Roma vive un mese di maggio segnato da una forte affluenza. Il Conclave che ha portato all’elezione di papa Leone XIV ha richiamato in Capitale decine di migliaia di fedeli. Piazza San Pietro si è riempita per il primo Regina Coeli del nuovo Pontefice, richiamando flussi continui di pellegrini e turisti iscritti a un mix di spiritualità e visite culturali. Ma la folla porta con sé rischi, specie per chi si muove tra monumenti e strade trafficate: i borseggiatori sono tornati a colpire approfittando della confusione tipica del periodo.
Flussi di pellegrini e turisti in aumento dopo il conclave
Fin dai primi giorni della nuova pontificato, Roma ha visto un’esplosione di presenze nelle aree vicine al Vaticano. Non solo fedeli per partecipare agli eventi religiosi ma anche turisti interessati ai monumenti storici e ai percorsi del centro. La Capitale si è trasformata in un punto di incontro tra cultura, fede e turismo, raccogliendo folle importanti che hanno riempito le strade principali. Le lunghe code per visitare luoghi come il Colosseo e la basilica di Santa Maria Maggiore sono il segno tangibile del ritorno di interesse per Roma, ma allo stesso tempo aumentano i rischi per chi si sposta in mezzo alla calca. Dai giovani ai gruppi di pellegrini, molti sono gli obiettivi facili per chi intende approfittare della confusione.
Questa presenza straordinaria richiama anche l’attenzione delle forze dell’ordine, che da giorni hanno implementato i controlli in città , mirati a tutelare la sicurezza dei cittadini e dei visitatori. L’azione si concentra soprattutto nei punti di maggiore affluenza, che diventano i luoghi dove si registrano più episodi di microcriminalità .
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Intensificazione dei controlli e arresti nei luoghi più frequentati
I carabinieri di Roma hanno messo in campo un monitoraggio puntuale e aumentato le pattuglie in coincidenza delle fermate metropolitane, degli snodi bus e davanti ai monumenti principali. Vaticano, Colosseo e Santa Maria Maggiore sono diventati i luoghi di presidio fisso, dove i militari sorvegliano con attenzione arrivi e partenze di turisti. Gli arresti non si sono fatti attendere. Nelle ultime settimane dodici persone sono state colte in flagranza mentre tentavano di borseggiare ignari visitatori.
In via Vibenna, vicino al Colosseo, due uomini di 29 e 34 anni sono stati fermati mentre strappavano il borsello a un turista cinese intento a scattare un selfie. L’intervento dei carabinieri della compagnia Piazza Venezia ha bloccato subito i ladri.
Durante la mattinata, altre azioni simili sono state frenate su metro A, alla fermata Flaminia, dove due donne romene senza fissa dimora hanno sottratto il portafogli a un italiano. Poche ore dopo, alla fermata Repubblica, un’altra coppia ha derubato una turista australiana di un cellulare.
Modalità d’azione e caratteristiche delle bande di borseggiatori
I casi individuati mostrano una tattica ben consolidata: colpire in situazioni di distrazione o durante i momenti di attesa affollata, come code o fermate dei mezzi. In via della Maddalena due donne peruviane hanno approfittato della fila per prendere un gelato per rubare lo smartphone a una visitatrice. In questo episodio i carabinieri, che le pedinavano da tempo, hanno bloccato le ladre sul fatto. Anche negli altri interventi si conferma come le bande – composte soprattutto da soggetti senza fissa dimora e con precedenti – operino cercando momenti di vulnerabilità .
Restano sempre diversi i target presi di mira. Turisti stranieri di diverse nazionalità come cinesi e australiani sono finiti nelle mani di ladri tra la gente, ma anche italiani hanno subito furti nelle stazioni principali come Termini, dove un cubano è stato sorpreso mentre provava a rubare un portafogli. La capacità delle forze di sicurezza di intervenire in tempo ha permesso il recupero degli oggetti sottratti e la restituzione alle vittime.
Reazioni delle autorità e gestione degli arresti
I responsabili dei furti sono stati arrestati e immediatamente condotti in tribunale per il rito direttissimo. I provvedimenti sono stati convalidati dal giudice, confermando la linea ferma delle autorità nel contrastare la microcriminalità legata alla presenza turistica. La risposta pronta delle forze dell’ordine ha evitato che numerosi furti conclusi potessero danneggiare maggiormente le persone presenti in città .
Le operazioni continuano con una presenza costante nelle zone più trafficate, soprattutto in occasione delle grandi manifestazioni religiose previste nel mese. Il controllo mira a garantire un clima sereno per i visitatori e i cittadini, che frequentano Roma durante questi giorni di festa e pellegrinaggio.
Questo incremento delle attività di monitoraggio si accompagna all’attenzione alle dinamiche del centro storico e alle risposte di chi vive giorno per giorno il flusso crescente di persone. Si conferma così il ruolo decisivo delle forze dell’ordine nel mantenere l’ordine e la sicurezza in una Capitale dove la storia si intreccia a ogni livello con la vita pubblica contemporanea.