Home Richiesta di incidente probatorio per ascoltare l’audio della telecamera nel caso dell’omicidio di rimini

Richiesta di incidente probatorio per ascoltare l’audio della telecamera nel caso dell’omicidio di rimini

Sviluppi nell’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini: gli avvocati di Louis Dassilva richiedono un incidente probatorio fonico per analizzare le registrazioni audio e chiarire la dinamica del delitto.

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La difesa di Louis Dassilva ha chiesto un incidente probatorio fonico per analizzare le registrazioni audio di una telecamera vicino al luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini, al fine di chiarire la natura e l’attribuzione delle voci rilevate. - Unita.tv

L’indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli, pensionata uccisa a Rimini, ha subito un nuovo sviluppo con la richiesta presentata ieri dagli avvocati difensori di Louis Dassilva. Il senegalese detenuto con l’accusa di omicidio, attraverso i suoi legali, ha avanzato una richiesta di incidente probatorio fonico. L’obiettivo è verificare la natura e il significato dei suoni registrati da una telecamera di sicurezza posta in un garage vicino al luogo del delitto. Si cerca così di capire se tra quei suoni ci siano voci comprensibili e se possano essere attribuite a persone specifiche coinvolte nei fatti del 3 ottobre 2023.

Il contesto e la provenienza delle registrazioni audio

La telecamera in questione si trova in un box auto di via del Ciclamino, la strada dove è avvenuto l’omicidio di Pierina Paganelli, pensionata riminesi assassinata nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 2023. Questo dispositivo ha ripreso sia la notte del delitto sia parte della mattinata successiva. Gli inquirenti si sono concentrati sui rumori catturati da questa telecamera, sperando di estrapolare elementi utili per ricostruire quanto accaduto.

Il fascicolo sulle registrazioni è già stato esaminato da Marco Perino, esperto nominato dal Tribunale di Biella e incaricato dalla squadra mobile di Rimini su delega della procura. Perino ha svolto una prima analisi degli audio, individuando quello che sembrerebbe essere un dialogo o frammenti di parole pronunciate da più voci. Nello specifico, si tratterebbe di parole come “calma” pronunciate poco prima delle coltellate. Nella fase finale dell’aggressione si percepirebbe una parola simile a “ragazza”, che secondo il perito potrebbe corrispondere alla voce di Louis Dassilva.

Il ruolo delle voci femminili nel suono registrato e le ipotesi difensive

Un dettaglio che assume particolare rilievo nell’analisi audio riguarda la voce femminile che pronuncerebbe la parola “buona”. Secondo il consulente tecnico che collabora con procura e squadra mobile, questa voce sarebbe riconducibile a Manuela Bianchi, indagata per favoreggiamento personale. La presenza della voce femminile nella registrazione apre nuovi scenari investigativi e alimenta la discussione sulle dinamiche dell’evento.

Gli avvocati di Dassilva, Luca Riario Fabbri e Andrea Guidi, puntano a chiarire se effettivamente quei suoni possano essere decifrati in modo univoco. La loro tesi è che il rumore registrato risulti poco chiaro e che eventuali voci non siano facilmente attribuibili con certezza. Per questo motivo, hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini di nominare un perito che svolga una consulenza dettagliata fonica. La difesa vuole stabilire con rigore quali rumori, voci o suoni di oggetti siano presenti nelle registrazioni, per escludere false interpretazioni.

I prossimi passi dell’istruttoria e l’importanza dell’incidente probatorio

Il gip Vinicio Cantarini dovrà ora valutare la richiesta dei legali di Dassilva e decidere se avviare l’incidente probatorio. Se accettata, sarà nominato un perito che ascolterà in modo preciso le tracce audio, in modo da distinguere eventuali voci umane, oggetti in movimento, e rumori ambientali della notte del 3 ottobre. L’esito di questa consulenza potrà essere utilizzato come prova in aula e sarà oggetto di discussione nelle prossime udienze.

Anche le altre parti coinvolte nel processo avranno la possibilità di presentare osservazioni o nuove analisi sul materiale audio. L’obiettivo è evitare fraintendimenti e dare chiarezza su un elemento chiave delle investigazioni. La presenza delle parole avvertite come “calma” o “ragazza” e soprattutto quella della voce femminile posta subito dopo il momento dell’aggressione potrebbero cambiare la versione dei fatti che finora ha portato all’arresto di Dassilva.

Le registrazioni audio e la loro interpretazione potrebbero quindi fare luce su dettagli ancora poco chiari del caso di Rimini e aiutare a ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio di Pierina Paganelli.