Roma si prepara ad ospitare l’edizione 2025 del Roma pride, evento clou per la Comunità Lgbtqia+ Italiana. La manifestazione rappresenta da più di 30 anni un momento di visibilità e protesta per i diritti civili. Quest’anno, il corteo partirà da piazza della Repubblica alle 14.30, per poi attraversare alcune delle strade più iconiche della Capitale, fino a raggiungere viale delle Terme Di Caracalla.
Una parola d’ ordine forte per il percorso simbolico
La parola d’ordine del 31esimo Roma pride è “Noi Fuorilegge”. Questo slogan racchiude la sensazione di esclusione e discriminazione che la comunità lgbtqia+ percepisce in Italia oggi. La manifestazione partirà da piazza della Repubblica, attraverserà Piazza Dei Cinquecento, Via Cavour, i Fori Imperiali e si concluderà a Caracalla, alla cosiddetta Pride Croisette. Il percorso, ricco di significato storico e simbolico, avrà l’obiettivo di riportare l’attenzione pubblica su temi di inclusione e rispetto.
Mario Colamarino, Portavoce Del Roma pride, ha detto che si punta di nuovo a raggiungere almeno un milione di partecipanti, come avvenuto lo scorso anno. Confida nell’adesione massiccia di persone e nell’appoggio delle istituzioni: infatti, il sindaco di Roma sarà presente, insieme ai leader di diversi partiti politici. La manifestazione non si limita alla Capitale: la comunità italiana sarà a breve anche al pride di Budapest, segnalando un collegamento con la mobilitazione europea.
La partecipazione e la presenza di Rose Villain come Madrina
Mario Colamarino ha sottolineato come quest’anno parteciperanno anche gruppi “pro-pal”, ossia solidali con la Palestina, oltre ad esponenti della comunità ebraica Lgbtq+. Questo testimonia la volontà di inclusione e dialogo tra diverse realtà sociali e culturali. Per la prima volta, la figura della Madrina del pride sarà la cantante Rose Villain. Il suo brano “Fuorilegge”, presentato all’ultimo Festival di Sanremo, è diventato l’inno ufficiale della manifestazione. Il pezzo ha catturato l’attenzione per il messaggio di libertà e ribellione, perfettamente in linea con il tema scelto.
La presenza della cantante rafforza il legame tra musica e impegno sociale, attraggono così un pubblico vario e giovane. La scelta di un simbolo contemporaneo dello spettacolo permette di raggiungere più facilmente una vasta platea, facendo emergere i valori del pride in modo diretto e moderno.
La parata come espressione di più identità: carri e simboli
La parata di quest’anno sfoggerà ben 40 carri allegorici. Il primo sarà quello del Coordinamento del Roma pride, dedicato totalmente alla comunità transgender. Questo carro sarà decorato interamente con i colori della bandiera trans, molto visibili e riconoscibili. A completare l’allestimento, spiccheranno tre unicorni giganti. Questi ultimi sono stati scelti come simboli di libertà e orgoglio, una rappresentazione semplice e potente che valorizza la voglia di esprimersi senza paura e senza limiti.
Ogni carro sarà un’espressione diversa di creatività e protesta: la varietà di messaggi e di estetiche riflette i diversi aspetti della lotta per diritti civili. La presenza massiccia di carri sottolinea la voglia di partecipazione collettiva e la forza del movimento lgbtqia+ nel 2025, anno che conferma ancora come il pride sia una festa, ma soprattutto una manifestazione politica e sociale essenziale.