La capitale italiana ha dato vita a un nuovo premio pensato per celebrare i giovani under 35 che si sono distinti in vari ambiti come cultura, sport, arte, impresa e impegno sociale. Il riconoscimento, battezzato Romoletto d’Oro, si propone di valorizzare personalità emergenti che rappresentano modelli di cittadinanza positiva e impulso al futuro della città. Il debutto ufficiale è avvenuto il 16 luglio 2025, con la cerimonia ospitata nella storica Sala Protomoteca del Campidoglio a Roma, davanti a una platea di istituzioni e operatori culturali.
Il Romoletto d’Oro nasce come naturale prosecuzione del premio Lupa, già noto nella capitale, ma con un’attenzione particolare a chi ha meno di 35 anni e si è fatto notare soprattutto per la capacità di raccontare Roma in modo innovativo, coinvolgente e proiettato sulle nuove generazioni. Lorenzo Marinone, delegato alle Politiche Giovanili del sindaco Gualtieri, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento come investimento concreto sul talento e sulla capacità di queste nuove figure di costruire un futuro solido per la città. La manifestazione ha raccolto attorno a sé un ampio spettro di professionisti, artisti, sportivi e creativi digitali, operatori della cultura ma anche imprenditori e influencer sociali.
La prima edizione del romoletto d’oro: nomi e volti che raccontano la Roma dei giovani
La serata ha visto la presenza di diversi premiati, molti dei quali già noti al grande pubblico ma anche esponenti emergenti di vari settori. Tra i premiati spiccano il cantautore romano Carl Brave e la cantante Ditonellapiaga, entrambi interpreti capaci di aggiornare la scena musicale con nuove sonorità e riferimenti culturali legati alla città. La lettura del progetto, però, ha abbracciato anche figure meno convenzionali come don Mattia Ferrari, impegnato nel sociale, e Leonardo Bocci, attore e autore romano, che ha parlato pubblicamente della sua esperienza con l’ansia, offrendo un contributo umano e concreto.
Anche la danza ha trovato spazio grazie a Sofia Storace, mentre la cultura digitale è stata rappresentata da content creator e influencer. Ruben Bondì, chef noto per il suo talento e la capacità di coinvolgere il pubblico attraverso i social, è stato tra i premiati più applauditi. Nel mondo dei podcast si è distinto Gian Marco D’Eusebi, in arte Azzykky, grazie al progetto ‘ITER – Io, te e Roma’, che racconta a modo suo le storie e le atmosfere della metropoli capitolina. Tra le personalità premiate non sono mancati lo scrittore Cristian Renzi, l’architetto Jacopo Costanzo e il pilota Davide Stirpe. Davvero variegata la rosa che ha preso parte alla prima edizione.
Messaggi e protagonisti della cerimonia al Campidoglio: l’impegno per giovani e città
Nel suo intervento Lorenzo Marinone ha voluto mettere l’accento su un concetto chiave: “i giovani rappresentano la parte creativa e attiva della società e proprio su di loro Roma vuole puntare per immaginare e costruire il proprio futuro.” Il premio Romoletto d’Oro, quindi, non è solo la celebrazione di talenti e successi, ma un gesto che vuole rafforzare l’impegno pubblico e sociale sulle nuove generazioni. L’attenzione è stata rivolta anche ad iniziative concrete come il progetto di Valerio Tuveri, noto come “il ragazzo che pulisce Roma”, esempio di cittadinanza attiva e attenzione all’ambiente urbano.
Molti premiati non hanno potuto partecipare di persona e hanno inviato video messaggi. Tra loro Le Eterobasiche, noto duo romano che con musica e parole racconta storie di vita cittadina; Andrea Gandini, scultore urbano, e il giornalista sportivo Fabrizio Romano, che ha portato la sua esperienza internazionale nel mondo del calcio. In sala ha presenziato anche Francesco Cianfarani, fondatore di The Roman Post, importante punto di riferimento per la comunità culturale della città. La cerimonia è stata moderata da Eleonora Scaiola e Francesco De Vecchis, che hanno guidato la serata con equilibrio, dando spazio ai numerosi interventi e facendo emergere le storie dietro ogni riconoscimento.
Il Romoletto d’Oro si proietta come appuntamento annuale di rilievo per Roma e i giovani che la animano, un modo nuovo per dare spazio e visibilità a chi si impegna per la cultura, lo sport e l’innovazione sociale, contribuendo a disegnare una città più viva e inclusiva. Il debutto ha mostrato, in effetti, un coinvolgimento ampio e un tessuto di talenti pronti a mettersi in gioco, con la forza delle proprie idee e del proprio lavoro.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Luca Moretti