Roma si prepara a vivere giorni intensi con due eventi importanti legati all’elezione di papa Leone xiv. Dopo l’Angelus domenicale, che ha visto centinaia di migliaia di persone radunate in piazza San Pietro, la città si concentra ora sulla cerimonia d’insediamento del Pontefice. Questo evento richiama capi di Stato e delegazioni da tutto il mondo, mettendo a dura prova il lavoro delle forze dell’ordine per garantire sicurezza e ordine.
Afflusso straordinario in piazza san pietro per l’angelus con il nuovo pontefice
La domenica di Angelus ha confermato quanto sia immenso l’interesse per il nuovo papa. In meno di un’ora, circa 150 mila persone si sono radunate nel cuore di Roma, in piazza San Pietro, per assistere al primo saluto di papa Leone xiv dalla loggia delle benedizioni. La scena è stata uno spettacolo di fede e partecipazione, con la piazza colma di persone provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo.
L’enorme presenza ha rappresentato un vero banco di prova per il sistema di sicurezza cittadino, che ha retto l’assalto grazie a una pianificazione attenta e a un dispiegamento massiccio di agenti. Le autorità hanno adottato misure severe per evitare disordini e garantire che l’afflusso della folla venisse gestito senza blocchi o pericoli. La piazza, infatti, dispone di più varchi principali e periferici, predisposti con metal detector e controlli multipli, per regolare gli ingressi in modo scaglionato.
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La gestione dell’uscita del papa
L’uscita di papa Leone xiv, seguita da un discorso breve ma carico di significato, ha richiesto di modificare rapidamente le operazioni sul posto per agevolare l’uscita ordinata dei fedeli. Lo sforzo delle forze dell’ordine ha evitato situazioni di eccessivo affollamento e ha mantenuto il flusso umano sotto controllo, a dimostrazione di un’organizzazione consolidata.
Le misure di sicurezza in vista della cerimonia d’insediamento
Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha convocato una riunione urgente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con l’obiettivo di affinare ogni dettaglio operativo in vista della cerimonia di insediamento di papa Leone xiv, prevista a breve. L’appuntamento rappresenta un impegno complesso per le autorità, visto che concentrerà nella zona vaticana numerose delegazioni internazionali e molte persone in arrivo da tutta Italia e dall’estero.
Il piano di sicurezza, attivato sin dall’inizio del conclave, entrerà in una fase di rimodulazione per adattarsi alle caratteristiche dell’evento e alle necessità di movimento dei diversi gruppi ufficiali. I margini di manovra sono stretti, ma il dispositivo resta flessibile e prevede un potenziamento delle forze attorno a San Pietro, con un rafforzamento particolare alle vie di accesso e ai punti di controllo.
Sicurezza nelle zone limitrofe
Nelle zone limitrofe, i varchi predisposti già durante le giornate precedenti saranno mantenuti attivi e posizionati in modo da evitare assembramenti. L’intervento si concentrerà soprattutto sulla gestione dei trasporti e sull’ordine pubblico nelle aree di passaggio tra le sedi diplomatiche e il Vaticano. L’arrivo dei capi di Stato richiede un coordinamento molto stretto con le forze dell’ordine di Roma e con la sicurezza vaticana.
La rete dei controlli e il dispositivo anti-drone attivo a roma
Le autorità romane hanno puntato su un dispositivo militare di grande portata. Da mercoledì mattina, prima dell’apertura del conclave, più di quattromila agenti delle forze dell’ordine hanno presidiato le principali vie d’accesso a San Pietro e la piazza stessa. Questo corpo di polizia ha incluso unità specializzate per contrastare ogni tipo di problematica di ordine pubblico, dalla gestione delle folle a eventuali minacce esterne.
Particolare attenzione è stata data ai sistemi anti-drone, pronti a intervenire a protezione dell’area per impedire incursioni aeree fuori controllo. A terra, i controlli funzionano a due livelli: si parte da varchi esterni di prefiltraggio, per identificare e passare sotto scrutinio i visitatori, poi passano ai checkpoint permanenti con metal detector distribuiti lungo il colonnato. Questi passaggi serrati hanno permesso di mantenere alta l’attenzione senza creare rallentamenti eccessivi, anche durante giornate di imponente afflusso.
La mobilitazione dei volontari
Al contempo, la mobilitazione ha coinvolto mille volontari impegnati in compiti di assistenza, supporto logistico e indirizzamento dei fedeli. Un aiuto fondamentale, soprattutto in una fase come quella della fumata bianca, quando le tensioni e l’attesa raggiungono punte massime.
L’organizzazione che abbiamo visto finora dimostra come Roma si affidi a un sistema di sicurezza articolato, capace di confrontarsi con eventi religiosi di portata internazionale, oltre che con la complessità di gestire vaste folle in location sensibili come piazza San Pietro. I prossimi giorni chiariranno quanto questo impegno saprà reggere alla sfida rappresentata dall’insediamento ufficiale di papa Leone xiv.