Un caso umano di febbre del Nilo è stato confermato oggi a Oristano. Il paziente è un uomo di 72 anni, residente nel capoluogo sardo, con diverse patologie pregresse. Si trova ora ricoverato in condizioni gravi al reparto dell’ospedale San Martino di Oristano. Le informazioni ufficiali rilasciate dalla Asl sono limitate e mirano a preservare la riservatezza sul caso, mentre le autorità sanitarie avviano le procedure di controllo sul territorio.
Diagnosi e stato di salute del paziente ricoverato a Oristano
L’uomo, affetto da problemi di salute già esistenti, ha manifestato sintomi che hanno richiesto approfondimenti diagnostici specifici. I medici hanno effettuato un esame sierologico per individuare la causa del malessere, che ha portato a identificare la positività al virus West Nile. Questa conferma è arrivata nella mattinata di oggi, dopo l’analisi effettuata presso il laboratorio della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari. L’ufficio stampa della Asl, contattato dall’ANSA, ha confermato che il paziente è attualmente in condizioni critiche, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli sulle sue condizioni cliniche.
Misure sanitarie e interventi sul territorio a seguito del caso confermato
Subito dopo la conferma della positività al virus West Nile, il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria ha avviato un’indagine epidemiologica per ricostruire la possibile esposizione e definire le aree a rischio. La zona di residenza dell’uomo è stata messa sotto osservazione e sono state informate le autorità territoriali competenti, in particolare la Provincia, responsabile degli interventi di disinfestazione. Queste attività sono fondamentali per evitare il diffondersi del virus e tutelare la salute pubblica in tutta l’area interessata. Gli enti coinvolti stanno procedendo anche con la comunicazione alle strutture sanitarie locali per mantenere alta l’attenzione nei confronti di eventuali nuovi casi.
Il virus west nile: trasmissione, rischi e prevenzione in Sardegna
Il virus West Nile, responsabile della febbre del Nilo, si trasmette generalmente tramite la puntura di zanzare infette, specie nelle settimane estive e autunnali. In Sardegna, episodi sporadici di trasmissione umana sono stati documentati negli anni passati, ma ogni nuovo caso desta particolare attenzione per le implicazioni sulla salute della popolazione. Chi presenta patologie croniche o un sistema immunitario indebolito corre un rischio maggiore di sviluppare complicanze serie. Le autorità consigliano di adottare misure di protezione individuale, come l’uso di repellenti e zanzariere, oltre a sostenere le attività di disinfestazione pubblica lanciate dalle amministrazioni locali.
Questo episodio conferma come la febbre del Nilo resti un problema di sanità pubblica in alcune zone d’Italia, con necessità costante di monitoraggio e interventi tempestivi per prevenire focolai diffusi. Le operazioni messe in campo in queste ore mirano a contenere il rischio e a offrire una risposta organizzata dopo la rilevazione del virus nel paziente ricoverato a Oristano.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi