La mattina del 15 aprile 2025, nella sala biblioteca del Comando Militare Esercito Sardegna a Cagliari, è stata firmata una convenzione tra il Ministero della Difesa e la società di vigilanza Vedetta 2 Mondialpol. L’intesa nasce con l’obiettivo di sostenere la ricollocazione professionale dei volontari militari congedati o prossimi al congedo senza demerito, attraverso un progetto mirato a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro. Questa partnership rappresenta un passo avanti nel riconoscimento e nella valorizzazione delle competenze acquisite dai militari durante il servizio nelle Forze Armate.
Il contenuto della convenzione e le parti coinvolte
L’accordo è stato sottoscritto dal generale di Brigata Stefano Scanu, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, e da Rita Achenza, responsabile della società Vedetta 2 Mondialpol. La convenzione fa parte del progetto nazionale chiamato “Sbocchi occupazionali”, creato per offrire supporto concreto ai militari congedati o congedandi senza demerito, evitando periodi di disoccupazione. Il progetto mette al centro la transizione lavorativa, valorizzando le capacità sviluppate nelle esperienze militari e colmando la distanza tra fine servizio e inizio di una nuova carriera.
Il generale Scanu, durante la firma, ha sottolineato l’importanza del protocollo che permette di creare un ponte tra la vita militare e quella civile. Ha ricordato come le competenze di leadership, disciplina e gestione del rischio acquisite nel servizio possano essere adeguatamente riconosciute e impiegate in contesti lavorativi diversi. L’obiettivo finale è favorire l’ingresso dei volontari congedati in ruoli professionali stabili, garantendo un sostegno organizzativo e formativo per facilitare questa fase di transizione.
L’impegno di mondialpol per la formazione e l’inserimento lavorativo
Da parte di Vedetta 2 Mondialpol, società con un ruolo importante nel settore della vigilanza privata, Rita Achenza ha illustrato i dettagli operativi della collaborazione. La compagnia dispone di numerose sedi distribuite su tutto il territorio nazionale, ed è pronta ad accogliere ex militari che abbiano maturato esperienza nelle Forze Armate e vogliano proseguire in questo ambito.
L’accordo prevede un percorso che comprende la selezione del personale idoneo, specifici corsi di formazione professionalizzante, assistenza economica e servizi logistici di supporto. Il riconoscimento della disciplina militare e di un’attitudine al controllo e alla sicurezza sono considerati elementi fondamentali per un inserimento rapido e produttivo nel comparto della vigilanza privata. Inoltre, sono previste opportunità di crescita professionale per chi dimostra capacità e impegno.
Questa iniziativa intende rispondere anche alla crescente richiesta di figure qualificate nella sicurezza, offrendo un canale diretto per l’inserimento di personale con un background solido, maturato nel servizio militare attivo.
Ruolo del comando militare esercito Sardegna nella ricollocazione dei volontari
Il Comando Militare Esercito Sardegna ha un ruolo centrale nel coordinare le attività previste dalla convenzione. Attraverso la sua sezione dedicata al sostegno della ricollocazione professionale, si occupa di individuare i volontari congedati o in procinto di congedarsi che possano beneficiare della collaborazione con Mondialpol. Il lavoro del comando comprende la verifica dei requisiti richiesti, l’accompagnamento durante il percorso formativo e il monitoraggio dell’inserimento nel mercato del lavoro.
Questa attenzione verso il personale congedato riflette un impegno dello Stato nel garantire continuità occupazionale e valorizzazione delle competenze acquisite durante il servizio militare. L’iniziativa rappresenta un modello replicabile in altre realtà regionali, a patto che vi sia una sinergia tra istituzioni militari e aziende del territorio interessate a reclutare personale qualificato.
Grazie a questo accordo, i volontari che hanno prestato servizio con dedizione e senza demerito potranno contare su un supporto concreto per affrontare il momento delicato del passaggio al lavoro civile, con alternative realistiche e strutturate.
Al momento la convenzione segna un passo importante nelle strategie di politiche attive per il lavoro rivolte ai militari italiani, con una collaborazione che unisce la stabilità del settore pubblico e la flessibilità del privato in un settore in crescita come quello della sicurezza privata.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Andrea Ricci