Rider arrestato a trastevere con cocaina e pos per pagamenti elettronici: blitz della polizia al centro di roma

Un giovane di 26 anni è stato arrestato a Trastevere, Roma, per spaccio di cocaina tramite consegne a domicilio e pagamenti tracciabili con pos, in un’operazione della polizia del I distretto Trevi–Campo Marzio.
Un giovane pusher a Trastevere è stato arrestato dalla polizia per spaccio di cocaina con pagamenti tramite POS e consegne a domicilio, in un’operazione che ha coinvolto controlli nel centro storico di Roma. - Unita.tv

Nel cuore di Trastevere, a Roma, un giovane di 26 anni è stato sorpreso dalla polizia in un’attività di spaccio di cocaina con metodi insoliti per la criminalità locale. L’arresto, avvenuto nei pressi di ponte sisto, ha rivelato un sistema organizzato dove lo spaccio avveniva con consegne a domicilio e pagamenti tracciabili tramite pos. La polizia del I distretto trevi–campo marzio ha monitorato la zona e bloccato il giro in pieno centro storico, durante un servizio di controllo straordinario.

L’arresto del corriere e lo scambio sotto controllo

Il protagonista, un rider di origine rumena, non agiva con la classica fretta di un semplice fattorino. Seduto a bordo di un’auto a noleggio vicino a ponte sisto, ha attirato l’attenzione degli agenti con un atteggiamento nervoso e ripetuti controlli sul cellulare. Questi, impegnati a pattugliare il centro storico, hanno deciso di osservare da vicino senza farsi notare.

Quando un acquirente si è presentato, non c’è stato scambio di buste nascoste o luoghi poco visibili: la consegna è avvenuta davanti agli occhi della polizia, con trenta euro in contanti in cambio di poco meno di un grammo di cocaina. Dopo pochi secondi, la polizia è intervenuta chiudendo il cerchio con un blitz rapido che ha portato all’arresto immediato sia del pusher che dell’acquirente.

Il sistema tecnologico per lo spaccio tracciabile

L’aspetto sorprendente del caso è stato il ritrovamento dentro l’auto di parecchie altre dosi di cocaina e, più insolito, un dispositivo pos funzionante. Questo strumento permetteva ai clienti di pagare con carta o bancomat, allontanandosi dall’uso esclusivo del contante.

I messaggi tra pusher e clienti avvenivano tramite app di messaggistica con foto dettagliate dei prodotti e coordinate geografiche per indicare il punto di incontro. Questa strategia mostra una sorta di evoluzione nel modo di spacciare stupefacenti, con un’attenzione al marketing digitale e alla logistica che facilita gli ordini, la consegna e l’incasso.

Altre operazioni di controllo nel centro storico di roma

La giornata di lavoro per gli agenti del I distretto trevi–campo marzio non si è conclusa con questo arresto. Nel corso delle verifiche sono stati individuati altri due spacciatori attivi all’interno del centro di Roma. Il servizio straordinario ha visto anche l’identificazione di 183 persone in vari punti della città, controlli che hanno coinvolto anche sei locali commerciali.

Due di questi esercizi in via dei coronari sono stati segnati da gravi irregolarità igienico-sanitarie e problemi edilizi, riscontrati durante le ispezioni. Queste operazioni servono a mantenere l’ordine e la sicurezza, coprendo non solo la lotta alla droga ma anche la tutela della salute pubblica.

La polizia ha sequestrato tutto il materiale connesso all’attività illegale, compreso il pos e altri strumenti utilizzati dallo spacciatore per gestire il giro di droga nel centro storico. Quel che resta è la conferma di un impegno costante da parte delle forze dell’ordine per contrastare comportamenti illegali che si annidano tra le strade di Roma.