La tutela dell’ambiente marino si fa spazio a Portoscuso con il Big Blue Festival, evento che si tiene dall’8 al 10 agosto nell’Antica Tonnara Su Pranu. Tre giorni dedicati a promuovere la difesa della biodiversità in Sardegna attraverso incontri, laboratori, escursioni e presentazioni. L’iniziativa si focalizza sul rispetto del mare e sulle minacce che riguardano specie marine fondamentali, richiamando l’attenzione su un turismo più sostenibile e consapevole.
Un simbolo di fragilità ambientale: la caretta caretta protagonista del festival
Il manifesto del Big Blue Festival mostra un’immagine molto espressiva: un bambino che cavalca una tartaruga caretta caretta. Questa specie affonda le radici nelle coste tirreniche, ma affronta gravi problemi legati all’inquinamento e alla perdita degli habitat naturali. L’uso di questa immagine ricorda la delicata condizione delle tartarughe marine nell’area mediterranea e la necessità di cambiare il modo di vivere il turismo, spostandosi verso una pratica più lenta e rispettosa dell’ambiente.
Il riferimento alla caretta caretta va oltre l’iconografia: sottolinea la crescente emergenza legata allo sfruttamento marino e alla plastica che continua a minacciare la fauna marina. Nel Mediterraneo, specie come questa svolgono un ruolo chiave per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi, e vederle al centro della comunicazione del festival indica quanto la conservazione di queste creature sia strettamente connessa all’azione umana sul territorio.
Appuntamenti culturali e laboratori per coinvolgere adulti e bambini nella difesa del mare
Il programma del Big Blue Festival offre una varietà di momenti dedicati alla sensibilizzazione e all’educazione ambientale. Tra giornate di escursioni, anche in barca, e attività in spiaggia con esperti, è previsto un ricco calendario di incontri culturali e laboratori. I Big Blue Lab sono spazi pensati soprattutto per i più piccoli, con sessioni di lettura e scrittura guidate dalla scrittrice Eleonora Carta, affiancata da Valeria Mulas e Erika Carta di ArgoCircolo Letterario.
Questi laboratori prevedono la creazione di una storia illustrata a tema ambientale, stimolando la curiosità e la creatività dei giovani partecipanti. Il coinvolgimento diretto dei bambini e delle famiglie mira a rafforzare la consapevolezza sulla necessità di preservare gli ecosistemi marini attraverso azioni quotidiane concrete. Insieme al dialogo con esperti e ai momenti di confronto sul campo, si apre un canale di comunicazione che punta a formare una nuova generazione più attenta al futuro del mare.
Eventi serali tra proiezioni e presentazioni di libri con esperti e autori di rilievo
Ogni sera, al Big Blue Festival, verrà proiettato il cortometraggio “Progresso Renaissance” , ispirato al romanzo Fili di Fabrizio Frisan. L’autore, presente durante l’evento insieme alla regista Marta Anatra, commenterà la pellicola riflettendo sui temi trattati, che si legano alle questioni ambientali e sociali dell’epoca attuale. Sono inoltre in programma presentazioni di volumi e conferenze curiose e puntuali su varie problematiche legate al mare.
L’8 agosto, nella Sala Corpus, si inaugura la mostra “Terra di Maree” organizzata da Casa Falconieri. Seguirà l’intervento del ricercatore Daniele Grech che parlerà degli “Invasori climatici”, specie straniere che si sono insediate nel Mediterraneo a causa dei cambiamenti climatici. La serata si chiude con il racconto del naturalista Marco Colombo sulla foca monaca, una specie rara e a rischio, attraverso il libro “Out of the blue” realizzato con altre voci della ricerca scientifica.
Il 9 agosto sarà la giornalista Giorgia Bollati a presentare “I vagabondi del mare”, un testo che esplora la vita del plancton, microscopici organismi cruciali per la catena alimentare e per il funzionamento degli oceani. Dopo di lei, la veterinaria e scrittrice Monica Pais porterà la sua esperienza nel dialogo intitolato “La mia vita per gli animali”, arricchendo il festival con prospettive diverse ma complementari sul rapporto uomo-natura.
Il carnevale del mare e le ultime giornate tra tradizione e rigenerazione del suolo
Il 10 agosto il festival cambia ritmo con il Carnevale del Mare, evento atteso dai più piccoli che sfileranno per le vie del porto di Portoscuso indossando costumi ispirati alla fauna marina e agli elementi naturali del mare. Questo momento di festa richiama l’attenzione sulle tradizioni locali legate al mare, mettendo insieme cultura popolare e sensibilità ambientale.
Nel tardo pomeriggio alle 21:15 sarà la volta della presentazione di Federico Erbi che illustrerà il progetto “Viticoltura come rigenerazione” focalizzato su pratiche agricole capaci di recuperare la fertilità del terreno, riducendo l’impatto sull’ambiente circostante. La giornata si conclude con l’intervento dell’archeologa Sara Porru, che racconterà come il mare abbia custodito reperti e storie antiche, fungendo da archivio naturale del passato umano.
Il Big Blue Festival a Portoscuso si conferma un appuntamento di grande rilievo per diffondere messaggi legati alla protezione marina, chiamando la comunità e i visitatori a un confronto diretto con la realtà degli ecosistemi locali. La decima edizione spinge a riflettere sul rapporto tra uomo e natura attraverso esperienze concrete, percorsi di conoscenza e dialoghi con chi studia e protegge il mare ogni giorno.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Andrea Ricci