Dal 7 al 17 agosto, Santu Lussurgiu si anima con il Festival Percorsi Teatrali. Dieci giorni ricchi di spettacoli che vanno dal teatro civile alla danza, dalla musica al circo contemporaneo. A organizzare l’evento è il Teatro del Segno, che propone un programma capace di alternare riflessioni sul presente con richiami alla tradizione culturale sarda e italiana. Non mancano appuntamenti pensati per i più piccoli e le famiglie.
Tra impegno civile e tradizione: un programma per tutti i gusti
La diciassettesima edizione del festival presenta un cartellone vario, costruito per arrivare a pubblici diversi. Tra gli spettacoli di teatro civile spiccano “Sangue Nostro”, che ricorda le vittime delle stragi di mafia, e “Quel mattino di marzo”, che affronta il tema delle morti bianche sul lavoro. Due lavori intensi, che raccontano fatti drammatici accaduti in Italia, con un linguaggio emotivo e civile.
Accanto a queste storie, il festival propone un viaggio tra miti e leggende sarde con “Chi c’è? _ Mommotti”, uno spettacolo pensato per i bambini ma capace di evocare paure e creature fantastiche della tradizione locale. Non mancano omaggi a grandi figure della musica e della letteratura: due appuntamenti dedicati a Nino Nonnis e Fabrizio De André, oltre alla lettura teatrale delle fiabe di Grimm nella traduzione di Antonio Gramsci.
Apertura con il giullare e spettacoli per grandi e piccini
Si parte il 7 agosto alle 20 con “Com’è nato il giullare?” di Maurizio Giordo, che dà voce a Mauriziello da Turris, un contadino trasformato in giullare, seguendo lo stile popolare e comico di Dario Fo. Una serata che riflette sul tempo che passa e sul racconto popolare. Il giorno dopo, la compagnia Dal Balcone al Palcoscenico porta in scena “752 giorni”, uno spettacolo contemporaneo con scenografie essenziali e temi di riflessione.
Per i più piccoli, il 9 agosto arriva “Chi c’è? _ Mommotti!!”, uno spettacolo giocoso e surreale che affronta le paure infantili con figure come janas, folletti e cavallini verdi, ben radicati nella tradizione sarda. Un modo per accompagnare i bambini nel superamento di timori difficili da esprimere, mescolando divertimento e immaginazione.
Teatro civile che racconta dolore e memoria
Il 10 agosto il palco si fa testimone di uno dei momenti più tragici legati alla mafia: “Sangue Nostro”, diretto da Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani, racconta l’attentato al giudice Carlo Palermo a Pizzolungo nel 1985. La memoria si fa ancora più forte grazie alla presenza in scena di Margherita Asta, figlia di Barbara Asta, madre di due bambini uccisi durante l’attentato. Uno spettacolo intenso, che mette in luce il prezzo pagato dalle famiglie delle vittime.
Il 12 agosto tocca a “Quel mattino di marzo”, che ricorda i minatori caduti nella tragedia della miniera di Buggerru. Sotto la regia di Maria Assunta Calvisi, il dramma riporta alla luce un evento preciso, inserito in un discorso più ampio sulle condizioni di lavoro spesso pericolose e ignorate, restituendo voce e volto a chi ha perso la vita.
Omaggi alla musica e alla tradizione popolare
Il 12 agosto il festival propone “II Me ”, un tributo a Fabrizio De André guidato dal sassofonista Juri Deidda. Un viaggio musicale che mette in luce il legame profondo tra musica e narrazione. Il 14 agosto, nel centro storico di Santu Lussurgiu, si celebra la Commedia dell’Arte con “Masquerade Mask”, uno spettacolo dove maschere artigianali e gestualità tradizionale si incontrano.
Gli ultimi giorni si aprono al circo contemporaneo e alla comicità fisica: il 17 agosto la Fraternal Compagnia porta in scena “Nose Nonsense”, uno spettacolo di clown che mescola ironia e leggerezza. Nel frattempo, laboratori per bambini e un seminario condotto da Fabrizio Coniglio, dedicato alla ricerca della verità attraverso il teatro, offrono occasioni di approfondimento per chi vuole capire meglio questo mestiere.
Teatro tra le strade e spazi inusuali
Le “pièces di Teatro da Balcone” invadono le vie del centro il 12, 14 e 16 agosto. Il teatro esce dai palcoscenici tradizionali e si fa parte della vita quotidiana, trasformando angoli della città in spazi d’arte e riflessione. Un modo originale per coinvolgere il pubblico in modo diretto e partecipato.
Tra memoria, tradizione e temi attuali, il Festival Percorsi Teatrali invita il pubblico di Santu Lussurgiu a muoversi tra generi diversi e storie forti. Un’occasione per vedere il teatro come uno strumento vivo, capace di raccontare la società e la cultura di oggi.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi