La targa dedicata a giovanbattista cutolo, il giovane ucciso la notte del 31 agosto 2023 per motivi futili, è stata reinstallata in piazza municipio, nel cuore di napoli. Dopo essere stata posizionata lo scorso marzo e poi danneggiata, l’elemento commemorativo torna al suo posto durante una cerimonia che ha coinvolto familiari, istituzioni e forze dell’ordine. L’evento sottolinea l’importanza della memoria pubblica e il desiderio di contrastare la violenza nelle periferie cittadine.
Il gesto simbolico della reinstallazione della targa
La cerimonia si è svolta proprio nella piazza dove era stata collocata originariamente la targa in ricordo di giovanbattista cutolo. Questo giovane musicista perse la vita nella tragica notte tra il 31 agosto e il primo settembre del 2023. La prima posa risale a marzo dello stesso anno ma fu subito segnata da atti vandalici che ne compromisero l’integrità. Riposizionarla ha voluto significare un atto concreto contro ogni forma di violenza gratuita.
Partecipanti alla cerimonia
Alla cerimonia hanno partecipato figure chiave della città: Daniela Di Maggio, madre del ragazzo; Michele Di Bari, prefetto di Napoli; Gaetano Manfredi sindaco; insieme ai vertici delle forze dell’ordine locali. Il momento ha assunto un forte valore simbolico nel riaffermare l’impegno collettivo per mantenere viva la memoria delle vittime innocenti.
Le parole della madre: un appello alla legalità nelle periferie
Daniela Di Maggio si è rivolta direttamente alle autorità presenti esprimendo gratitudine per aver accolto “il mio grido”. Ha definito Giogiò come rappresentante “della Napoli bella” che deve continuare ad esistere attraverso gesti concreti come quello dell’omaggio alla targa commemorativa.
Ha inoltre annunciato un progetto educativo previsto per settembre presso la scuola ‘Cilea-Mameli’ a Caivano: si tratta di una scuola musicale rap con spazi dedicati al corno francese e uno sportello consulenziale rivolto ai giovani delle zone più difficili della città metropolitana partenopea. L’obiettivo dichiarato è portare legalità nei quartieri periferici creando modelli sociali replicabili altrove.
Gli interventi istituzionali tra ricordo e impegno per sicurezza
Il sindaco Gaetano Manfredi ha deposto un fascio di fiori sotto la targa rinnovando così ufficialmente il ricordo pubblico del ragazzo ucciso senza motivo valido. Ha sottolineato quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sul sacrificio personale dietro ogni perdita causata dalla criminalità o da atti impulsivi violenti.
Il prefetto ricorda la valenza del simbolo
Michele Di Bari ha ricordato come quella targhetta rappresenta non solo “un simbolo legato ad una morte tragica”, ma anche “un momento essenziale per tenere vivo questo ricordo”. Ha ribadito con fermezza che lo Stato continuerà ad agire con determinazione affinché regni legalità ovunque, assicurando che le iniziative già avviate stanno producendo risultati importanti grazie anche al supporto dei cittadini impegnati nel cambiamento sociale.
Napoli torna così ancora una volta protagonista nell’affrontare questioni delicate legate alla sicurezza urbana ed alla tutela dei suoi giovani abitanti tramite gesti pubblici carichi di significato morale oltreché civile.