Home Risparmi milionari per Trenord ma pendolari si lamentano per i nuovi rimborsi del trasporto regionale lombardo

Risparmi milionari per Trenord ma pendolari si lamentano per i nuovi rimborsi del trasporto regionale lombardo

La modifica delle regole sui rimborsi ai pendolari dei treni regionali lombardi ha ridotto i costi per Trenord, ma ha generato polemiche e disagi tra gli utenti.

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La Regione Lombardia ha modificato le regole per i rimborsi ai pendolari Trenord, riducendo drasticamente i costi ma suscitando critiche per la maggiore difficoltà nel richiedere gli indennizzi. Contemporaneamente, è previsto un nuovo treno diretto Milano-Crema per migliorare il servizio. - Unita.tv

La modifica delle regole per i rimborsi ai pendolari dei treni regionali lombardi ha ridotto drasticamente i costi sostenuti da Trenord, ma ha scatenato polemiche politiche e disagi tra gli utenti. Dal cambio del sistema, adottato da aprile 2024, il numero e l’entità degli indennizzi elargiti sono drasticamente diminuiti. I dati ufficiali della Regione Lombardia confermano un risparmio notevole per la società ferroviaria, ma i pendolari denunciano un peggioramento del servizio e difficoltà ad ottenere i rimborsi.

I numeri ufficiali mostrano un taglio netto sugli indennizzi erogati ai pendolari

La Regione Lombardia ha reso noti i dati sull’andamento degli indennizzi pagati da Trenord ai viaggiatori dei treni regionali dal momento dell’adozione del nuovo sistema di rimborso, che ha sostituito l’erogazione automatica dei bonus con una modalità di accoglimento delle richieste. Dal primo aprile 2024 fino a ottobre dello stesso anno, i rimborsi liquidati ammontano a 76.550 euro. Nel medesimo periodo del 2023, quando era attivo il sistema dei bonus automatici, la somma superava i 2,4 milioni di euro. Si tratta di una riduzione di spesa superiore a 30 volte, risultato che conferma un risparmio economico rilevante per Trenord.

La nuova normativa sui rimborsi

L’abbassamento degli importi è legato alla modifica normativa che obbliga i pendolari a presentare richiesta formale di indennizzo, al contrario degli anni precedenti, quando l’assegnazione del bonus era automatica in caso di ritardi o disagi. La disparità emergente nei dati ha fatto discutere nei mesi scorsi, soprattutto per via del fatto che in alcuni mesi del 2024 siano stati conteggiati pochi casi di rimborso, a volte solo uno o due, contro le migliaia di erogazioni automatiche registrate prima.

Le contestazioni politiche accusano la regione di penalizzare i pendolari per far guadagnare trenord

I numeri hanno innescato una forte risposta sulla scena politica regionale, specie da parte delle forze di opposizione. Simone Negri, consigliere del Partito democratico, ha attaccato duramente la scelta della giunta lombarda. Secondo Negri, i cambiamenti favoriscono l’azienda Trenord che riesce così a ridurre le spese per i rimborsi, ma a discapito dei pendolari che devono accettare un servizio scadente e faticano a ricevere i soldi dovuti.

Le critiche evidenziano come la scelta di eliminare il bonus automatico rappresenti una presa di posizione politica a favore delle casse di Trenord e non a favore degli utenti che quotidianamente affrontano ritardi e disservizi sui convogli regionali. La mossa è stata descritta come “arbitraria” e poco attenta alle esigenze dei viaggiatori, che si trovano a dover seguire procedure più complicate per ottenere gli indennizzi.

Reazioni dalla politica

“I pendolari richiedono un trattamento migliore e un servizio più efficiente, non un sistema che complica ulteriormente la vita a chi già soffre disagi quotidiani” ha aggiunto il consigliere Negri durante una recente intervista.

L’assessore ai trasporti lucente invita i pendolari a imparare a richiedere il rimborso

Durante un’audizione in commissione regionale, l’assessore Franco Lucente ha difeso la riforma sottolineando che i numeri bassi degli indennizzi si spiegano anche con la difficoltà di molti pendolari a compilare correttamente la richiesta di rimborso. Secondo Lucente, “quando gli utenti sapranno come fare domanda, i rimborsi aumenteranno”.

Questa posizione ha sollevato ulteriori critiche, in primis dal Movimento 5 Stelle. Nicola Di Marco, capogruppo M5S, ha ribadito che spetta alla Regione informare i viaggiatori su come ottenere i rimborsi. Secondo Di Marco, la regione dovrebbe garantire supporto e comunicazione adeguata, visto che ha deciso di abbandonare il meccanismo automatico che assicurava un rimborso più semplice e veloce.

La tensione tra amministrazione e utenti

Questa tensione riflette una situazione di difficoltà fra l’amministrazione e gli utenti, alle prese con cambiamenti normativi e procedure burocratiche poco chiare. Il rischio resta quello di creare uno scenario in cui la maggioranza dei pendolari rinunci al rimborso, lasciando Trenord al riparo da costi più alti.

Nuove iniziative per migliorare il trasporto regionale: il treno diretto milano-crema

Contemporaneamente alle polemiche sul sistema dei rimborsi, la Regione ha annunciato alcuni miglioramenti nell’offerta dei treni regionali. Franco Lucente ha comunicato la partenza, dal 15 giugno 2025, di un nuovo collegamento diretto tra Milano e Crema. Questo treno sprint dovrebbe ridurre i tempi di viaggio e facilitare gli spostamenti dei pendolari su questa tratta.

Miglioramenti per i pendolari dell’area cremasca

La novità vuole essere una risposta concreta ai disagi segnalati negli ultimi tempi, offrendo una soluzione pratica e più veloce per gli utenti. È il frutto di un intervento pensato appositamente per una zona densamente popolata, con una richiesta crescente di trasporti rapidi e affidabili.

Nonostante la contestazione sul tema dei rimborsi, la Regione punta quindi a mantenere attivi investimenti e iniziative che migliorino il trasporto pubblico ferroviario in Lombardia. Il nuovo treno rappresenta un passo in questa direzione, atteso soprattutto dai pendolari dell’area cremasca che potranno contare su un collegamento diretto verso Milano senza cambi.