Rho in allerta per la diffusione della cocciniglia takahashia japonica, monitoraggio in corso sul territorio
La cocciniglia Takahashia japonica invade Rho, Milano, danneggiando alberi ornamentali. Il comune e il Servizio Fitosanitario regionale avviano misure di monitoraggio per contenere la diffusione dell’insetto invasivo.

La cocciniglia invasiva Takahashia japonica sta infestando alberi ornamentali a Rho, Milano. Le autorità locali, con il Servizio Fitosanitario regionale, monitorano la situazione per contenere i danni alle piante e limitare la diffusione dell’insetto. - Unita.tv
La presenza della cocciniglia Takahashia japonica crea preoccupazione crescente nel comune di Rho, nell’area metropolitana di Milano. Questo insetto invasivo, noto anche come cocciniglia dai filamenti cotonosi, ha colonizzato alberi ornamentali in diverse zone della città. Pur non rappresentando un rischio diretto per la salute umana, il suo impatto sulle piante ha spinto il municipio, in collaborazione con il Servizio Fitosanitario regionale, a organizzare un’azione di sorveglianza per contenerne la diffusione.
Caratteristiche e diffusione della cocciniglia takahashia japonica a rho
La Takahashia japonica è una cocciniglia di origine asiatica arrivata in Italia pochi anni fa. I suoi ovisacchi bianchi e cotonosi si trovano soprattutto sui rami degli alberi ornamentali, dove l’insetto si alimenta della linfa provocando indebolimenti nei soggetti infestati. A Rho, le segnalazioni alla squadra Verde e Arredo urbano sono aumentate in modo evidente in questa primavera 2025, obbligando l’amministrazione a un’attenta mappatura dei casi.
Questa specie colonizza principalmente alberi nei parchi, aiuole e aree urbane con piante monospecie. La struttura dei suoi filamenti rende facile il riconoscimento, poiché ricopre con una sorta di cotone bianchi i rami e le foglie. Nonostante le sue attività, l’insetto non trasmette malattie all’uomo e non provoca irritazioni, ma danneggia le piante alterandone la crescita. Per questo motivo si cerca di limitare la sua espansione con controlli periodici e segnalazioni tempestive.
Alcune caratteristiche peculiari
I filamenti cotonosi sono il tratto distintivo visibile ad occhio nudo e rappresentano il principale metodo per individuare tempestivamente le infestazioni nelle aree pubbliche e private di Rho.
Misure di controllo e il ruolo del servizio fitosanitario di regione lombardia
Le autorità locali in accordo con il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia hanno predisposto un piano per monitorare la presenza della Takahashia japonica sul territorio comunale. L’obiettivo principale è tenere sotto controllo la densità delle popolazioni di insetti senza provocare inutili allarmi tra i cittadini. Le attività comprendono sopralluoghi regolari, campionamenti e analisi per comprendere l’avanzamento dell’infestazione.
Il Servizio Fitosanitario ha segnalato che al momento la cocciniglia non provoca danni gravi alle piante. Tuttavia, dove le colonie crescono oltre una certa soglia, possono verificarsi disseccamenti di rami e attenuazioni dello sviluppo vegetativo. In seguito a queste rilevazioni, non si sono riscontrate perdite di alberi pubblici attribuibili in modo diretto a questa specie. L’assenza di trattamenti realmente efficaci aggrava la situazione, visto che non ci sono prodotti o tecniche certificate in grado di eliminare completamente l’insetto.
Attività di monitoraggio sul territorio
I controlli periodici prevedono anche la formazione del personale addetto al verde urbano per un riconoscimento rapido ed efficace delle infestazioni sul campo.
Storia e diffusione in lombardia con focus sulla zona del sempione
Il primo caso italiano della Takahashia japonica è stato documentato nel 2017 a Cerro Maggiore, comune vicino a Rho. Da quella data l’infestazione ha iniziato a espandersi rapidamente verso le province di Como, Varese, Monza e Milano. La zona attorno all’asse del Sempione si è così confermata come epicentro europeo dell’insetto. La diffusione è favorita dal vento, che trasporta gli esemplari o le uova sulle piante vicine soprattutto in ambienti con filari di alberi monospecie.
Anche il passaggio involontario tramite veicoli, attrezzature agricole o materiali di potatura contaminati contribuisce alla propagazione a distanze più grandi. Per questo motivo le amministrazioni locali hanno imposto precauzioni per il movimento di piante e residui vegetali. La rapida espansione di questo insetto evidenzia la difficoltà di fermarne la crescita in ambiente urbano e mette in luce le sfide legate alla gestione delle specie invasive nelle aree verdi cittadine.