L’amministrazione di Roma accelera l’assegnazione delle licenze taxi dopo il concorso che ha coinvolto oltre 4.200 candidati. Sono in arrivo le prime comunicazioni per i 170-200 esclusi con punteggi alti che potranno acquistare una licenza versando una somma considerevole. L’obiettivo è chiudere l’iter entro l’autunno per allargare l’offerta di trasporto pubblico non di linea, soprattutto in vista del Giubileo 2025. Dopo i primi 700 conducenti già operativi, resta da piazzare una buona quota delle mille nuove autorizzazioni previste.
Partono le Pec per le nuove licenze taxi ai candidati esclusi con punteggio elevato
Da Roma Capitale stanno per partire 170-200 PEC indirizzate ai candidati esclusi dalla graduatoria del concorso per nuove licenze taxi, riferiscono fonti comunali. Questi esclusi, che avevano comunque un punteggio alto, riceveranno la possibilità di acquistare una licenza versando 75.500 euro, cifra prevista per le autorizzazioni ordinarie. Per i taxi attrezzati al trasporto disabili, la quota scende a 58.500 euro. Le comunicazioni ufficiali dovrebbero arrivare entro i primi di settembre e conterranno anche le indicazioni su come e quando effettuare il versamento.
Il bando per il concorso si era aperto meno di un anno fa con l’obiettivo di assegnare fino a mille nuove licenze taxi per migliorare il servizio pubblico non di linea a Roma. La procedura è stata seguita da vicino dall’assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patanè, e conta già quasi 700 nuovi conducenti attivi sulle strade della Capitale.
L’invio delle PEC rappresenta una seconda opportunità per chi non è riuscito a entrare nella prima rosa di assegnatari e anticipa la fase finale di un percorso iniziato a fine 2024. L’amministrazione vuole concludere l’intero iter entro la fine dell’autunno, così da affrontare con più mezzi il grande afflusso di persone previsto per gli eventi del Giubileo.
Il rallentamento dovuto alle rinunce delle licenze e le ripercussioni sui tempi finali
Una contabilità inaspettata ha rallentato il completamento del progetto: quasi un quinto dei vincitori, circa 20%, ha rinunciato alla licenza o non ha effettuato nei tempi previsti il pagamento richiesto. La rinuncia a prendersi carico della licenza ha obbligato il Comune a convocare gli esclusi in graduatoria, per offrire a loro la possibilità di acquistare l’autorizzazione.
Le ragioni dietro le rinunce sono diverse. Alcuni vincitori hanno trovato altre occupazioni nel frattempo, ma il principale motivo sembra il costo elevato dell’autorizzazione, che supera i 75mila euro. Il prezzo grava in maniera significativa, disincentivando diversi candidati dall’andare avanti. Ciò ha rallentato la chiusura dell’iter che avrebbe dovuto essere più rapida.
Dal punto di vista economico, però, queste somme raccolte non rimangono nelle casse comunali. L’80% del ricavato dalla vendita delle licenze sarà distribuito tra i 7.715 tassisti attualmente operativi nella città, ogni conducente dovrebbe ricevere circa 7.360 euro come compensazione per l’aumento della concorrenza. La parte restante, attorno ai 14 milioni di euro, sarà destinata ai programmi per il controllo del servizio taxi e alla sicurezza di conducenti e passeggeri.
Il rallentamento nel pagamento e l’incertezza sulle adesioni rischiano di fermare i tempi tecnici necessari per vedere la completa attivazione delle autorizzazioni. L’amministrazione è quindi in attesa di capire se le rinunce diminuiranno o se sarà necessario convocare ulteriori esclusi, allungando ulteriormente i tempi.
Le nuove licenze taxi e l’impatto sul servizio durante il giubileo 2025
L’entrata in servizio dei nuovi taxi è già visibile in alcune parti di Roma, con il contributo di quasi 700 nuovi conducenti. L’aumento delle licenze punta ad ampliare la disponibilità di taxi in città per rispondere alla domanda crescente, soprattutto nei punti nevralgici come la stazione Termini e gli aeroporti di Fiumicino.
Secondo gli operatori, in estate si sono viste lunghe soste in fila di taxi senza clienti, a conferma che si necessitava di un aumento di mezzi per coprire al meglio la domanda turistica. L’assessore Patanè evidenzia che con l’entrata in servizio delle ulteriori 500 licenze ancora da assegnare, la copertura della domanda dovrebbe raggiungere un livello di saturazione, anche nei momenti di picco.
Il Comune ha deciso di introdurre anche un aumento delle tariffe, una misura che aveva accompagnato il concorso. Dall’anno scorso è entrato in vigore un prezzo minimo di 9 euro per la corsa e un incremento dello scatto al tassametro dai 3 ai 3,50 euro nei giorni lavorativi. Questi aggiustamenti mirano a equilibrare il mercato di domanda e offerta e a garantire la sostenibilità economica dei tassisti.
La verifica dell’efficacia dell’intervento sul traffico e sul servizio taxi sarà possibile nei prossimi mesi, con possibili aggiustamenti in base alla domanda reale. L’Autorità di regolazione dei trasporti aveva indicato un fabbisogno più alto, fissando la soglia di oltre 2.300 nuove licenze come necessarie. Roma comunque per ora ha scelto questa via graduale per incrementare il numero di autorizzazioni.
Il contesto nazionale e le trasformazioni della mobilità urbana italiana
L’espansione delle licenze taxi nella Capitale si inserisce in un quadro più ampio di cambiamenti nel modo di fruire i trasporti pubblici e privati in Italia. Parallelamente all’ampliamento del servizio taxi tradizionale, nascono nuove app digitali come Parteasy, che si rivolgono al mercato degli Ncc . Queste piattaforme puntano a migliorare la concorrenza offrendo prenotazioni digitali sicure e prezzi competitivi, integrando così modalità diverse di trasporto privato.
In città come Bologna, ad esempio, servizi di trasporto come Uber Black stanno guadagnando fette di mercato affiancandosi ai taxi tradizionali e modificando gli equilibri della mobilità urbana. Roma dovrà monitorare attentamente queste dinamiche per non trovarsi in difficoltà nel coordinare taxi, Ncc e nuove forme di mobilità privata.
L’introduzione graduale delle mille licenze si gioca quindi in un contesto di trasformazione più ampio, dove regolamenti, digitalizzazione e domande mutate entrano in collisione. La qualità, la sicurezza e la sostenibilità del trasporto pubblico non di linea saranno temi centrali per i prossimi anni, mentre la città si prepara ad accogliere un flusso turistico e di residenti in crescita.
Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2025 da Rosanna Ricci