Il sito web dedicato al progetto Einstein Telescope Italia si arricchisce di una nuova versione in lingua sarda. Questa aggiunta consente non solo di diffondere informazioni scientifiche complesse in un idioma regionale ma anche di mettere in luce l’importanza culturale e territoriale della candidatura di Sos Enattos a Lula nel Nuorese, scelta italiana per il futuro osservatorio delle onde gravitazionali.
La traduzione in sardo realizzata dalla Regione Sardegna e Infn supporta la comunicazione scientifica
La versione in lingua sarda del sito web è stata realizzata dallo sportello linguistico regionale del servizio lingua e cultura sarda, parte della Regione Sardegna. Il lavoro ha beneficiato di un controllo scientifico da parte dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare . Questo è avvenuto nel quadro di un accordo siglato nei mesi scorsi tra Regione e Infn, poi ratificato da una delibera della giunta regionale. L’intervento ha richiesto un’attenta scelta terminologica per adattare all’idioma sardo concetti scientifici, spesso complessi e molto specifici.
Questa collaborazione dimostra l’interesse delle istituzioni a inserire la lingua sarda in contesti moderni e specialistici. La volontà è chiara: incrementare il valore della lingua nelle comunicazioni ufficiali e scientifiche, permettendo a chi parla sardo di accedere direttamente alle informazioni legate a uno degli esperimenti di fisica più avanzati a livello europeo. Grazie a questo lavoro, il sito ha ampliato la propria accessibilità e, allo stesso tempo, consolidato il legame tra progetto scientifico e territorio.
L’ampliamento linguistico del sito arricchisce l’informazione su Einstein telescope in più idiomi europei
Prima di aggiungere il sardo, il portale online di Einstein Telescope Italia offriva già contenuti in cinque lingue europee: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. La nuova lingua regionale si aggiunge a questa selezione permettendo una fruizione più ampia, soprattutto per chi vive in Sardegna o ha affinità culturali con l’isola.
Questo sito web sostiene la promozione della candidatura di Sos Enattos come sede dell’osservatorio per le onde gravitazionali. Si tratta di un progetto di grande rilevanza scientifica internazionale, ma anche di valore locale e nazionale, perché il territorio sardo ne sarebbe protagonista diretto. La disponibilità dei contenuti in varie lingue, compreso il sardo, rende più leggibili e coinvolgenti informazioni sulla fisica e sulle scoperte attese, oltre a illustrare le caratteristiche del luogo prescelto per ospitare l’infrastruttura.
Questa pluralità linguistica è parte di una strategia comunicativa che punta a intercettare sia un pubblico specialistico europeo che la comunità regionale, rafforzando così il ruolo di Sos Enattos nel contesto scientifico e culturale europeo.
Il sito in sardo spiega la scienza delle onde gravitazionali e l’impatto sul territorio nuorese
Le pagine in lingua sarda presenti nel sito approfondiscono diversi aspetti chiave del progetto Einstein Telescope. C’è spazio per spiegare la scienza delle onde gravitazionali, fenomeno che rappresenta una frontiera della fisica moderna. Vengono illustrate le potenzialità dell’osservatorio nel catturare segnali dallo spazio-tempo e i possibili scenari di scoperta a cui questo strumento potrà dare accesso.
Al contempo, si trovano informazioni specifiche legate alla candidatura italiana, con particolare attenzione a Sos Enattos. Il sito presenta dettagli sulle caratteristiche del sito candidato, le attività già in corso e le ricadute previste sulla Sardegna in termini tecnici, ambientali e sociali. Questo comprende l’impatto sul tessuto economico locale, la possibile crescita occupazionale e la trasformazione del territorio con l’arrivo dell’impianto scientifico.
L’utenza sarda, così, può consultare tutto in lingua madre, comprendendo meglio sia il valore scientifico che le opportunità e le sfide legate alla realizzazione del progetto sul proprio territorio.
La presidente della regione sottolinea valore culturale e sociale della traduzione in lingua sarda
Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, ha dichiarato che tradurre i contenuti di Einstein Telescope in lingua sarda raggiunge due obiettivi essenziali. Da un lato, aiuta a valorizzare e diffondere la lingua sarda anche oltre i confini regionali e nazionali, un passo importante per la tutela di una lingua minoritaria. Dall’altro, dimostra che la candidatura della Sardegna per ospitare l’osservatorio non riguarda soltanto la scienza, ma investe aspetti culturali, economici e sociali.
Questa scelta rappresenta un riconoscimento delle peculiarità della regione e della sua cultura. La lingua diventa così strumento di comunicazione scientifica ma anche veicolo per affermare un’identità locale che si integra con la dimensione internazionale del progetto. La presenza del sardo sul sito ufficiale sottolinea la volontà di includere la comunità e di offrire contenuti adatti a un pubblico che parla la lingua, rafforzando il senso di appartenenza e partecipazione.
Il direttore infn di Cagliari evidenzia l’esperimento linguistico e divulgativo della versione sarda
Alessandro Cardini, direttore della sezione di Cagliari dell’Infn, ha espresso gratitudine verso la Regione Sardegna per aver accolto la proposta di tradurre i contenuti del sito Einstein Telescope in sardo. Ha definito questa iniziativa un tassello importante nella promozione della candidatura italiana all’osservatorio. In più la ha qualificata come un esperimento linguistico valido, capace di dimostrare la possibilità di esprimere concetti scientifici complessi anche in una lingua come il sardo.
L’esperimento mostra che termini e idee attinenti alla fisica possono essere tradotti e comunicati efficacemente in lingue regionali, nonostante la loro specificità. Questo contribuisce ad abbattere barriere culturali e linguistiche nella divulgazione scientifica e favorisce un contatto diretto tra scienza e popolazione locale. La versione sarda del sito web diventa così anche una prova di come i dialetti e le lingue minoritarie possano evolvere e adattarsi a nuovi campi del sapere.
Questa esperienza potrebbe aprire la strada ad analoghe iniziative per altre lingue regionali, confermando il valore di una comunicazione scientifica più inclusiva e aderente alle diverse culture linguistiche presenti in Italia ed Europa.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Davide Galli