La vicenda relativa alla nomina dei commissari straordinari delle aziende sanitarie di Nuoro e Oristano ha attirato l’attenzione dopo la denuncia del Psd’Az sulla loro presunta inadeguatezza amministrativa. L’assessore regionale della Sanità della Sardegna, Armando Bartolazzi, ha replicato chiarendo i dettagli legati alla loro iscrizione nell’elenco nazionale dei dirigenti idonei al ruolo, sottolineando la correttezza delle procedure seguite dalla Regione.
Iscrizione nell’elenco ministeriale e limitazioni territoriali ai ruoli
Angelo Zuccarelli, commissario di Nuoro, e Federico Argiolas, commissario di Oristano, al momento della loro nomina risultavano inseriti senza restrizioni nell’elenco nazionale degli idonei al ruolo di direttore generale stilato dal Ministero della Salute. Tale elenco rappresenta il requisito fondamentale per poter ricevere una nomina. La legge richiede infatti che chi ricopre incarichi dirigenziali in sanità compaia nell’elenco ministeriale, pena l’invalidità della nomina stessa. Questo implica che, qualora i nominati non fossero stati presenti nella lista aggiornata, non sarebbero stati delegati incarichi ufficiali.
Il recente aggiornamento ministeriale, reso pubblico il 15 luglio, ha categorizzato alcuni nomi tra gli idonei solo per gestire incarichi nelle regioni con popolazione inferiore ai 500.000 abitanti. Il dettaglio segnalato riguarda proprio la Sardegna, che per la sua popolazione supera tale soglia. Questo elemento ha portato il Psd’Az a contestare la nomina, sostenendo che i commissari non risponderebbero ai requisiti per operare sull’isola.
Replica dell’assessore alla sanità sulle accuse del Psd’Az
L’assessore Bartolazzi ha bollato le critiche del Psd’Az come strumentali e mosse in malafede. Ha evidenziato che, prima della denuncia, nessun esponente politico del centrodestra aveva obiettato i requisiti dei commissari nominati dalla Giunta Todde, quindi non si comprende il motivo della contestazione ora. Le procedure sono state osservate attentamente e ogni passaggio è stato compiuto nel rispetto delle normative vigenti.
Bartolazzi ha confermato che sia Zuccarelli sia Argiolas hanno deciso di presentare ricorso immediatamente, per tutelare ufficialmente la loro posizione. Inoltre, ha puntualizzato che non vi è alcun dubbio sulla legittimità delle nomine in sé o sugli atti firmati dai commissari, che continueranno a operare validamente all’interno delle rispettive aziende sanitarie.
Contesto regionale e implicazioni sulla gestione sanitaria
La Sardegna ha posto in primo piano il governo delle sue aziende sanitarie attraverso commissari straordinari, scelta adottata per gestire alcune criticità. L’iscrizione nell’elenco ministeriale è uno snodo imprescindibile nelle nomine di direttrici e direttori generali. La disputa politica su questi ruoli riflette tensioni interne, soprattutto per quanto riguarda la gestione amministrativa in regioni dove la sanità è spesso sotto pressione.
Le tensioni attuali non riguardano però solo i requisiti formali, ma anche la contestualizzazione territoriale del mandato. L’interpretazione dell’elenco ministeriale come limitativo per popolazioni inferiori a 500.000 abitanti, include la Sardegna erroneamente nella categoria di esclusione, mentre in realtà si trova fuori da tale limite. La posizione ufficiale della Regione e dell’assessore riafferma la correttezza del procedimento e l’operatività in corso, nonostante le critiche politiche.
Il contenzioso potrà ottenere ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, tenuto conto del ricorso annunciato dai commissari e dalle eventuali decisioni delle autorità competenti. Intanto, la gestione sanità sull’isola procede secondo le nomine ufficiali, senza sospensione degli incarichi.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi