È finita male l’incontro tra l’assessora al Lavoro della Sardegna, Desirè Manca, e i rappresentanti di Federalberghi. Al centro della discussione il bando Solare, pensato per favorire l’assunzione di giovani e disoccupati nel settore turistico. Ma le critiche sono pesanti: tempi troppo stretti, modalità di presentazione complicate e scelte burocratiche fuori dalla realtà, specie in piena stagione estiva.
Assessora chiude la porta, Federalberghi insorge
L’appuntamento, voluto dall’assessora Manca, si è trasformato in un muro contro muro. Paolo Manca, presidente regionale e vice nazionale di Federalberghi, racconta di una chiusura brusca: l’assessora se ne sarebbe andata sbattendo la porta dopo alcune frasi giudicate offensive e poco rispettose. Doveva essere un momento di confronto e collaborazione, invece è sembrato un rifiuto al dialogo.
Secondo Paolo Manca, la tensione è nata proprio dal modo in cui è stato gestito il bando Solare. L’iniziativa punta a facilitare il lavoro per giovani under 35 e disoccupati over 35 nel turismo, ma tempi e procedure non tengono conto delle reali esigenze degli imprenditori isolani. L’assessora avrebbe poi assunto un atteggiamento accusatorio, chiudendo la trattativa sul nascere.
Bando Solare: tempi folli e burocrazia da incubo
Il bando, uscito il 26 giugno, impone di presentare le domande in due giorni – il 17 e 18 luglio – proprio quando le strutture turistiche sono sotto il massimo carico di lavoro. Il cosiddetto “click day” è caduto in un momento assurdo, quando imprenditori e lavoratori sono impegnati sul campo e difficilmente possono seguire le pratiche burocratiche.
Le aziende hanno segnalato tante difficoltà e intoppi che rischiano di bloccare l’accesso ai fondi. La pubblicazione tardiva e la scarsità di tempo per organizzarsi hanno fatto montare il malcontento in un settore già sotto pressione per la stagione estiva.
Proroga promessa, ma poi ridimensionata: la delusione di Federalberghi
Prima che uscisse il bando, Federalberghi e Fipe avevano chiesto un incontro con l’assessora per rivedere i tempi e spostare la scadenza. Il primo confronto, l’8 luglio, aveva lasciato aperta la possibilità di prorogare fino a settembre. Ma poi la comunicazione ufficiale ha spostato il “click day” solo di pochi giorni, dal 17-18 al 23-24 luglio, senza estendere davvero i tempi.
Le trattative informali lasciavano sperare in una proroga più ampia, ma alla fine le scadenze sono rimaste troppo strette. Paolo Manca ha definito la decisione “una presa in giro” per chi lavora nel settore. Considerando che negli anni passati i fondi finiscono in fretta, questo rischio esclude molte aziende dagli incentivi.
Federalberghi e Fipe: “Il bando penalizza imprese e lavoratori”
Emanuele Frongia, presidente regionale di Fipe, non ha dubbi: fissare le scadenze in luglio e agosto è un colpo basso per imprese e lavoratori. Non solo i tempi sono sbagliati, ma anche le condizioni economiche degli incentivi lasciano a desiderare. Gli aiuti non coprono i mesi estivi, proprio quelli cruciali per le piccole attività.
Frongia e Manca concordano: ritardi, troppa burocrazia e tempi stretti trasformano un’occasione in un problema. Hanno chiesto l’intervento della presidente della Regione, Alessandra Todde, per rivedere il bando e mettere imprese e lavoratori in condizioni più giuste.
Il caso Solare mette in luce le difficoltà nel trovare soluzioni concrete per il lavoro nel turismo sardo. Le critiche degli operatori restano al centro del dibattito, in attesa di novità nelle prossime settimane.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Rosanna Ricci