
La famiglia di Chiara Poggi chiede nuove analisi del DNA sui reperti del 2007, nel contesto di un'incidente probatorio che coinvolge l'indagato Andrea Sempio, per chiarire meglio l'omicidio avvenuto a Castelletto sopra Ticino. - Unita.tv
La vicenda sull’omicidio di chiara poggi torna sotto i riflettori con una nuova richiesta di indagine più approfondita. Marzio Capra, consulente della famiglia della ragazza uccisa nel 2007, ha avanzato una proposta legata all’esame del dna sugli stessi reperti analizzati in passato. La mossa arriva nel contesto di un nuovo procedimento giudiziario dove figura come indagato Andrea Sempio, legando così sviluppi recenti alle evidenze raccolte quindici anni fa.
La nuova indagine e il ruolo di andrea sempìo
L’inchiesta sulla morte di chiara poggi, avvenuta il 13 agosto 2007 a castelletto sopra ticino, ha ripreso vigore grazie a una nuova indagine. Andrea Sempio è ora indagato per fatti connessi all’omicidio. Questo passaggio ha spinto la famiglia della vittima a chiedere ulteriori accertamenti sulle prove biologiche raccolte in origine, nella speranza di trovare elementi decisivi per chiarire alcuni punti rimasti aperti. Le indagini si basano su procedure più recenti dove l’analisi del dna gioca un ruolo fondamentale. Si sta cercando di capire se nuove tecnologie possono far emergere dati che si erano persi o che non erano stati considerati nel primo momento.
La proposta di marzio capra e il prelievo di dna
Marzio Capra, genetista forense e consulente incaricato dai parenti della vittima, ha formulato una richiesta precisa: “estendere i prelievi di dna anche ai tecnici che in passato hanno già effettuato le analisi sui reperti principali.” Questa richiesta appare fondamentale per verificare la consistenza e la qualità dei dati già ottenuti. Capra si attiene alle “nuove regole” dell’incidente probatorio ed è consapevole che tutto dipenderà da come procederà il perito del giudice durante i giorni previsti per l’esame, il 17 e 18 giugno. Nel caso venga estrapolato materiale biologico dai reperti, avrà senso mettere a confronto ogni analisi effettuata, compresa quella dei tecnici coinvolti in precedenza.
L’incidente probatorio e le operazioni previste a giugno
Il gip di pavia, con il decreto dell’incidente probatorio, ha stabilito le date per iniziare le operazioni che potrebbero rivoluzionare l’indagine. Il 17 e 18 giugno gli esperti entreranno nel merito delle prove, procedendo con prelievi e nuove analisi sui reperti. L’incidente probatorio mira a fissare elementi di prova importanti nei confronti di andrea sempìo e chiarire la dinamica dell’omicidio. Considerando che il caso risale al 2007, la gestione del materiale biologico richiede particolare attenzione, soprattutto ora che le tecniche per l’esame del dna sono più avanzate. Il confronto fra vecchie e nuove analisi potrà far emergere dettagli differenti o confermare ipotesi precedenti.
Implicazioni della richiesta e futuro delle indagini
La proposta di estensione del prelievo dna non è solo una formalità, ma rappresenta un tentativo di esaminare tutti i risvolti possibili in una vicenda così complessa. Coinvolgere i tecnici precedenti permette di controllare le procedure usate e di escludere o confermare discussioni sorte in passato riguardo ai risultati. L’esito dell’incidente probatorio potrà incidere sull’istruttoria, potenzialmente rafforzando o indebolendo il procedimento a carico di Sempio. La famiglia di chiara poggi attende con attenzione questi passaggi, nella speranza che l’aumento del rigore nelle verifiche porti a risposte più precise dopo quasi diciotto anni. Il lavoro degli esperti sarà decisivo per far luce definitivamente su questo caso.