La Protezione Civile della Sardegna ha emesso un nuovo bollettino di pericolo incendio per la giornata del 3 agosto, con un aumento del livello di allerta in diverse zone dell’isola. Le condizioni meteo e ambientali favoriscono un rischio estremo di incendi, con venti forti e propagazione rapida delle fiamme. La situazione è particolarmente critica in varie province, compresa l’area già devastata dal rogo di Villasimius del 28 luglio.
Aumento del rischio incendi nel Sud Est e Cagliari, rischio codice rosso
La Protezione Civile ha indicato un livello di pericolo incendio classificato come codice rosso in tutta l’area di Cagliari e nel territorio del Sud Est della Sardegna. Questa zona è già stata duramente colpita da un vasto incendio lo scorso 28 luglio, con danni estesi alla vegetazione e agli insediamenti rurali. Il codice rosso segnala pericolosità estrema, segnalando un elevato rischio di incendi improvvisi e dalla propagazione veloce.
Il bollettino precisa che l’allerta riguarda anche gran parte della fascia orientale dell’isola, ad eccezione di un tratto della costa nuorese dove la situazione rimane meno critica. La misura di allerta rossa si estende fino alle aree dell’Alta Gallura, raggiungendo località come Costa Paradiso e l’Isola Rossa. Le autorità locali raccomandano estrema prudenza e limitazioni nelle aree boschive per prevenire nuovi incendi.
Le condizioni favorevoli allo sviluppo degli incendi derivano dal clima caldo e secco, a cui si aggiungono venti di maestrale che soffiano con intensità fino a 40 km/h. Questo vento può accelerare la diffusione delle fiamme e complicare le operazioni di spegnimento, aumentando la difficoltà degli interventi sul terreno.
Vento di maestrale accelera la diffusione del fuoco su tutta l’isola
Il bollettino indica come l’intera Sardegna sia interessata da forti raffiche di maestrale, che raggiungono valori anche intorno ai 40 chilometri orari. Questi venti tendono a rinforzarsi nel corso della giornata di domenica, aggravando ulteriormente il rischio di propagazione degli incendi.
Il maestrale, proveniente da nord-ovest, porta aria secca e contribuisce a ridurre l’umidità dell’aria e del terreno. Questi fenomeni creano un ambiente ideale per la rapida accensione e diffusione delle fiamme in aree boschive e agricole. Le autorità hanno sottolineato che la combinazione tra vento forte e territori già parzialmente carbonizzati dal recente incendio a Villasimius rappresenta un pericolo serio per nuovi focolai.
Ogni piccolo focolaio, in queste condizioni, può trasformarsi in un incendio difficile da controllare, che si espande in poco tempo anche verso zone abitate o di interesse naturalistico. Le squadre antincendio devono quindi operare con tempestività per circoscrivere i focolai e impedire l’espansione.
Interventi in corso nelle campagne di Belvì: focus su incendio località Pitzu e’ Pranu
Al momento, il Corpo Forestale della Sardegna è impegnato su un rogo scoppiato nelle campagne intorno a Belvì, nel Nuorese, in località Pitzu e’ Pranu. Sono stati già attivati i mezzi aerei, compreso un elicottero, per supportare le squadre a terra nei tentativi di contenere l’incendio.
Questo intervento si inserisce in un contesto critico dove il moltiplicarsi dei focolai necessita di un impiego coordinato di risorse. Il territorio interessato, caratterizzato da vegetazione mediterranea, è particolarmente vulnerabile vista la siccità e l’intensità del vento.
L’impiego della flotta aerea regionale integrata con mezzi statali rappresenta un punto di forza nelle operazioni, ma non elimina l’urgenza di prevenire nuovi incendi limitando comportamenti rischiosi e garantendo una rapida segnalazione alle autorità in caso di fiamme.
Nel frattempo, la popolazione è invitata a seguire le indicazioni della Protezione Civile e a evitare ogni attività che possa favorire accidentali incendi, come l’uso di fuochi all’aperto o l’abbandono di materiali infiammabili in zone boschive o periferiche.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Matteo Bernardi