Un incendio doloso ha spinto le forze dell’ordine del Sulcis a un intervento rapido e deciso. Due uomini, di 57 e 48 anni, sono stati fermati dopo aver tentato di dare fuoco a un’area lungo la Strada Provinciale 77, in una zona dove si trovano numerose aziende agricole e abitazioni. Dietro il gesto, motivi di vendetta contro i proprietari dei terreni.
Bloccati subito dopo aver appiccato il fuoco sulla provinciale 77
Il Corpo forestale della Sardegna è intervenuto appena i due hanno dato fuoco a un vasto appezzamento agricolo a San Giovanni Suergiu, nel Sulcis. Erano in macchina e cercavano di allontanarsi quando gli agenti li hanno fermati. Durante il controllo sono saltati fuori elementi che li collegavano direttamente all’incendio, in linea con quanto raccolto sulla scena.
Subito dopo sono scattate perquisizioni nelle loro case, che hanno portato a ulteriori prove a loro carico. La rapidità dell’intervento ha evitato che le fiamme si diffondessero ancora di più, limitando i danni a case e terreni.
Dietro il rogo, un piano di vendetta contro i proprietari terrieri
Le indagini hanno chiarito che non si è trattato di un gesto casuale. I due arrestati volevano vendicarsi dei proprietari dei terreni della zona, probabilmente per motivi economici o sociali. L’incendio era diretto a colpire i campi o le strutture vicine, con l’intento di causare danni significativi.
Gli investigatori hanno fatto luce non solo sulla situazione ambientale, ma anche sul contesto sociale e culturale della comunità rurale. Questo ha permesso di capire meglio le tensioni che possono scatenare gesti così gravi in un territorio dove l’agricoltura e il legame con la terra sono fondamentali.
Arresto convalidato dal tribunale di Cagliari: in carcere a Uta
Dopo il fermo, i due uomini sono finiti nel carcere di Uta, vicino a Cagliari. Il giudice per le indagini preliminari ha confermato la misura, sottolineando la gravità dell’accusa di incendio doloso con motivazioni chiare e stringenti. Ora il processo dovrà fare luce su tutti i dettagli, in attesa di una sentenza.
Il Corpo forestale della Sardegna ha definito l’operazione il frutto di un lungo lavoro investigativo, portato avanti da anni in quella zona. L’attenzione alle dinamiche sociali ed economiche ha permesso di individuare i responsabili e di evitare altri danni. Questa vicenda mette in evidenza quanto sia delicato il rapporto tra le comunità rurali e la gestione del territorio, dove i conflitti locali possono sfociare in atti criminali di questo tipo.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Rosanna Ricci