Le operazioni di ricerca nel cavo Bozzani, a Tromello in provincia di Pavia, si sono chiuse dopo una giornata intensa. I vigili del fuoco e i carabinieri hanno lavorato sul posto in relazione alla nuova fase dell’inchiesta legata al delitto di Garlasco, il cui sviluppo prosegue a distanza di anni. L’indagine riguarda l’omicidio della giovane Chiara Poggi, uccisa nel 2007, e vede al centro delle accuse Andrea Sempio.
Il contesto dell’operazione nel cavo Bozzani
Il cavo Bozzani è stato il teatro delle ricerche disposte dalla procura di Pavia, che ha incaricato i carabinieri di svolgere accertamenti importanti per la tranche più recente del procedimento. Il delitto risale al 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi, una ragazza di 26 anni, venne assassinata nella sua abitazione di Garlasco. Nonostante il tempo trascorso, la procura ha chiesto un approfondimento delle indagini e una verifica specifica in questo punto, ritenuto potenzialmente rilevante.
Le ricerche hanno coinvolto il nucleo Saf del comando provinciale dei vigili del fuoco di Pavia, specializzato in operazioni di soccorso e recupero in ambienti particolari. La collaborazione con i carabinieri conferma la necessità di un intervento qualificato, che potesse scandagliare il corso d’acqua con precisione, alla ricerca di tracce e prove.
Le modalità dei controlli eseguiti dai vigili del fuoco
I vigili del fuoco, attrezzati con strumenti specifici, hanno passato al setaccio il tratto del cavo Bozzani indicato dagli inquirenti come potenzialmente contenente elementi utili. Hanno svolto dragaggi mirati, rimuovendo materiali e detriti dal fondo del canale per verificare la presenza di oggetti o residui collegati al reato. Di pari passo hanno usato metal detector per controllare ogni possibile punto in modo puntiglioso.
L’attività di ricerca si è protratta per diverse ore, dalle prime luci del giorno fino al tramonto, senza sosta. La scelta di procedere senza interruzioni testimonia la delicatezza e l’urgenza attribuita all’intervento da parte della procura. I carabinieri hanno motivato la necessità di eseguire con cura l’indagine sul posto, anche dopo anni dall’omicidio.
Stato attuale e sviluppi possibili delle indagini
Al termine delle operazioni i vigili del fuoco hanno iniziato a smontare le attrezzature e a lasciare la zona, ma non è stata esclusa la possibilità di riprendere le ricerche nei prossimi giorni. Non è stata comunicata una decisione ufficiale sul proseguimento dei controlli. Gli inquirenti valutano i riscontri ottenuti finora, per decidere se necessitano ulteriori approfondimenti.
Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso, rimane al centro del procedimento. Le verifiche sul cavo Bozzani fanno parte di un quadro probatorio che la procura sta cercando di rafforzare. Nel corso degli ultimi mesi si sono registrati nuovi atti d’indagine e richieste di accertamenti su altri elementi che potrebbero ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’evento.
La complessità del caso di Garlasco fa sì che le indagini continuino, nonostante gli anni trascorsi, per chiarire ogni aspetto ancora oscuro nell’omicidio di Chiara Poggi. Sul terreno, i prossimi giorni saranno decisivi per capire se il cavo Bozzani sarà di nuovo interessato da sopralluoghi o se la ricerca si sposterà in altre direzioni.