Un incidente mortale ha colpito la montagna di cima Argentera, nel territorio comunale di Valdieri, provincia di Cuneo. Questa mattina poco dopo le 11 uno scalatore è caduto durante la discesa ed è stato ritrovato senza vita oltre 300 metri sotto la vetta. Le operazioni di soccorso si sono svolte con l’intervento congiunto del Soccorso alpino e speleologico piemontese e dell’elisoccorso regionale.
Le circostanze della caduta sull’argenera
L’incidente si è verificato mentre l’alpinista stava scendendo dalla vetta, in una zona particolarmente impervia della montagna. La dinamica precisa della caduta non è stata ancora resa nota dalle autorità competenti, ma sembra che lo scalatore abbia perso l’equilibrio o il contatto con la parete rocciosa durante la fase finale della discesa. L’area dove si trovava presenta pendii ripidi e tratti esposti che rendono pericolose anche manovre apparentemente semplici.
L’operazione di recupero
Intervento delle squadre specializzate e recupero salma
Il recupero del corpo ha richiesto un intervento complesso da parte delle squadre specializzate. Dopo una prima ricognizione aerea effettuata dall’elicottero del servizio regionale Azienda Zero Piemonte, il corpo è stato localizzato a grande profondità rispetto alla sommità della montagna.
Il Soccorso alpino e speleologico piemontese ha inviato immediatamente sul posto tecnici esperti per raggiungere il punto indicato dal sorvolo aereo. Questi operatori hanno utilizzato tecniche alpinistiche per calarsi fino al luogo dove giaceva lo scalatore deceduto.
Parallelamente l’elicottero ha sbarcato personale del Soccorso Alpino appartenente alla Guardia di Finanza incaricato delle operazioni legate alla polizia giudiziaria: questo passaggio serve ad assicurare che ogni aspetto investigativo venga seguito secondo le procedure previste in caso di incidenti mortali in montagna.
Una volta completate le verifiche sul posto e raccolti gli elementi necessari all’inchiesta, i soccorritori hanno provveduto al recupero della salma tramite elisoccorso. Il trasporto verso valle permette ora alle autorità locali di proseguire nelle indagini sulle cause dell’incidente mentre viene garantita la restituzione del corpo ai familiari dello sfortunato alpinista.