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Revocati gli arresti domiciliari per stefania nobile nell’inchiesta sulla gintoneria di milano

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L’inchiesta milanese che ha coinvolto Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e l’ex compagno Davide Lacerenza, ha subito un importante sviluppo. Dopo oltre tre mesi dagli arresti domiciliari disposti il 4 marzo scorso, la gip Alessandra Di Fazio ha deciso di revocare la misura cautelare per Nobile. La vicenda riguarda presunti reati legati a prostituzione e droga all’interno della Gintoneria e del privé La Malmaison.

I dettagli dell’ordinanza e le nuove disposizioni per stefania nobile

La decisione della giudice per le indagini preliminari Alessandra Di Fazio è arrivata in seguito all’istanza presentata dall’avvocato difensore Liborio Cataliotti. Per Stefania Nobile non sono più in vigore gli arresti domiciliari ma rimane attivo l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Questo significa che la donna deve continuare a rispettare alcune restrizioni negli spostamenti ma non è più confinata nella propria abitazione.

La scelta del tribunale riflette una valutazione delle prove raccolte fino ad ora nel procedimento penale. L’indagine si concentra su attività illecite svolte nei locali notturni milanesi Gintoneria e La Malmaison, dove si ipotizza un giro legato allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di sostanze stupefacenti.

Le accuse rivolte a davide lacerenza restano confermate

Diversa invece la posizione dell’ex compagno Davide Lacerenza: su di lui pendono ancora gravi accuse tra cui lo spaccio di cocaina oltre allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Per questi motivi Lacerenza resta sottoposto agli arresti domiciliari senza modifiche alle misure cautelari.

Il quadro investigativo evidenzia come l’uomo sia considerato parte attiva nella gestione delle attività sospette collegate ai locali indicati nell’indagine. Le autorità proseguono con accertamenti volti a chiarire ruoli precisi ed eventuali responsabilità ulteriori.

Contesto dell’inchiesta sulla gintoneria e il privé la malmaison

L’indagine partita nelle scorse settimane ha portato alla luce presunte reti criminali che operavano nel centro storico milanese attraverso locali notturni frequentati da clienti abituali ma anche da persone coinvolte in attività illegali come lo sfruttamento sessuale e il commercio illecito di droga.

Gli investigatori hanno raccolto testimonianze, intercettazioni telefoniche ed elementi documentali utili a ricostruire dinamiche complesse dietro queste realtà apparentemente normali. Il caso continua ad attirare attenzione mediatica proprio perché coinvolge personaggi notoriamente conosciuti nel mondo dello spettacolo televisivo italiano.

Le prossime fasi processuali saranno decisive per stabilire se i sospetti si trasformeranno in condanne o se emergeranno nuovi elementi capaci modificare l’impianto accusatorio fin qui delineato dalle forze dell’ordine milanesi.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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