti pubblici, allevatori e associazioni agricole appare imprescindibile per non aggravare ulteriormente la situazione.

Il ruolo chiave degli allevatori e delle associazioni di categoria nella gestione della crisi

Orani, piccolo centro da cui è partita l’emergenza della dermatite nodulare bovina, è il luogo dove la situazione si mostra più critica. Il sindaco, che è anche veterinario della Asl, ha descritto il difficile lavoro che in queste settimane hanno sostenuto gli esperti e gli allevatori. I capi coinvolti sono molteplici e il rischio di diffusione resta alto. Le operazioni di vaccinazione richiedono una grande organizzazione e la disponibilità di locali adeguati per radunare gli animali.

Gli allevatori devono affrontare l’emergenza con la consapevolezza che questa malattia non era mai stata rilevata in Sardegna in passato. Viene segnalata come una condizione nuova, che rappresenta un problema sottovalutato nelle sue prime fasi ma ora diventato una priorità. Le associazioni di categoria condividono le difficoltà manifestate dagli agricoltori sui campi, offrendo il loro appoggio nella diffusione delle informazioni e nella gestione pratica della fase vaccinale.

La vaccinazione stessa presenta incertezze legate ai nuovi farmaci utilizzati. L’esperienza passata insegna che ogni intervento farmacologico può provocare effetti collaterali imprevisti. Per questo motivo si chiede massima attenzione durante le somministrazioni, con un monitoraggio attento degli animali trattati e una pronta risposta a eventuali reazioni avverse. Il confronto tra professionisti, amministratori e allevatori continua a svolgersi in modo costante per garantire il buon esito delle operazioni.

L’emergenza dermatite nodulare in Sardegna porta alla luce molte questioni legate alla gestione delle malattie animali in un territorio complesso e frammentato come quello isolano. Il prossimo futuro mostrerà come reagiranno le comunità rurali coinvolte e quale sarà l’impatto duraturo sul settore zootecnico regionale.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Serena Fontana

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Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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